Recensione
Elfen Lied
5.0/10
Elfen Lied, ovvero "La canzone degli Elfi". Cosa mi ha spinto a leggerlo? Prima di tutto l'anime. Quell'obbrobrio di serie animata che non si conclude, perché non ha senso. Segue il manga fino a un certo punto, difatti la serie animata si conclude con lo scontro tra Lucy e la Diclonius n°35. Poi a un certo punto bam, il manga si conclude così, a fuffa... Non sto a dire che ovviamente lo scontro tra Lucy e la n°35 nel manga è completamente differente ed è da lì che la storia si evolve, procede e prende vita, spiegando misteri e quant'altro.
Di cosa parla questo manga. Beh, di per sé è molto semplice, inizialmente. Kōta (O Kouta. D'ora in poi lo scriverò in questa secondo modo, è molto più semplice) si trasferisce nella città di Kamakura causa scuola. Qui riallaccerà i rapporti con la cugina Yuka, che non vede da otto anni. Parallelamente a tutto ciò in un laboratorio governativo una strana ragazza dotata di corna evade dal centro seminando morte e distruzione praticamente ovunque. Questa ragazza è chiamata Diclonius (che per chi non lo sapesse è il nome dato ai dinosauri dotati appunto di due corna) ed ha la strana capacità di utilizzare dei vettori, ovvero delle mani invisibili capaci di affettare persone fino a una distanza di due metri. Dopo una lunga scia di sangue la Diclonius Lucy viene colpita da un proiettile, perde il casco che le copriva il viso e precipita in mare, per poi finire sulla spiaggia di Kamakura dove i protagonisti Yuka e Kouta la troveranno e la porteranno con loro a casa. Qui scopriamo una nuova Lucy, ovvero una ragazza dolce, sbadata, incapace di parlare che si presenterà ai nostri amici facendogli pipì per terra!
Anche senza leggere il manga, e guardando solo la serie di 13 episodi, ci si può rendere conto che questo manga affronta argomenti come l'alienazione, la crisi d'identità, il pregiudizio, la vendetta, l'abuso di potere (e non solo) il rimpianto e tanto altro.
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Ogni protagonista affronterà il suo passato durante il corso della storia, come per Kouta la morte della sorella minore e del padre, oppure per Lucy/Nyuu il triste trascorso in cui viene vista come "diversa" solo perché ha le corna ed è costretta a subire la crudeltà dei più grandi e dei più giovani, oppure per Mayu, che a mio parere ha il passato più devastante psicologicamente, che nel manga viene trattato in maniera cruda mostrandoci gli abusi che ha subito dal suo patrigno ma che viene affrontato altrettanto leggermente dalla protagonista a mio parere.
<b>[FINE SPOILER]</b>
I Diclonius sono una razza vista come assassina. Gli studi portano a scoprire che una Diclonius ha un'innata insensibilità, capace di uccidere a sangue freddo già dalla tenera età di tre anni, difatti la protagonista vive col marchio di assassina, e come tale si comporta.
C'è stato qualcosa che mi ha disturbato. Devo dire che Elfen Lied non mi ha fatto impazzire, mi è piaciucchiato leggerlo più che guardarlo, e forse ha perso tanto per la costante presenza di situazioni assurde in cui i ragazzini (ricordo che sono ragazzini) vengono buttati. La continua presenza di palpeggiamenti da parte di Nyuu alle sue amiche, addirittura in più scene Nyuu si trova a baciare, toccare, eccitare e palpeggiare le sue amiche. Ovviamente non servo io per dire che queste scene non hanno senso. Diciamo che sono fatte apposta per, ehm, far dire a un ragazzo "Wow! Che figo! Nyuu che limona con Yuka!". Insomma, sono scene che non hanno un senso, lo ripeto: sono fatte apposta per mettere del fan service. Oltretutto è una sorta di mini harem in cui tutte le ragazze in un modo o nell'altro provano una sorta di sentimento d'amore nei confronti del protagonista Kouta (anche se principalmente le due ragazze innamorate di Kouta sono Nyuu e Yuka).
Kouta in questa storia ha un ruolo marginale, a mio parere. I protagonisti veri e propri della serie sono i Diclonius, che vengono presi, torturati, sui quali vengono fatti degli esperimenti, mutilati, umiliati e resi schiavi degli umani. Una cosa che mi ha ulteriormente sorpreso è stato quel tema ricorrente che c'è nella maggior parte dei manga vecchi e degli ultimi tempi. Passando per Kira di Death Note, all'Akatsuki di Naruto, ai W.I.S.E. di Psyren (e a tanti altri) tutti hanno in comune una cosa con il direttore del centro governativo che si occupa dello studio dei Diclonius: Kakuzawa vuole diventare il Dio di un Nuovo Mondo! Non è spoiler, questo suo ideale è presente anche nella serie animata. Il direttore Kakuzawa vuole dare vita a una specie nuova, a quella dei Diclonius, poiché ritiene la razza umana stupida. Un concetto comunissimo nei manga che ho citato prima. Direi che adesso ne ho un po' abbastanza di leggere manga nei quali tutti vogliono diventare Dei di qualcosa.
Nel Manga sono presenti molte più Diclonius, alcune di sola comparsa, altre con un ruolo fondamentale. Il manga è molto diverso dall'anime, sia perché alcune scene di nudo e "lesbo" sono state censurate, sia perché viene completamente eliminato il personaggio di Nozomi, la migliore amica di Yuka. Difatti nel manga Nozomi ha un ruolo importante per Nyu, che non vi dirò per evitare spoiler inutili.
I disegni sono molto orribili! Soprattutto i primi 6 volumi direi. Kouta sformato, con la testa quadrata, Kouta lunghissimo con delle mani giganti, prospettive fallate alla grande oppure teste deformate e sguardi che dovrebbero impaurire che invece non capisci. C'è una grande rivoluzione grafica dal volume 7 in poi. I disegni migliorano, gli sfondi sono più presenti e più dettagliati, inoltre l'impaginazione delle vignette hanno più dinamicità. C'è stato un personaggio che in alcune vignette mi ha ricordato Alucard di Hellsing.
In conclusione. Mi è piaciuto e non mi è piaciuto. Diciamo che mi è piaciucchiato. Forse mi aspettavo di più, e credo che se quelle scene inutili sopracitate non ci fossero state il manga sarebbe venuto sicuramente meglio. L'elemento splatter c'è, quello non manca di certo. Se volete dello splatter Elfen Lied fa per voi. Ma come ha detto una mia cara amica, "non è che se c'è sangue allora è figo".
Di cosa parla questo manga. Beh, di per sé è molto semplice, inizialmente. Kōta (O Kouta. D'ora in poi lo scriverò in questa secondo modo, è molto più semplice) si trasferisce nella città di Kamakura causa scuola. Qui riallaccerà i rapporti con la cugina Yuka, che non vede da otto anni. Parallelamente a tutto ciò in un laboratorio governativo una strana ragazza dotata di corna evade dal centro seminando morte e distruzione praticamente ovunque. Questa ragazza è chiamata Diclonius (che per chi non lo sapesse è il nome dato ai dinosauri dotati appunto di due corna) ed ha la strana capacità di utilizzare dei vettori, ovvero delle mani invisibili capaci di affettare persone fino a una distanza di due metri. Dopo una lunga scia di sangue la Diclonius Lucy viene colpita da un proiettile, perde il casco che le copriva il viso e precipita in mare, per poi finire sulla spiaggia di Kamakura dove i protagonisti Yuka e Kouta la troveranno e la porteranno con loro a casa. Qui scopriamo una nuova Lucy, ovvero una ragazza dolce, sbadata, incapace di parlare che si presenterà ai nostri amici facendogli pipì per terra!
Anche senza leggere il manga, e guardando solo la serie di 13 episodi, ci si può rendere conto che questo manga affronta argomenti come l'alienazione, la crisi d'identità, il pregiudizio, la vendetta, l'abuso di potere (e non solo) il rimpianto e tanto altro.
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Attenzione :: Spoiler! (clicca per visualizzarlo)
</b>Ogni protagonista affronterà il suo passato durante il corso della storia, come per Kouta la morte della sorella minore e del padre, oppure per Lucy/Nyuu il triste trascorso in cui viene vista come "diversa" solo perché ha le corna ed è costretta a subire la crudeltà dei più grandi e dei più giovani, oppure per Mayu, che a mio parere ha il passato più devastante psicologicamente, che nel manga viene trattato in maniera cruda mostrandoci gli abusi che ha subito dal suo patrigno ma che viene affrontato altrettanto leggermente dalla protagonista a mio parere.
<b>[FINE SPOILER]</b>
I Diclonius sono una razza vista come assassina. Gli studi portano a scoprire che una Diclonius ha un'innata insensibilità, capace di uccidere a sangue freddo già dalla tenera età di tre anni, difatti la protagonista vive col marchio di assassina, e come tale si comporta.
C'è stato qualcosa che mi ha disturbato. Devo dire che Elfen Lied non mi ha fatto impazzire, mi è piaciucchiato leggerlo più che guardarlo, e forse ha perso tanto per la costante presenza di situazioni assurde in cui i ragazzini (ricordo che sono ragazzini) vengono buttati. La continua presenza di palpeggiamenti da parte di Nyuu alle sue amiche, addirittura in più scene Nyuu si trova a baciare, toccare, eccitare e palpeggiare le sue amiche. Ovviamente non servo io per dire che queste scene non hanno senso. Diciamo che sono fatte apposta per, ehm, far dire a un ragazzo "Wow! Che figo! Nyuu che limona con Yuka!". Insomma, sono scene che non hanno un senso, lo ripeto: sono fatte apposta per mettere del fan service. Oltretutto è una sorta di mini harem in cui tutte le ragazze in un modo o nell'altro provano una sorta di sentimento d'amore nei confronti del protagonista Kouta (anche se principalmente le due ragazze innamorate di Kouta sono Nyuu e Yuka).
Kouta in questa storia ha un ruolo marginale, a mio parere. I protagonisti veri e propri della serie sono i Diclonius, che vengono presi, torturati, sui quali vengono fatti degli esperimenti, mutilati, umiliati e resi schiavi degli umani. Una cosa che mi ha ulteriormente sorpreso è stato quel tema ricorrente che c'è nella maggior parte dei manga vecchi e degli ultimi tempi. Passando per Kira di Death Note, all'Akatsuki di Naruto, ai W.I.S.E. di Psyren (e a tanti altri) tutti hanno in comune una cosa con il direttore del centro governativo che si occupa dello studio dei Diclonius: Kakuzawa vuole diventare il Dio di un Nuovo Mondo! Non è spoiler, questo suo ideale è presente anche nella serie animata. Il direttore Kakuzawa vuole dare vita a una specie nuova, a quella dei Diclonius, poiché ritiene la razza umana stupida. Un concetto comunissimo nei manga che ho citato prima. Direi che adesso ne ho un po' abbastanza di leggere manga nei quali tutti vogliono diventare Dei di qualcosa.
Nel Manga sono presenti molte più Diclonius, alcune di sola comparsa, altre con un ruolo fondamentale. Il manga è molto diverso dall'anime, sia perché alcune scene di nudo e "lesbo" sono state censurate, sia perché viene completamente eliminato il personaggio di Nozomi, la migliore amica di Yuka. Difatti nel manga Nozomi ha un ruolo importante per Nyu, che non vi dirò per evitare spoiler inutili.
I disegni sono molto orribili! Soprattutto i primi 6 volumi direi. Kouta sformato, con la testa quadrata, Kouta lunghissimo con delle mani giganti, prospettive fallate alla grande oppure teste deformate e sguardi che dovrebbero impaurire che invece non capisci. C'è una grande rivoluzione grafica dal volume 7 in poi. I disegni migliorano, gli sfondi sono più presenti e più dettagliati, inoltre l'impaginazione delle vignette hanno più dinamicità. C'è stato un personaggio che in alcune vignette mi ha ricordato Alucard di Hellsing.
In conclusione. Mi è piaciuto e non mi è piaciuto. Diciamo che mi è piaciucchiato. Forse mi aspettavo di più, e credo che se quelle scene inutili sopracitate non ci fossero state il manga sarebbe venuto sicuramente meglio. L'elemento splatter c'è, quello non manca di certo. Se volete dello splatter Elfen Lied fa per voi. Ma come ha detto una mia cara amica, "non è che se c'è sangue allora è figo".