Recensione
Gantz
9.0/10
« Le vostre vecchie vite sono finite. Ora sta a me decidere cosa fare delle vostre nuove vite. E questo è quanto »
Se volete iniziare a leggere Gantz preparatevi ad un manga senza limiti. Crudo, molto violento, sanguinolento, esplicito e a volte anche blasfemo. Essendo amante del genere (e amante dei Seinen in generale) questo manga l'ho divorato letteralmente in 11 giorni. 383 capitoli in in poco più di 10 giorni, oltre 13 anni di pubblicazione. A me la violenza piace. Lo splatter, la violenza esplicita e i combattimenti sono il mio genere. Ho una particolare attrazione per i Seinen. Prima di introdurci in Gantz e analizzare i suoi pregi/difetti (secondo il mio modesto parere), la trama.
Aspettando in metropolitana, Kei Kurono, un ragazzo egoista e ipocrita, vede un barbone cadere sulle rotaie pochi minuti prima dell'arrivo del treno. Trascinato dagli eventi si vede costretto ad aiutare un suo amico d'infanzia, Masaru Kato, a salvarlo da morte certa. I due riescono nell'intento ma vengono travolti dal sopraggiungere del treno. La morte però, non pone fine alle loro esistenze: si ritrovano all'interno di un appartamento di Tokyo in compagnia di altre persone, decedute anch'esse poco prima e di una strana sfera nera. È proprio quest'ultima che gli consegnerà un obiettivo: uccidere degli strani esseri entro il tempo limite, poiché l'unico modo per riacquistare la propria libertà è di accumulare 100 punti...
Come ho già detto se volete iniziare a leggere Gantz sappiate che non è un manga per niente leggero, è molto crudo, molto spietato e alcune tavole possono davvero far venire la nausea.
In quest'opera c'è un grande agglomerato di budella che fuoriescono, teste che volano dilaniate dagli alieni e persone che implodono sotto una pressione fin troppo elevata. Il manga è pieno di sangue, ripeto: se volete leggerlo preparatevi! Il sangue è onnipresente sin dai primi capitoli del manga. Gente spiaccicata, massacri, genocidi, omicidi, suicidi e il sangue è sempre li a fare da contorno.
Prima di tutto i disegni. Gantz ha un grandissimo difetto in tutta la sua storia, il disegno. O meglio, se voglio essere più preciso: l'autore del manga è Hiroya Oku e sebbene sia lui l'autore di questo manga di suo oltre alla storia ha messo anche i disegni ma abbozzati. In che senso? Gantz di disegnato ha solo i contorni, il resto del manga è lavorato in digitale: sfondi, sfumature, armi, alieni, palazzi, fiumi, città e tutto! I disegni, all'inizio, per quel poco che sono, sono molto elementari, quasi niente di speciale ma che però sanno trasmettere sensazioni quali nausea e "oddiochefigo". Nonostante ciò pero alcune tavole, vuoi il disegno, vuoi il computer e le sfumature, sanno davvero trasmettere inquietudine, e anche tanta visto che, alla fin fine, Gantz altro non è che un gioco. I disegni in fondo sono fatti dall'autore, è il computer (una equipe particolare) ad aggiungere tutta quella tecnologia strafiga!
Come già detto le scene di sesso non mancano, sia che queste siano velate (mai), che esplicite, che sottintese che esplicitissime. Poi, questa categoria sarebbe da suddividere in una infinità di sottocategorie ma per evitare di fondermi il cervello faccio tutto d'un fiato. In Gantz si vedono tante cose strane, come alieni uomini che si fingono donne per fare sesso con le vittime per poi soffocarle con duecento mammelle... Gantz è strano, contorto, malato e a vedere le tavole così ti chiedi "Ma che è sta cosa" e io sarei il primo a farmi questa domanda ma fidatevi! Se amate i Seinen fa per voi!
Classico stereotipo "mangoso" è quello del ragazzo strafigo. Esempio? Il fratello del protagonista Kei, Akira, ha quattordici anni, è alto un metro e ottanta, è uno stra figo, si fa una stra figa, è un vampiro, è forte ed è il migliore in tutto quello che fa. Poi vabbeh, anche il protagonista stesso Kei Kurono è stereotipato! All'inizio del manga ci viene presentato come uno che odia il genere umano e tutto ciò che gli sta attorno ma con l'andare della storia Kei instaurerà diverse relazioni che lo porteranno ad essere il classico paladino della giustizia.
Come detto in precedenza Gantz ha tutto: sangue, violenza, nudità, sesso esplicito, gente che si fa di crack, di droga, canne e tutto... In Gantz c'è tutto, ma proprio tutto, blasfemia compresa! Un personaggio del manga si chiede quale Dio potrebbe uccidere così tanti innocenti, uccidere un bambino piccolo, arrivare a veder morire i propri familiari davanti ai propri occhi! Un'altra cosa molto presente in Gantz è il maltrattamento sia sugli animali che sull'uomo, e quando intendo "maltrattamento sull'uomo" parlo di abusi sessuali, molto frequenti in questo manga. Alcune tavole sono dei pugni nello stomaco. Sono reali, sembrano reali... Riesci addirittura a provare compassione per un personaggio che subisce determinate violenze. Qualcosa che potrebbe darvi fastidio è la violenza su un determinato personaggio: un bambino. Un bambino molto piccolo ucciso dal suo patrigno per aver mangiato un budino.
Nel corso del manga, oltretutto, ci sono svariate citazioni di altri manga o anime quali One Piece (i nerd in festa cantano), Naruto, Kenshiro, Holly e Benji ma anche di film come Matrix, Jurassic Park e tanti altri. Un'intera missione, per esempio, si svolge a Roma. Si esatto, proprio a Roma, di fronte alla fontana di Trevi.
Una cosa (delle tre) che ho odiato tanto di Gantz sono le situazioni sentimentali. Sono trattate con il noi-sappiamo-cosa in tutto e per tutto. Relazioni amorose che nascono così, dopo una sveltina, una punizione, dopo aver salvato qualcuno... e sono relazioni fasulle, finte, forzate e lo sai perché leggi il manga e ti chiedi "Come cavolo fai a innamorarti dopo una cosa così!" La seconda cosa odiosa di Gantz sono le scene di combattimento, a volte troppo confusionarie e devi star lì a studiare il disegno nei minimi particolari per capire chi ha sferrato il colpo, chi lo ha subito, se lo ha parato o se lo ha preso in pieno. Più di una volta son dovuto tornare indietro perché quello che succedeva in maniera confusa prima veniva sbattuto in maniera semplice dopo, magari con la morte di qualcuno. E allora dovevo star lì a rivedermi il disegno. Soprattutto negli ultimi capitoli si fa davvero confusionario. Esplosioni, combattimenti, alieni, distruzioni e tanta confusione. L'ultima cosa fastidiosa in Gantz è Tae-chan. Ora, avete presente Orihime Inoue di Bleach? (Kurosaki-kun! Kurosaki-kun! Kurosaki-kun! Kurosaki-kun! Kurosaki-kun! Kurosaki-kun! Kurosaki-kun! Kurosaki-kun! Kurosaki-kun! Kurosaki-kun! Kurosaki-kun! Kurosaki-kun! {Cit.}) Ecco, Tae-chan è la sua sorellastra divisa dalla nascita. Da quando compare nel manga ed instaura una relazione col protagonista (Kei) passa tutto il manga a dire Kei-chan! Kei-chan! Kei-chan! Kei-chan! Kei-chan! Kei-chan! Kei-chan! Kei-chan! Kei-chan!
In soldoni però mi è piaciuto davvero tanto, non lo reputo perfetto ma è sicuramente uno dei manga che più mi sono divertito a leggere!
Se volete iniziare a leggere Gantz preparatevi ad un manga senza limiti. Crudo, molto violento, sanguinolento, esplicito e a volte anche blasfemo. Essendo amante del genere (e amante dei Seinen in generale) questo manga l'ho divorato letteralmente in 11 giorni. 383 capitoli in in poco più di 10 giorni, oltre 13 anni di pubblicazione. A me la violenza piace. Lo splatter, la violenza esplicita e i combattimenti sono il mio genere. Ho una particolare attrazione per i Seinen. Prima di introdurci in Gantz e analizzare i suoi pregi/difetti (secondo il mio modesto parere), la trama.
Aspettando in metropolitana, Kei Kurono, un ragazzo egoista e ipocrita, vede un barbone cadere sulle rotaie pochi minuti prima dell'arrivo del treno. Trascinato dagli eventi si vede costretto ad aiutare un suo amico d'infanzia, Masaru Kato, a salvarlo da morte certa. I due riescono nell'intento ma vengono travolti dal sopraggiungere del treno. La morte però, non pone fine alle loro esistenze: si ritrovano all'interno di un appartamento di Tokyo in compagnia di altre persone, decedute anch'esse poco prima e di una strana sfera nera. È proprio quest'ultima che gli consegnerà un obiettivo: uccidere degli strani esseri entro il tempo limite, poiché l'unico modo per riacquistare la propria libertà è di accumulare 100 punti...
Come ho già detto se volete iniziare a leggere Gantz sappiate che non è un manga per niente leggero, è molto crudo, molto spietato e alcune tavole possono davvero far venire la nausea.
In quest'opera c'è un grande agglomerato di budella che fuoriescono, teste che volano dilaniate dagli alieni e persone che implodono sotto una pressione fin troppo elevata. Il manga è pieno di sangue, ripeto: se volete leggerlo preparatevi! Il sangue è onnipresente sin dai primi capitoli del manga. Gente spiaccicata, massacri, genocidi, omicidi, suicidi e il sangue è sempre li a fare da contorno.
Prima di tutto i disegni. Gantz ha un grandissimo difetto in tutta la sua storia, il disegno. O meglio, se voglio essere più preciso: l'autore del manga è Hiroya Oku e sebbene sia lui l'autore di questo manga di suo oltre alla storia ha messo anche i disegni ma abbozzati. In che senso? Gantz di disegnato ha solo i contorni, il resto del manga è lavorato in digitale: sfondi, sfumature, armi, alieni, palazzi, fiumi, città e tutto! I disegni, all'inizio, per quel poco che sono, sono molto elementari, quasi niente di speciale ma che però sanno trasmettere sensazioni quali nausea e "oddiochefigo". Nonostante ciò pero alcune tavole, vuoi il disegno, vuoi il computer e le sfumature, sanno davvero trasmettere inquietudine, e anche tanta visto che, alla fin fine, Gantz altro non è che un gioco. I disegni in fondo sono fatti dall'autore, è il computer (una equipe particolare) ad aggiungere tutta quella tecnologia strafiga!
Come già detto le scene di sesso non mancano, sia che queste siano velate (mai), che esplicite, che sottintese che esplicitissime. Poi, questa categoria sarebbe da suddividere in una infinità di sottocategorie ma per evitare di fondermi il cervello faccio tutto d'un fiato. In Gantz si vedono tante cose strane, come alieni uomini che si fingono donne per fare sesso con le vittime per poi soffocarle con duecento mammelle... Gantz è strano, contorto, malato e a vedere le tavole così ti chiedi "Ma che è sta cosa" e io sarei il primo a farmi questa domanda ma fidatevi! Se amate i Seinen fa per voi!
Classico stereotipo "mangoso" è quello del ragazzo strafigo. Esempio? Il fratello del protagonista Kei, Akira, ha quattordici anni, è alto un metro e ottanta, è uno stra figo, si fa una stra figa, è un vampiro, è forte ed è il migliore in tutto quello che fa. Poi vabbeh, anche il protagonista stesso Kei Kurono è stereotipato! All'inizio del manga ci viene presentato come uno che odia il genere umano e tutto ciò che gli sta attorno ma con l'andare della storia Kei instaurerà diverse relazioni che lo porteranno ad essere il classico paladino della giustizia.
Come detto in precedenza Gantz ha tutto: sangue, violenza, nudità, sesso esplicito, gente che si fa di crack, di droga, canne e tutto... In Gantz c'è tutto, ma proprio tutto, blasfemia compresa! Un personaggio del manga si chiede quale Dio potrebbe uccidere così tanti innocenti, uccidere un bambino piccolo, arrivare a veder morire i propri familiari davanti ai propri occhi! Un'altra cosa molto presente in Gantz è il maltrattamento sia sugli animali che sull'uomo, e quando intendo "maltrattamento sull'uomo" parlo di abusi sessuali, molto frequenti in questo manga. Alcune tavole sono dei pugni nello stomaco. Sono reali, sembrano reali... Riesci addirittura a provare compassione per un personaggio che subisce determinate violenze. Qualcosa che potrebbe darvi fastidio è la violenza su un determinato personaggio: un bambino. Un bambino molto piccolo ucciso dal suo patrigno per aver mangiato un budino.
Nel corso del manga, oltretutto, ci sono svariate citazioni di altri manga o anime quali One Piece (i nerd in festa cantano), Naruto, Kenshiro, Holly e Benji ma anche di film come Matrix, Jurassic Park e tanti altri. Un'intera missione, per esempio, si svolge a Roma. Si esatto, proprio a Roma, di fronte alla fontana di Trevi.
Una cosa (delle tre) che ho odiato tanto di Gantz sono le situazioni sentimentali. Sono trattate con il noi-sappiamo-cosa in tutto e per tutto. Relazioni amorose che nascono così, dopo una sveltina, una punizione, dopo aver salvato qualcuno... e sono relazioni fasulle, finte, forzate e lo sai perché leggi il manga e ti chiedi "Come cavolo fai a innamorarti dopo una cosa così!" La seconda cosa odiosa di Gantz sono le scene di combattimento, a volte troppo confusionarie e devi star lì a studiare il disegno nei minimi particolari per capire chi ha sferrato il colpo, chi lo ha subito, se lo ha parato o se lo ha preso in pieno. Più di una volta son dovuto tornare indietro perché quello che succedeva in maniera confusa prima veniva sbattuto in maniera semplice dopo, magari con la morte di qualcuno. E allora dovevo star lì a rivedermi il disegno. Soprattutto negli ultimi capitoli si fa davvero confusionario. Esplosioni, combattimenti, alieni, distruzioni e tanta confusione. L'ultima cosa fastidiosa in Gantz è Tae-chan. Ora, avete presente Orihime Inoue di Bleach? (Kurosaki-kun! Kurosaki-kun! Kurosaki-kun! Kurosaki-kun! Kurosaki-kun! Kurosaki-kun! Kurosaki-kun! Kurosaki-kun! Kurosaki-kun! Kurosaki-kun! Kurosaki-kun! Kurosaki-kun! {Cit.}) Ecco, Tae-chan è la sua sorellastra divisa dalla nascita. Da quando compare nel manga ed instaura una relazione col protagonista (Kei) passa tutto il manga a dire Kei-chan! Kei-chan! Kei-chan! Kei-chan! Kei-chan! Kei-chan! Kei-chan! Kei-chan! Kei-chan!
In soldoni però mi è piaciuto davvero tanto, non lo reputo perfetto ma è sicuramente uno dei manga che più mi sono divertito a leggere!