Recensione
Recensione di riko akasaka
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Kazuna è un normale studente delle superiori: va a scuola, ha degli amici, c'è pure una ragazza che gli sta particolarmente a cuore; l'unico dettaglio che incrina questa esistenza felice consiste nell'essere stato allontanato dalla famiglia in tenera età. Accolto come un figlio da una coppia di amici del padre, Kazuna non riesce a sentirsi a suo agio con loro perché si sente un intruso in casa d'altri, costretto ad interpretare la parte del "figlio perfetto" per ricambiare le gentilezze ricevute. Un giorno però Kazuna perde la sua vita serena scoprendosi affetto da una rara malattia che colpisce esclusivamente i membri della sua famiglia, una malattia che sconvolge la mente di chi ne è affetto facendogli bramare il sangue delle altre persone fino a perdere il controllo delle proprie azioni.
Contrariamente alle solite storie di vampiri tutte azione e superpoteri vari, qui assistiamo alla dura presa di coscienza del protagonista che cerca di allontanarsi da chi gli è caro perché terrorizzato dall'idea di poter fare del male al prossimo, ma contemporaneamente desideroso di continuare la solita vita perché perdere tutto è un prezzo difficile da pagare. Oltre al travaglio di Kazuna seguiamo quello di Chizuna, la sorella da cui il protagonista era stato diviso da piccolo: malata sin dall'infanzia e rassegnata ad una vita solitaria, un personaggio che aiuta Kazuna ad affrontare la malattia, instaurando con lui un rapporto di dipendenza morbosa, da cui però lei non riesce a trarre più di tanto beneficio perché ha una visione chiara e pessimista di quel che sarà il futuro.
Se da una parte l'autrice ci fa vedere il modo di affrontare il proprio fato da parte dei due fratelli dall'altra ci sono le persone vicine a questi ragazzi che vorrebbero aiutarli a dispetto del loro fermo rifiuto a coinvolgere estranei nel loro dramma personale.
"Hitsuji no uta" è un manga che si sofferma sui sentimenti e le emozioni dei suoi personaggi: le difficoltà a razionalizzare una malattia del genere e di saperla affrontare nel miglior modo possibile, la frustrazione di aver perso il controllo del proprio corpo e di conseguenza della propria vita per Kazuna, l'amara esistenza da diversa vissuta da Chizuna. Tutti sentimenti che l'autrice riesce a comunicare al lettore anche grazie a primi piani intensi e significativi che esprimono perfettamente gli stati d'animo dei personaggi.
In "Hitsuji no uta" non c'è azione, tutto gira attorno ad una malattia, ma l'introspezione dei personaggi e la narrazione un pò alla slice of life lo rendono un manga intrigante e diverso dai soliti. Consigliato.
Contrariamente alle solite storie di vampiri tutte azione e superpoteri vari, qui assistiamo alla dura presa di coscienza del protagonista che cerca di allontanarsi da chi gli è caro perché terrorizzato dall'idea di poter fare del male al prossimo, ma contemporaneamente desideroso di continuare la solita vita perché perdere tutto è un prezzo difficile da pagare. Oltre al travaglio di Kazuna seguiamo quello di Chizuna, la sorella da cui il protagonista era stato diviso da piccolo: malata sin dall'infanzia e rassegnata ad una vita solitaria, un personaggio che aiuta Kazuna ad affrontare la malattia, instaurando con lui un rapporto di dipendenza morbosa, da cui però lei non riesce a trarre più di tanto beneficio perché ha una visione chiara e pessimista di quel che sarà il futuro.
Se da una parte l'autrice ci fa vedere il modo di affrontare il proprio fato da parte dei due fratelli dall'altra ci sono le persone vicine a questi ragazzi che vorrebbero aiutarli a dispetto del loro fermo rifiuto a coinvolgere estranei nel loro dramma personale.
"Hitsuji no uta" è un manga che si sofferma sui sentimenti e le emozioni dei suoi personaggi: le difficoltà a razionalizzare una malattia del genere e di saperla affrontare nel miglior modo possibile, la frustrazione di aver perso il controllo del proprio corpo e di conseguenza della propria vita per Kazuna, l'amara esistenza da diversa vissuta da Chizuna. Tutti sentimenti che l'autrice riesce a comunicare al lettore anche grazie a primi piani intensi e significativi che esprimono perfettamente gli stati d'animo dei personaggi.
In "Hitsuji no uta" non c'è azione, tutto gira attorno ad una malattia, ma l'introspezione dei personaggi e la narrazione un pò alla slice of life lo rendono un manga intrigante e diverso dai soliti. Consigliato.