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Non mi sono approcciato a quest'opera con molta serietà, sapendo già che era 50% splatter e 50% fan service, quindi poco seria e povera di contenuti. In effetti si è rivelata proprio così, ma essendo solo due volumi, si fa leggere.

Brevemente, tredici ragazze si recano su un'isola sperduta per allenarsi nell'arte della naginata. Qui non abita nessuno, non ci sono contatti con la terraferma, il cellulare non prende. Ben presto le ragazze iniziano a sparire una dopo l'altra e il gruppo capisce che c'è un assassino pronto ad ucciderle tutte. Così con circa una morte a capitolo la storia va avanti fino al finale.

Storia linearissima, tenuta su solamente dalle morti e dal fan service assolutamente gratuito, anzi forse proprio voluto e desiderato, tanto che in una vignetta le compagne invitano una ragazza a mettersi in costume solo per fan service (parole proprio scritte nei dialoghi). Le ragazze di certo sono quasi tutte belle, alcune anche molto prosperose, quindi se vi piace il genere questo manga va benissimo, giusto per distinguersi un po' dai soliti fan service ambientati a casa/scuola. Quantomeno un filo di trama "sensata" la abbiamo, ma la prossima morte ce la aspettiamo così tanto che poi alla fine passa in secondo piano.

In realtà non ha molto da offrire e dunque avevo qualche aspettativa sul finale, che però va via confusionariamente e sinceramente non ho capito cosa sia successo. Nel senso che non so se interpretarlo come qualcosa di trascendentale o di reale, ma in ogni caso è fatto male e il lettore non è assolutamente portato per gradi a questa conclusione.

In generale, merita una sufficienza striminzita, ma non lo consiglierei come lettura.