Recensione
Ragnarok
5.0/10
MI sono avvicinato a Ragnarok per il disegno e perché cercavo una serie "fantasy Shounen" da leggere. Speravo fosse un'opera più matura ed invece si è confermata abbastanza scarsa. Certo me la sono andata a cercare, da sempre questo genere di storie hanno un target preciso da cui io dovrei stare lontano. Niente ambientazione scolastica, questo è stato uno dei motivi per cui ho comperato il primo numero, speravo fosse una garanzia di qualità. Ragnarok narra la storia di un avventuriero di nome Leroy il quale possiede una spada parlante e con la quale combatte e uccide mostri dal nome Dark One. I Dark One sono mostri, per la maggior parte uomini bestia o bestie antropomorfe, purtroppo alcune delle quali completamente fuori contesto come l'uomo tigre (ve ne sono ben due e tutto mi hanno fatto meno che paura). Ma tra i Dark One vi sono pure vampiri e forse demoni. Le sue avventure si svolgono quasi tutte di notte o in luoghi bui e chiusi, e ciò non fa che aumentare l'atmosfera cupa e drammatica. I combattimenti sono truculenti, anche se ho visto di peggio e non mi sono dispiaciuti, nel senso che mi sta bene anche non contare le frattaglie. Il personaggio di Leroy nonostante si muova in un mondo cupo ed impaurito ed abbia dentro se un filo di tristezza o tormento, appare il più delle volte spavaldo e vittima degli eventi, se questi hanno la gonna. In Ragnarok troviamo tutti gli elementi cari a questo genere (e poco originali), l'eroe forte che arriva all'ultimo momento che nasconde un grande potere incontrollabile (guai a svegliarlo). I Cattivi che stuzzicano l'eroe per svegliare il suo potere e scoprire chi è, salvo poi rimanere vittima di quel potere. Si insomma, la solita minestra. Veniamo dunque alla trama. Leroy viaggia per il mondo ammazzando Dark One come avventuriero. Si guadagna da vivere in questo modo fino a che non salva una carrozza di prostitute che lo "invitano a cena", ma imbarazzato come una matricola rifiuta, anche perché ad invitarlo calorosamente è stata la classica loli di turno disinibita. Si fa viva una sua vecchia conoscenza (non ha la gonna ma un bel sedere lo stesso) e gli chiede di salvare sua sorella che guarda caso deve stare proprio al bordello. Leroy allora decide di andare al bordello entrato però iniziano una serie di combattimenti che termineranno solo con il terzo volume. Infatti il bordello è la sede di una gilda di assassini (di cui fa parte anche la loli di prima), che per qualche motivo desiderano prendere a mazzate Leroy con lo scopo di scoprire chi è. Con la trama mi fermo qui, ma prosegue con mazzate, mazzate, mazzate, una trasformazione in deus ex machina ed ancora mazzate, mazzate, mazzate. Tra i vari dialoghi scopriremo così l'origine delle spade parlanti ed avremo modo di gustare alcuni "infantili" scambi di battute nei combattimenti, come "lasciati colpire" (si certo, per favore muori!). Per concludere Ragnarok è una miniserie di 3 volumetti che però appare dopo la sua lettura come una serie troncata di 3 volumetti. L'ambientazione tratteggiata e le spiegazioni date (che occupano molte pagine) sembrano far pensare che l'autore avesse voglia di scrivere una storia ben più lunga. Forse abbiamo in mano un lungo pilot o forse un progetto concluso per scarso seguito. A queste ed altre domande non avremo spiegazione. L'edizione italiana non è fatta male, niente sovracopertina, ma la carta e la stampa mi sono sembrate buone. Purtroppo ripensandoci non l'avrei acquistato essendoci già nel mercato moltissimi Shounen con gli stessi elementi e con storie più approfondite.