Recensione
L'Uomo Ragno Manga
8.0/10
L'uomo Ragno di Ryoichi Ikegami è un manga datato 1970. Premetto che sono un fan dell'Uomo Ragno e sono pure un appassionato di manga, ma cercherò di valutare il prodotto per ciò che è senza valutarlo con gli occhi di un lettore moderno, infatti stile di storie e disegni non sono assolutamente paragonabili alle produzioni contemporanee. Tale prodotto deve essere quindi acquistato più per curiosità, per collezione o se siete fan di Ryoichi Ikegami e volete vedere come disegnava agli albori della sua carriera. Se lo acquistate senza tenere conto di queste cose rimarrete sicuramente delusi. Non ripeterò le cose riassunte nella scheda dell'opera prese dal primo volume dell'edizione italiana, mi limiterò a dire però che se lo paragoniamo con altri manga del tempo e con gli stessi comics del tempo, quest'opera è sicuramente di una buona qualità. Ignoro se abbia fatto breccia nel cuore dei lettori Giapponesi (non credo), però rimane un'importante testimonianza dal valore sia storico che affettivo.
La trama in breve narra del giovane studente giapponese Yu Komori, un topo di biblioteca dal character designer differente dal classico secchione giapponese, che durante un esperimento di laboratorio condotto a scuola da lui stesso viene punto da un ragno. La storia del ragno radioattivo la conoscete e similmente a Peter Parker, Yu acquisisce la forza proporzionale di un ragno e i suoi poteri di aderire alle pareti. Nel laboratorio di chimica sintetizza incredibilmente un fluido appiccicoso che diventerà la sua ragnatela e si cuce il suo costume da super eroe. Se conoscete l'uomo ragno nelle sue primissime storie, e non dai vari rifacimenti cinematografici, noterete che quest'ingenuità di fondo sulla sua origine sia comune a tutti e due i personaggi. Per il lettore del tempo che uno studente sintetizzasse un composto chimico capace di diventare un fluido potente come la ragnatela dell'uomo ragno era una cosa perfettamente plausibile (basti ricordare le origini di molti altri super eroi, per esempio Devil diventa cieco ma acquisisce il sonar da un barile di scorie radioattive che gli finisce addosso colpendolo alla testa). Yu possiede un'amica di penna con cui s'incontra e che gli narra della madre malata a cui servono 1 milione di Yen per farsi curare. In città è stata posta una taglia su chi ferma o cattura un rapinatore che utilizza l'elettricità per rapinare le banche, il suo nome è Electro. Facciamo uno + uno e Yu decide di catturarlo per riscuotere la taglia ed aiutare la sua amica. Questa la trama in estrema sintesi. Scovare le differenze tra l'uomo ragno dei comics e questo è sicuramente un'interessante passatempo, ma non vi narrerò puntualmente le differenze poiché lascio a voi il piacere di scovarle.
A me invece piace notare come questo uomo ragno sia stato abbastanza adattato senza snaturarlo completamente. E' una sorta di rilettura giapponese nel genere di storie di quel tempo (più drammatiche, infatti il nemico muore) senza trasformarlo completamente in un prodotto differente. Da notare invece come manchi lo zio "Ben" giapponese, il cui senso di colpa per la sua morte è stato fondamentale per la maturazione di Peter Parker. Il senso di colpa in Yu invece lo si nota per la morte di Electro che si rivelerà essere il fratello della sua amica di penna.
Concludendo ritengo che quest'opera rappresenti molto bene lo spirito, lo stile e l'ingenuità delle storie degli anni 70, anche se non tiene il passo della narrazione contemporanea. Gli do un 8 per questo motivo, ma attenzione se cercate qualcosa di differente non leggetelo. Forse nell'edizione italiana avrei marcato questo particolare e ne avrei fatto un volumetto unico per collezionisti, tagliando fuori per tal motivo la massa che aprendono non l'avrebbe ne capito ne contestualizzato. Invece l'edizione da volumetto economico in cui ci è stata presentata ne sminuisce l'importanza e la storicità.
La trama in breve narra del giovane studente giapponese Yu Komori, un topo di biblioteca dal character designer differente dal classico secchione giapponese, che durante un esperimento di laboratorio condotto a scuola da lui stesso viene punto da un ragno. La storia del ragno radioattivo la conoscete e similmente a Peter Parker, Yu acquisisce la forza proporzionale di un ragno e i suoi poteri di aderire alle pareti. Nel laboratorio di chimica sintetizza incredibilmente un fluido appiccicoso che diventerà la sua ragnatela e si cuce il suo costume da super eroe. Se conoscete l'uomo ragno nelle sue primissime storie, e non dai vari rifacimenti cinematografici, noterete che quest'ingenuità di fondo sulla sua origine sia comune a tutti e due i personaggi. Per il lettore del tempo che uno studente sintetizzasse un composto chimico capace di diventare un fluido potente come la ragnatela dell'uomo ragno era una cosa perfettamente plausibile (basti ricordare le origini di molti altri super eroi, per esempio Devil diventa cieco ma acquisisce il sonar da un barile di scorie radioattive che gli finisce addosso colpendolo alla testa). Yu possiede un'amica di penna con cui s'incontra e che gli narra della madre malata a cui servono 1 milione di Yen per farsi curare. In città è stata posta una taglia su chi ferma o cattura un rapinatore che utilizza l'elettricità per rapinare le banche, il suo nome è Electro. Facciamo uno + uno e Yu decide di catturarlo per riscuotere la taglia ed aiutare la sua amica. Questa la trama in estrema sintesi. Scovare le differenze tra l'uomo ragno dei comics e questo è sicuramente un'interessante passatempo, ma non vi narrerò puntualmente le differenze poiché lascio a voi il piacere di scovarle.
A me invece piace notare come questo uomo ragno sia stato abbastanza adattato senza snaturarlo completamente. E' una sorta di rilettura giapponese nel genere di storie di quel tempo (più drammatiche, infatti il nemico muore) senza trasformarlo completamente in un prodotto differente. Da notare invece come manchi lo zio "Ben" giapponese, il cui senso di colpa per la sua morte è stato fondamentale per la maturazione di Peter Parker. Il senso di colpa in Yu invece lo si nota per la morte di Electro che si rivelerà essere il fratello della sua amica di penna.
Concludendo ritengo che quest'opera rappresenti molto bene lo spirito, lo stile e l'ingenuità delle storie degli anni 70, anche se non tiene il passo della narrazione contemporanea. Gli do un 8 per questo motivo, ma attenzione se cercate qualcosa di differente non leggetelo. Forse nell'edizione italiana avrei marcato questo particolare e ne avrei fatto un volumetto unico per collezionisti, tagliando fuori per tal motivo la massa che aprendono non l'avrebbe ne capito ne contestualizzato. Invece l'edizione da volumetto economico in cui ci è stata presentata ne sminuisce l'importanza e la storicità.