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Con Biomega prosegue in modo eccezionale l'operazione di concatenamento delle storie nell'Universo dischiuso da Blame. Nihei gioca sul suo ermetismo e non dichiara apertamente che si tratta di un prequel a Blame, ma così è, e l'opera va collocata in un futuro lontano dai nostri giorni e tuttavia più recente rispetto a quello narrato in Blame.

Purtroppo quando si scrive intorno ad un'opera di Nihei bisogna sempre spendere due parole sulla storia perchè c'è chi sistematicamente non ci capisce niente. Scusate lo sfogo ma sono fermamente convinto che il problema di Nihei sia la scarsa qualità dei lettori (gente abituata a leggere pochissimo) che di riflesso, a specchio, le case editrici e i detrattori fanno diventare un difetto del mangaka, accusato di poca comunicatività. Forse sarebbe il caso di scrivere una 'Guida Galattica per lettori di Nihei'.
Ecco dei punti di riferimento con i quali orientarsi in Biomega:
Kanoe Zouichi, un essere umano 'sintetico' come il Killy di Blame, è un agente per conto dell'organizzazione delle "Industrie Pesanti dell'Estremo Oriente" (non industrie pesanti del 'Medio' Oriente). La sua missione è recuperare l'unico essere umano (una donna) capace di resistere al virus N5S che ha messo a serio rischio l'intera umanità riducendola allo stato di pseudo-zombie. Il virus è figlio dei pericolosi esperimenti che i primi colonizzatori di Marte svolsero per ottenere l'eterna giovinezza e l'immortalità. I mostri di Blame, Biomega, Abara e anche Knights of Sidonia generano tutti da questo desiderio di modificare il corpo umano per raggiungere una forma di vita superiore, 'oltre l'uomo'. E' così che il bios umano diventa deforme. Per Nihei - ormai è chiaro- queste sciagurate ricerche non possono che degenerare facendo scaturire mostri polimorfi. E' l'antico tema della Hybris riproposto in una forma spettacolare (Cyberpunk) da Biomega.
Le Industrie Pesanti dell'Estremo Oriente, che rappresentano la parte sana dell'umanità, tentano l'impresa di salvare l'uomo dall'uomo rispondendo ai mostri geneticamente modificati con l'elaborazione di esseri umani sintetici (anch'essi modificati ma senza oltrepassare la soglia della Hybris). Zouichi nella sua missione ha il sostegno di Fuyu Kanoe (un'intelligenza artificiale inseparabile compagna di viaggio del protagonista), di una incredibile moto, di armi d'avanguardia (ma tecnologicamente più 'antiche' rispetto a quelle di Blame), di altri esseri umani sintetici e, infine, di un misterioso orso. Con queste risorse le Industrie Pesanti dell'Estremo Oriente tentano di salvare quel che resta dell'umanità, in un futuro tecnologicamente deteriorato e su un pianeta Terra irriconoscibile.

Le tavole di Nihei sono dei capolavori. Ogni singola pagina è bellissima. Tutte le vignette emanano quel formidabile e opprimente spirito dell'opera: una crudele lotta contro i mulini a vento per estirpare in via definitiva il male, rappresentato dalla brama di potere (non solo politico ma anche fisico per Nihei). La salvezza dell'umanità passa anche dalla lotta per la supremazia tecnologica. Chi è più all'avanguardia potrà sbaragliare l'avversario. E all'aumentare del progresso cresce anche la degenerazione.
Siamo già vicini ai Gauna giganti di Knights of Sidonia.

Biomega è un'opera a mio avviso imperdibile. Troverete dei paesaggi e delle costruzioni che così per come sono disegnati, nel loro silenzio, già sono capaci di contenere l'intero messaggio dell'opera. Solo Nihei può disegnare così.
Consiglio a tutti di muoversi al più presto tra le architetture impossibili e gli imporvisi abissi di Biomega e delle altre opere di Nihei.