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10.0/10
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"Che cosa desideri? Fortuna? Gloria? Potere? Vendetta? O qualcosa che vada oltre tutto questo? Qualunque cosa desideri, è lì che si trova.”

Con queste parole comincia "Tower of God"(ToG). Il luogo in questione è l'ultimo piano della "torre di dio". Tale torre congiunge un'infinità di universi paralleli, ma solo i "prescelti” possono accedervi e tentarne la difficilissima scalata. Ogni piano della torre è un mondo a sé stante, governato da un diverso guardiano che di volta in volta sottoporrà gli scalatori a prove diverse. Solo superando ognuna di esse si riuscirà ad accedere all'ultimo piano e a vedere realizzati i propri desideri.

L'unico desiderio che il protagonista, 25° Baam, vorrebbe esprimere è quello di ricongiungersi alla sua miglior amica, Rachel, che, prescelta, decide di tentare la scalata lasciandolo completamente da solo. Con le sue sole forze riesce ad entrare nella torre senza essere autorizzato, diventando così uno dei pochissimi (solo tre prima di lui) "irregolari". Tali individui posseggono grandissimi poteri, in grado di portare enormi sconvolgimenti all'interno della torre, e vengono per questo temuti ed odiati. Così cominciano le avventure di Baam alle prese con sfide sempre diverse in cui vengono testate tutte le qualità che uno scalatore deve possedere.

SIU, l'autore di questa opera non lascia nulla al caso; avete presente quei fastidiosissimi buchi di trama che permeano gli shonen dei giorni d'oggi? In questo manhwa è impossibile trovarne: tutto sembra pianificato minuziosamente, come se l'autore alla stesura del primo capitolo avesse già ben chiaro in mente il completo sviluppo della storia.

Le battaglie sono rese benissimo; si alternano scontri in cui è la forza bruta a farla da padrone ad altri in cui si assiste ad una vera e propria partita a scacchi, il tutto condito da poteri ed abilità via via sempre diversi.

ToG a detta stessa dell'autore è un manhwa corale, che non vede un unico protagonista ma una serie di personaggi principali attorno ai quali viene cucita la storia. Per tale ragione tutti i personaggi sono molto ben caratterizzati; all'autore bastano pochissime scene per dar vita ad ognuno di loro. Molti di essi sono avvolti nella più completa oscurità, della maggior parte si conosce molto poco, eppure Siu riesce a trasmettere facilmente le personalità, le incertezze o i desideri dei protagonisti. Ad esempio si sa ben poco del background di Rak, lucertolone umanoide che accompagna Baam nel suo viaggio, eppure non si può che simpatizzare per lui. Allo stesso modo ci si immedesima facilmente nel freddo calcolatore Koon, alla ricerca del potere assoluto. Decine di sottotrame si sviluppano contemporaneamente, arrivando molto lentamente, e non senza colpi di scena, a confluire nella storia principale. Gag comiche sensazionali, momenti cruenti e seriosi si alternano sapientemente coinvolgendo il lettore sempre di più.

Il formato di ToG è per un appassionato di manga inusuale: vignette completamente colorate poste verticalmente in un'unica, lunghissima striscia.

Siamo, a mio avviso, di fronte ad uno dei migliori prodotti al momento sul mercato. ToG è una ventata d'aria fresca, qualcosa di completamente diverso dagli shonen giapponesi oramai fermi sugli stessi stereotipi da più di un decennio. Siu non è sottoposto alle logiche di marketing o di fanservice: egli può scrivere e disegnare quel che più gli piace, in completa e totale autonomia di pensiero.
Quindi, in definitiva, non posso che consigliare vivamente questo manhwa a tutti gli appassionati di shonen. Dategli fiducia, sono sicuro che non ve ne pentirete.