Recensione
Eden - It's an Endless World!
10.0/10
Recensione di Kabutomaru
-
Gli anni '90 dal punto di vista di serie Seinen di fantascienza sono state un decennio ricco di opere dalla grande portata che non solo sono divenute delle pietre miliari del genere, ma alcune di esse hanno travalicato il proprio genere sino a divenire delle icone del fumetto mondiale; ed "Eden - It's an Endless World" di Hiroiki Endo è il manga che più di tutti si è distinto. Dopo anni in cui l'opera qui da noi era esaurita, la Planet Manga ha deciso saggiamente di rieditare l'intera opera nel 2012, in un edizione dal grande formato di 9 volumi e dalle 400 pagine al prezzo di 12.90 euro.
Una storia vera non c'è visto che sono intrecciate tra loro le vicende di più personaggi. Eden è ambientato in un futuro lontano dove il Closer Virus ha mietuto molte vittime. L'umanità, data per spacciata, riesce a salvarsi anche da questa catastrofe ma a caro prezzo; a causa dei milioni di morti, l'equilibrio tra le nazioni è cambiato e le guerre divampano ovunque. In mezzo a questa distruzione, l'organizzazione Propater si fa avanti e si mette a capo di una federazione di Stati membri tentando di acquisire un'egemonia mondiale. All'interno di queste vicende, si muove colui che sarà il filo conduttore della maggiorparte della storia, Elia Ballard, che insieme ad altri comprimari dovrà farsi strada in un mondo giunto forse ad un punto di non ritorno.
I temi toccati dall'autore sono tantissimi e molto variegati, la fantascienza è solo un pretesto per poter narrare dei problemi che affliggono il mondo anche oggi: i conflitti etnico-razziali, la religione, il sesso, la droga, lo sfruttamento dei paesi più poveri e così via sino a domande più complesse sull'esistenza di Dio e lo scopo dell'uomo in una vita che sembra riservargli solo sofferenze e dolore. Non mancano passaggi dove le nozioni tecnico-scientifiche sono alquanto ardue e complesse da seguire (specie nei numeri 6 e 9 della riedizione), ma l'autore inserisce qualche scena un po' humor dove il personaggio di turno a cui il tutto viene spiegato capisce poco o niente del tutto così che lo spettatore si immedesimi nel suo stato d'animo (a meno che non siate esperti di fisica quantica e materia affini, in questo caso siete esclusi dal ragionamento). Tralasciando le nozioni tecnico-scientifiche, per il resto i temi sono trattati in modo chiaro e limpido, senza far risultare l'opera una mattonata filosofica che precluderebbe la lettura a molti non avvezzi ad opere di tal genere.
I personaggi sono una marea ed Elia è solo il "protagonista apparente" della storia, che dà voce ai drammi e alle vicende di tanti altri personaggi (come Kenji, Sophia, Helena etc…), i quali non sono altro che attori di un comune dramma quale risulta essere il palcoscenico della vita. Molti di loro compariranno per poche pagine, ma ognuno di essi lascerà una traccia nel cuore dello spettatore che empatizzerà certamente con alcuni di essi. Nonostante l'ambientazione post-virus abbia lasciato un mondo devastato, l'autore non vuole lasciarsi andare ad un insensato pessimismo cosmico, ma cerca tramite i suoi personaggi, di trovare un "Eden" in durante questa vita e di cercare nell'oscurità più totale una flebile luce di speranza che consenta all'umanità di andare avanti.
I disegni di Endou ad un occhio un po' più esperto hanno un evidente debito verso quelli del manga Akira di Otomo. Il comparto grafico è splendido, i personaggi sono disegnati in modo molto realistico e dettagliato. L'autore dà pieno sfogo alla sua bravura artistica, non censurando alcuna scena visto che mostra anche le scene più crude e raccapriccianti, senza alcun tabù o auto-censura in modo da colpire nello stomaco dello spettatore.
Non è violenza insensata, ma realismo estremo che può suggestionare magari i più emotivi visto che Endou non lesina sul mostrarci gli effetti che provocano le mine o i proiettili che, investendo il corpo umano, lo sfracellano in pochissimi secondi facendogli uscire le interiora e fiotti di sangue. La regia delle tavole è perfetta visto che l'autore sa dotare del giusto ritmo le scene d'azione con inquadrature perfette e dare la giusta attenzione alle scene con corposi dialoghi.
In sostanza, a tutti gli amanti del buon fumetto è caldamente invitata la lettura del suddetto manga. Difficilmente un autore al debutto (in ogni campo dell'arte), riesce a fare un capolavoro; ciò è imputabile all'inesperienza che lo porta a commettere errori, o delle volte la troppa voglia di mostrare il proprio talento può portare a soluzioni che alla fine non riescono a far emergere alla perfezione ciò che si voleva dire, ma questo ragionamento non vale con con "Eden - It's an Endless World", visto che vi ritroverete innanzi al miglior fumetto Giapponese degli ultimi 20 anni e tranquillamente in grado di rivaleggiare con le migliori produzioni anglo-sassoni. Certo questo non vuol dire che sia proprio perfetto al 100%, ed infatti uno dei pochissimi difetti rimproveratogli sono i flashback (specialmente all'inizio) non segnalati e ciò può mandare in confusione molti lettori che si ritrovano spiazzati, ma il tutto è risolvibile con una doppia lettura ravvicinata del volume. Insomma, se avete soldi e non siete facilmente suggestionabili vi suggerisco di fare vostra al più presto quest'opera, difficilmente ne resterete delusi.
Una storia vera non c'è visto che sono intrecciate tra loro le vicende di più personaggi. Eden è ambientato in un futuro lontano dove il Closer Virus ha mietuto molte vittime. L'umanità, data per spacciata, riesce a salvarsi anche da questa catastrofe ma a caro prezzo; a causa dei milioni di morti, l'equilibrio tra le nazioni è cambiato e le guerre divampano ovunque. In mezzo a questa distruzione, l'organizzazione Propater si fa avanti e si mette a capo di una federazione di Stati membri tentando di acquisire un'egemonia mondiale. All'interno di queste vicende, si muove colui che sarà il filo conduttore della maggiorparte della storia, Elia Ballard, che insieme ad altri comprimari dovrà farsi strada in un mondo giunto forse ad un punto di non ritorno.
I temi toccati dall'autore sono tantissimi e molto variegati, la fantascienza è solo un pretesto per poter narrare dei problemi che affliggono il mondo anche oggi: i conflitti etnico-razziali, la religione, il sesso, la droga, lo sfruttamento dei paesi più poveri e così via sino a domande più complesse sull'esistenza di Dio e lo scopo dell'uomo in una vita che sembra riservargli solo sofferenze e dolore. Non mancano passaggi dove le nozioni tecnico-scientifiche sono alquanto ardue e complesse da seguire (specie nei numeri 6 e 9 della riedizione), ma l'autore inserisce qualche scena un po' humor dove il personaggio di turno a cui il tutto viene spiegato capisce poco o niente del tutto così che lo spettatore si immedesimi nel suo stato d'animo (a meno che non siate esperti di fisica quantica e materia affini, in questo caso siete esclusi dal ragionamento). Tralasciando le nozioni tecnico-scientifiche, per il resto i temi sono trattati in modo chiaro e limpido, senza far risultare l'opera una mattonata filosofica che precluderebbe la lettura a molti non avvezzi ad opere di tal genere.
I personaggi sono una marea ed Elia è solo il "protagonista apparente" della storia, che dà voce ai drammi e alle vicende di tanti altri personaggi (come Kenji, Sophia, Helena etc…), i quali non sono altro che attori di un comune dramma quale risulta essere il palcoscenico della vita. Molti di loro compariranno per poche pagine, ma ognuno di essi lascerà una traccia nel cuore dello spettatore che empatizzerà certamente con alcuni di essi. Nonostante l'ambientazione post-virus abbia lasciato un mondo devastato, l'autore non vuole lasciarsi andare ad un insensato pessimismo cosmico, ma cerca tramite i suoi personaggi, di trovare un "Eden" in durante questa vita e di cercare nell'oscurità più totale una flebile luce di speranza che consenta all'umanità di andare avanti.
I disegni di Endou ad un occhio un po' più esperto hanno un evidente debito verso quelli del manga Akira di Otomo. Il comparto grafico è splendido, i personaggi sono disegnati in modo molto realistico e dettagliato. L'autore dà pieno sfogo alla sua bravura artistica, non censurando alcuna scena visto che mostra anche le scene più crude e raccapriccianti, senza alcun tabù o auto-censura in modo da colpire nello stomaco dello spettatore.
Non è violenza insensata, ma realismo estremo che può suggestionare magari i più emotivi visto che Endou non lesina sul mostrarci gli effetti che provocano le mine o i proiettili che, investendo il corpo umano, lo sfracellano in pochissimi secondi facendogli uscire le interiora e fiotti di sangue. La regia delle tavole è perfetta visto che l'autore sa dotare del giusto ritmo le scene d'azione con inquadrature perfette e dare la giusta attenzione alle scene con corposi dialoghi.
In sostanza, a tutti gli amanti del buon fumetto è caldamente invitata la lettura del suddetto manga. Difficilmente un autore al debutto (in ogni campo dell'arte), riesce a fare un capolavoro; ciò è imputabile all'inesperienza che lo porta a commettere errori, o delle volte la troppa voglia di mostrare il proprio talento può portare a soluzioni che alla fine non riescono a far emergere alla perfezione ciò che si voleva dire, ma questo ragionamento non vale con con "Eden - It's an Endless World", visto che vi ritroverete innanzi al miglior fumetto Giapponese degli ultimi 20 anni e tranquillamente in grado di rivaleggiare con le migliori produzioni anglo-sassoni. Certo questo non vuol dire che sia proprio perfetto al 100%, ed infatti uno dei pochissimi difetti rimproveratogli sono i flashback (specialmente all'inizio) non segnalati e ciò può mandare in confusione molti lettori che si ritrovano spiazzati, ma il tutto è risolvibile con una doppia lettura ravvicinata del volume. Insomma, se avete soldi e non siete facilmente suggestionabili vi suggerisco di fare vostra al più presto quest'opera, difficilmente ne resterete delusi.