Recensione
Death Note
7.0/10
Death Note è un manga ideato da Tsugumi Ohba e disegnato da Takeshi Obata edito da Planet Manga ed è una serie del genere Psicologico/Thriller, con alcune componenti fantastiche.
Il protagonista della storia è Light Yagami, uno studente modello figlio di un poliziotto con un forte senso della giustizia, nonché un abilissimo hacker informatico.
Un giorno uno shinigami, o dio della morte, decide di far cadere sulla terra il suo death note, un quaderno speciale con il potere di far morire le persone il cui nome venga scritto sulle sue pagine, con varie regole e modalità che vengono spiegate con il proseguire della trama.
Light, dapprima spaventato da una simile scoperta, capisce che quell'oggetto potrebbe diventare un'arma potentissima, in grado di ripulire il mondo ed epurarlo dalla malvagità, così comincia a servirsene in maniera sempre più maniacale, giustiziando i criminali ed attirando sulla vicenda l'attenzione delle forze di polizia dapprima giapponesi, e poi mondiali.
Gran parte della vicenda, poi, è incentrata sul duello psicologico tra Light e Elle, l'investigatore avente l'incarico di trovare e fermare Kira (nome in codice dato dalla polizia al responsabile degli omicidi). Elle è un ottimo detective, geniale e bizzarro, che da subito arriva a sospettare dello stesso Light, mettendo in scena un duello scacchistico tra i due a dir poco geniale e sempre molto avvincente.
<b>Attenzione, possibili spoiler:</b>
Terminatosi lo scontro tra i due con la vittoria del protagonista, il manga prosegue con l'affermazione di Light a capo della polizia e lo "scontro" con i due successori di Elle che proseguiranno l'opera del loro predecessore, ognuno a suo modo.
<b>Fine spoiler.</b>
La trama è davvero ben congeniata, i tranelli che Light o Elle si tendono a vicenda e le successive contromosse sono a dir poco geniali, tanto che a volte si fa quasi fatica a starci dietro. Anche l'idea di base è veramente ottima, lascia sempre al lettore il dubbio su quale dei due schieramenti appoggiare e fa nascere numerosi interrogativi sull'operato dell'uno e dell'altro, rendendo molto difficile decidere chi dei due sia dalla parte del giusto. Tali interrogativi, inoltre, sono essi stessi presenti nell'opera, con molti personaggi che decidono di appoggiare Kira, specie nelle fasi finali, riconoscendo in esso una persona dal forte senso di giustizia che opera per il bene del mondo, e feroci oppositori, convinti dell'erroneità dei suoi gesti, frapponendo tra essi molti indecisi che non sono convinti dello schieramento di cui far parte.
Altro tocco geniale è pure il fatto di non lasciare i due antagonisti estranei tra loro, ma di farli incontrare e, anzi, di far sì che Light aiuti proprio Elle ad arrestare Kira, consentendo così mosse e contromosse altrimenti impossibili tra i due.
Tuttavia, la serie ha anche alcuni difetti che non si possono tralasciare. Innanzitutto, la trama, proprio per la sua elevata componente articolata e la successione di contromosse al limite del comprensibile, spesso lascia il lettore un po' spiazzato, in quanto viene spontaneo ritenere alcune delle mosse dei protagonisti semplicemente assurde o insensate. Inoltre, in vari punti della storia e, principalmente, in tutta la parte descritta nello spoiler, la vicenda ha un fortissimo calo di tono, tale da rendere anche difficile semplicemente proseguire con la lettura. I nuovi personaggi inseriti nell'ultima parte, poi, mancano di carisma e di spessore, ripropongono solamente caratteri già visti nella prima parte, senza però aggiungere niente e, anzi, perdendone gran parte della forza e dell'interesse.
Anche i continui tentativi di mescolare le carte in tavola e rendere le vicende sempre più complicate e difficili da prevedere hanno l'unico risultato di rendere le cose troppo meccaniche, talvolta anche assurde, e la stessa conclusione dell'opera ne è un esempio emblematico.
Per quanto riguarda, infine, i disegni di Takeshi Obata, questi sono di pregevole fattura e molto ispirati, perfettamente in linea con il tono dell'opera stessa.
In conclusione, Death Note è sicuramente un manga che merita di essere letto, almeno la prima metà, in quanto raggiunge dei livelli altissimi di coinvolgimento e suspense che, se fossero stati mantenuti per tutta quanta l'opera (o se si fosse evitato di allungarla così tanto e ci si fosse limitati alla prima parte soltanto) l'avrebbero resa una delle migliori serie di questi tempi.
Il protagonista della storia è Light Yagami, uno studente modello figlio di un poliziotto con un forte senso della giustizia, nonché un abilissimo hacker informatico.
Un giorno uno shinigami, o dio della morte, decide di far cadere sulla terra il suo death note, un quaderno speciale con il potere di far morire le persone il cui nome venga scritto sulle sue pagine, con varie regole e modalità che vengono spiegate con il proseguire della trama.
Light, dapprima spaventato da una simile scoperta, capisce che quell'oggetto potrebbe diventare un'arma potentissima, in grado di ripulire il mondo ed epurarlo dalla malvagità, così comincia a servirsene in maniera sempre più maniacale, giustiziando i criminali ed attirando sulla vicenda l'attenzione delle forze di polizia dapprima giapponesi, e poi mondiali.
Gran parte della vicenda, poi, è incentrata sul duello psicologico tra Light e Elle, l'investigatore avente l'incarico di trovare e fermare Kira (nome in codice dato dalla polizia al responsabile degli omicidi). Elle è un ottimo detective, geniale e bizzarro, che da subito arriva a sospettare dello stesso Light, mettendo in scena un duello scacchistico tra i due a dir poco geniale e sempre molto avvincente.
<b>Attenzione, possibili spoiler:</b>
Terminatosi lo scontro tra i due con la vittoria del protagonista, il manga prosegue con l'affermazione di Light a capo della polizia e lo "scontro" con i due successori di Elle che proseguiranno l'opera del loro predecessore, ognuno a suo modo.
<b>Fine spoiler.</b>
La trama è davvero ben congeniata, i tranelli che Light o Elle si tendono a vicenda e le successive contromosse sono a dir poco geniali, tanto che a volte si fa quasi fatica a starci dietro. Anche l'idea di base è veramente ottima, lascia sempre al lettore il dubbio su quale dei due schieramenti appoggiare e fa nascere numerosi interrogativi sull'operato dell'uno e dell'altro, rendendo molto difficile decidere chi dei due sia dalla parte del giusto. Tali interrogativi, inoltre, sono essi stessi presenti nell'opera, con molti personaggi che decidono di appoggiare Kira, specie nelle fasi finali, riconoscendo in esso una persona dal forte senso di giustizia che opera per il bene del mondo, e feroci oppositori, convinti dell'erroneità dei suoi gesti, frapponendo tra essi molti indecisi che non sono convinti dello schieramento di cui far parte.
Altro tocco geniale è pure il fatto di non lasciare i due antagonisti estranei tra loro, ma di farli incontrare e, anzi, di far sì che Light aiuti proprio Elle ad arrestare Kira, consentendo così mosse e contromosse altrimenti impossibili tra i due.
Tuttavia, la serie ha anche alcuni difetti che non si possono tralasciare. Innanzitutto, la trama, proprio per la sua elevata componente articolata e la successione di contromosse al limite del comprensibile, spesso lascia il lettore un po' spiazzato, in quanto viene spontaneo ritenere alcune delle mosse dei protagonisti semplicemente assurde o insensate. Inoltre, in vari punti della storia e, principalmente, in tutta la parte descritta nello spoiler, la vicenda ha un fortissimo calo di tono, tale da rendere anche difficile semplicemente proseguire con la lettura. I nuovi personaggi inseriti nell'ultima parte, poi, mancano di carisma e di spessore, ripropongono solamente caratteri già visti nella prima parte, senza però aggiungere niente e, anzi, perdendone gran parte della forza e dell'interesse.
Anche i continui tentativi di mescolare le carte in tavola e rendere le vicende sempre più complicate e difficili da prevedere hanno l'unico risultato di rendere le cose troppo meccaniche, talvolta anche assurde, e la stessa conclusione dell'opera ne è un esempio emblematico.
Per quanto riguarda, infine, i disegni di Takeshi Obata, questi sono di pregevole fattura e molto ispirati, perfettamente in linea con il tono dell'opera stessa.
In conclusione, Death Note è sicuramente un manga che merita di essere letto, almeno la prima metà, in quanto raggiunge dei livelli altissimi di coinvolgimento e suspense che, se fossero stati mantenuti per tutta quanta l'opera (o se si fosse evitato di allungarla così tanto e ci si fosse limitati alla prima parte soltanto) l'avrebbero resa una delle migliori serie di questi tempi.