Recensione
Usotsuki Mi-kun to kowareta Ma-chan: totteoki no uso, è un manga di stampo horror, a tratti drammatico e con un pizzico di mistero, che però è caratterizzato da una pochezza generale incredibile.
La trama è intrigante: tempo addietro i due protagonisti (Mii-kun e Maa-chan) furono rapiti e costretti a subire violenza. Ora che sono cresciuti e vivono insieme si trovano coinvolti più o meno direttamente nei casi di rapimento e omicidi che si stanno verificando nel loro paese.
Purtroppo però lo svolgimento della stessa è un semplice susseguirsi di avvenimenti che non mi hanno colpito né hanno destato il mio interesse, fino ai capitoli conclusivi, dove vengono svelate molte cose, la maggior parte delle quali tanto inaspettate quanto insulse.
I personaggi non si discostano molto da quelli che sono gli aggettivi che si possono usare per la trama: strani, banali, contorti e, aggiungerei, psicopatici. Maa-chan è completamente fuori di sé - sembra la sua testa viva in mondo separato -, mentre Mii-kun da l'aria di essere un serial killer con tutte le rotelle fuori posto. La loro caratterizzazione è veramente pessima. Anche se si tratta di un'opera di un solo volume si doveva fare di più, invece i pochi personaggi secondari non si fanno ricordare nemmeno un po'.
L'unica nota leggermente positiva sono i disegni di Atsuki Satou, che ha uno stile semplice e abbastanza comune, ma che apprezzo parecchio.
Usotsuki Mi-kun to kowareta Ma-chan: totteoki no uso mi ha ricordato subito un altro manga che ho letto da poco (Goth) e che non mi era piaciuto per niente, quindi ora non so dire se anche questo è scadente di per sé o sono io che non riesco a capire il genere; in ogni caso vi consiglio di leggere altro, c'è molto meglio in giro.
La trama è intrigante: tempo addietro i due protagonisti (Mii-kun e Maa-chan) furono rapiti e costretti a subire violenza. Ora che sono cresciuti e vivono insieme si trovano coinvolti più o meno direttamente nei casi di rapimento e omicidi che si stanno verificando nel loro paese.
Purtroppo però lo svolgimento della stessa è un semplice susseguirsi di avvenimenti che non mi hanno colpito né hanno destato il mio interesse, fino ai capitoli conclusivi, dove vengono svelate molte cose, la maggior parte delle quali tanto inaspettate quanto insulse.
I personaggi non si discostano molto da quelli che sono gli aggettivi che si possono usare per la trama: strani, banali, contorti e, aggiungerei, psicopatici. Maa-chan è completamente fuori di sé - sembra la sua testa viva in mondo separato -, mentre Mii-kun da l'aria di essere un serial killer con tutte le rotelle fuori posto. La loro caratterizzazione è veramente pessima. Anche se si tratta di un'opera di un solo volume si doveva fare di più, invece i pochi personaggi secondari non si fanno ricordare nemmeno un po'.
L'unica nota leggermente positiva sono i disegni di Atsuki Satou, che ha uno stile semplice e abbastanza comune, ma che apprezzo parecchio.
Usotsuki Mi-kun to kowareta Ma-chan: totteoki no uso mi ha ricordato subito un altro manga che ho letto da poco (Goth) e che non mi era piaciuto per niente, quindi ora non so dire se anche questo è scadente di per sé o sono io che non riesco a capire il genere; in ogni caso vi consiglio di leggere altro, c'è molto meglio in giro.