Recensione
D-Frag!
8.0/10
Recensione di BurningBridges
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D-Frag è la classica commedia demenziale da cui tutto ci si può aspettare, tranne che una Storia.
Nel creare quest'opera l'autore si è infatti posto il ragguardevole obiettivo di inserire una gag in ogni vignetta (o al massimo ogni due), aventi tra l'altro tutte lo stesso schema, che poi è lo stesso delle classiche scene da duo comico: per tutto il fumetto assisteremo quindi alle reazioni sguaiate ed esasperate del furente protagonista (nonchè unico personaggio sano di mente di tutto il manga, se escludiamo sua madre e sua sorella) all'innumerevole quantità di situazioni folli che gli si presenteranno.
Parlando dei cast, questo crescerà col tempo attorno al nucleo centrale, mentre per quel che riguarda la struttura narrativa col passare dei volumi l'autore passa da semplici episodi autoconclusivi ad archi narrativi più lunghi. Sotto entrambi i punti di vista però è bene chiarire che non ci saranno variazioni per quel che riguarda le caratterizzazioni o il genere proposto: insomma, dimenticativi gli episodi malinconici e drammatici di Sket Dance o le inversioni a U in senso battle-manga di Tutor Hitman Reborn o Beelezebub.
Concludo aggiungendo che a completare il tutto ci sono giusto un paio di possibili situazioni in senso romantico, zero ecchi (se escludiamo l'enorme seno della presidentessa Takao, che però non verrà mai esposto neanche alla lontana), delle sporadiche rotture del quarto muro (ossia quei frangenti in personaggi stessi dimostrano di essere coscienti del fatto di trovarsi in un manga) e un bel disegno che pur se all'inizio è piuttosto spicoloso migliorerà di volume in volume.
Detto questo non mi resta che augurarvi buon divertimento.
Nel creare quest'opera l'autore si è infatti posto il ragguardevole obiettivo di inserire una gag in ogni vignetta (o al massimo ogni due), aventi tra l'altro tutte lo stesso schema, che poi è lo stesso delle classiche scene da duo comico: per tutto il fumetto assisteremo quindi alle reazioni sguaiate ed esasperate del furente protagonista (nonchè unico personaggio sano di mente di tutto il manga, se escludiamo sua madre e sua sorella) all'innumerevole quantità di situazioni folli che gli si presenteranno.
Parlando dei cast, questo crescerà col tempo attorno al nucleo centrale, mentre per quel che riguarda la struttura narrativa col passare dei volumi l'autore passa da semplici episodi autoconclusivi ad archi narrativi più lunghi. Sotto entrambi i punti di vista però è bene chiarire che non ci saranno variazioni per quel che riguarda le caratterizzazioni o il genere proposto: insomma, dimenticativi gli episodi malinconici e drammatici di Sket Dance o le inversioni a U in senso battle-manga di Tutor Hitman Reborn o Beelezebub.
Concludo aggiungendo che a completare il tutto ci sono giusto un paio di possibili situazioni in senso romantico, zero ecchi (se escludiamo l'enorme seno della presidentessa Takao, che però non verrà mai esposto neanche alla lontana), delle sporadiche rotture del quarto muro (ossia quei frangenti in personaggi stessi dimostrano di essere coscienti del fatto di trovarsi in un manga) e un bel disegno che pur se all'inizio è piuttosto spicoloso migliorerà di volume in volume.
Detto questo non mi resta che augurarvi buon divertimento.