Recensione
Green Blood
8.0/10
Masasumi Kakizaki con Green Blood per me è stata una scoperta. Mi sono avvicinata a questo manga, per la prima volta, in fumetteria, attratta, inevitabilmente dai disegni e dallo stile che il manga proponeva.
La tecnica è mozzafiato, davvero impeccabile, tutto è disegnato con una cura estrema e quasi maniacale mischiata a un tratto sporco e denso, come se ci voglia dare l'impressione della polvere di quelle città americane, che piano piano stavano prendendo vita.
Le espressioni dei personaggi accompagnano benissimo la drammaticità della storia, il tratto aiuta molto, davvero tutto magnifico, potrei ripeterlo all'infinito, perché non capita spesso che parte grafica e quella narrata siano belle allo stesso modo.
Tralasciando questo sproloquio sui disegni, posso dire che la storia parte da un'ambientazione reale, che è esistita, ovvero quello del caro vecchio far west; e prima ancora, l'autore ci lascerà addentrare nei Five Points, dove spadroneggiavano le gang più pericolose della vecchia New York. Qui possiamo fare la conoscenza di due fratelli, Brad e Luke. Brad sembra un tipo piuttosto schietto e perdigiorno anche se questa è una maschera che indossa per non far preoccupare suo fratello, mentre Luke è un ragazzetto, quasi timorato di Dio, che lavora sodo per costruire insieme all'altro quel sogno che sin dall'infanzia coltivano: ovvero quello di essere felici. Difatti Brad e Luke sono due emigranti che, dopo la morte della madre e l'abbandono da parte di un padre che odiano, sono partiti, da piccolissimi, alla volta del sogno, del raggiungimento del loro scopo. Brad nasconde a suo fratello che in realtà non è altro che un pericoloso assassino a cui il capo di una banda in particolare affida varie missioni. Questo è quello che divide in modo netto i due fratelli: Brad ha ormai perso ogni sensibilità verso quegli uomini dall'anima marcia e non si fa scrupoli ad ucciderli, mentre Luke è ancora ingenuo e pensa che solo essendo magnanimi e lavorando sodo, riusciranno nel loro intento. È un ragazzo calmo e sereno, fin quando ci sarà un evento che lo porterà a cambiare drasticamente: questo però non lo porterà ad abbandonare il suo lato più sensibile e più umano.
Ho dato otto al manga perché questa storia mi ha emozionato, anche se in alcuni punti può sembrare che ci siano alcuni pezzi già visti (in ambito far west) non è assolutamente banale, perché adattato al contesto, in maniera così perfetta, è solo un piacere poterlo leggere.
Lo consiglio a tutti semplicemente, perché è un'opera degna di lasciare i brividi a poco a poco lungo lo svolgimento di tutta la storia.
La tecnica è mozzafiato, davvero impeccabile, tutto è disegnato con una cura estrema e quasi maniacale mischiata a un tratto sporco e denso, come se ci voglia dare l'impressione della polvere di quelle città americane, che piano piano stavano prendendo vita.
Le espressioni dei personaggi accompagnano benissimo la drammaticità della storia, il tratto aiuta molto, davvero tutto magnifico, potrei ripeterlo all'infinito, perché non capita spesso che parte grafica e quella narrata siano belle allo stesso modo.
Tralasciando questo sproloquio sui disegni, posso dire che la storia parte da un'ambientazione reale, che è esistita, ovvero quello del caro vecchio far west; e prima ancora, l'autore ci lascerà addentrare nei Five Points, dove spadroneggiavano le gang più pericolose della vecchia New York. Qui possiamo fare la conoscenza di due fratelli, Brad e Luke. Brad sembra un tipo piuttosto schietto e perdigiorno anche se questa è una maschera che indossa per non far preoccupare suo fratello, mentre Luke è un ragazzetto, quasi timorato di Dio, che lavora sodo per costruire insieme all'altro quel sogno che sin dall'infanzia coltivano: ovvero quello di essere felici. Difatti Brad e Luke sono due emigranti che, dopo la morte della madre e l'abbandono da parte di un padre che odiano, sono partiti, da piccolissimi, alla volta del sogno, del raggiungimento del loro scopo. Brad nasconde a suo fratello che in realtà non è altro che un pericoloso assassino a cui il capo di una banda in particolare affida varie missioni. Questo è quello che divide in modo netto i due fratelli: Brad ha ormai perso ogni sensibilità verso quegli uomini dall'anima marcia e non si fa scrupoli ad ucciderli, mentre Luke è ancora ingenuo e pensa che solo essendo magnanimi e lavorando sodo, riusciranno nel loro intento. È un ragazzo calmo e sereno, fin quando ci sarà un evento che lo porterà a cambiare drasticamente: questo però non lo porterà ad abbandonare il suo lato più sensibile e più umano.
Ho dato otto al manga perché questa storia mi ha emozionato, anche se in alcuni punti può sembrare che ci siano alcuni pezzi già visti (in ambito far west) non è assolutamente banale, perché adattato al contesto, in maniera così perfetta, è solo un piacere poterlo leggere.
Lo consiglio a tutti semplicemente, perché è un'opera degna di lasciare i brividi a poco a poco lungo lo svolgimento di tutta la storia.