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9.0/10
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Ho sempre rimandato la lettura di Nozoki Ana perché non sono un amante dei manga di stampo erotico, con annesse strane perversioni da giapponese. Invece dopo aver letto Velvet Kiss e non esserne rimasto schifato, ho deciso di dargli una possibilità vista la grande (?) fama di cui sembra godere. Mai scelta fu più azzeccata, una classica botta di cu... ehm, fortuna. Nozoki Ana si è rivelato essere un lavoro piacevole e profondo, che parla sì di amore giovanile ma, soprattutto, dell'animo di una ragazza che sembra essere sola nel mondo.

Attenzione: presenza di lievi spoiler.

Ho trovato lo sbirciare un pretesto decisamente stupido, il solito cliché del bravo ragazzo incastrato con una qualche forma di ricatto a sottostare ai voleri di qualcun'altro (la sua vicina di casa, in questo preciso caso). La storia ruota appunto ai due ragazzi sopracitati: Kido Tatsuhiko ed Emiru Ikuno. Lui piuttosto prevedibile in ogni sua mossa, ma caratterizzato sufficientemente bene da non essere né stupido né idiota. Lei al contrario è un enigma, non si sa mai che cosa possa combinare e che scelte possa fare. Per non parlare del suo vero carattere, che emerge capitolo dopo capitolo facendo crollare molte nostre ipotesi e facendo crescere quelle che ormai avevamo buttato nel cestino.

Se loro due la fanno da padroni va sottolineata la presenza di più personaggi che partecipano attivamente alla storia, tutti caratterizzati in maniera perfetta per il loro ruolo. Un esempio può essere la (classica) amica di infanzia di Kido che torna, crea scompiglio per poi sparire, non però in maniera banale. Lo stesso Yoneyama, miglior amico di Kido, è presente in tutta l'opera sempre in secondo piano, ma caratterizzato perfettamente. Potrei andare avanti all'infinito menzionando tutti gli altri personaggi che mi hanno impressionato positivamente, ma non avrebbe senso: meglio scoprirli da soli leggendo il fumetto. Aggiungo solo che l'unico personaggio che non mi ha convinto è stato Madoka Watari e ho trovato inutile completamente Chisato Komori, ma ripeto, in Nozoki Ana tutto ha un significato.

La trama di per sé, anche se non è originalissima, coinvolge parecchio e presenta pochissimi capitoli "filler". Il finale ricorda tremendamente quello di Toradora, ma chi se ne frega, a me è piaciuto un sacco lo stesso. Ultima lode prima di passare alle cose che non mi sono piaciute: i disegni. Superbi! Posso dire che rispecchiano i miei gusti al 100% come stile e fortunatamente non vengono dimenticati gli sfondi, cosa a cui tengo parecchio.

Ora le note dolenti: la perversione e la spudoratezza di Emiru e le scene di sesso. Emiru in fin dei conti è solo una ragazzina che, per quanto possa essere complessata per il suo passato e per la sua vita in generale, non trovo normale abbia tali perversioni. Penso sia completamente fuori luogo. Le scene di sesso invece sono un po' troppe e ogni scusa è buona per fare sesso. Inoltre, tutte le ragazze presenti dell'opera (tranne una?) vogliono fare sesso con Kido (nemmeno fosse Brad Pitt). Ovviamente perché non rovinare delle tavole con disegni e scene stupende non rappresentando i genitali? Gli spazi vuoti sono orrendi, a questo punto tanto valeva non rappresentarli per niente modificando le scene e coprendoli con qualche escamotage.

Per concludere, dico solo che Nozoki Ana sarebbe potuto essere un capolavoro nel suo genere se non avesse avuto quei due piccoli difetti sopracitati. Regala delle bellissime emozioni e tiene col fiato sospeso fino all'ultimo capitolo. Buona lettura!