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Incuriosita dalla grande fama di questo manga alla veneranda (!) età di ventiquattro anni, ho deciso di iniziare a leggerlo senza aver mai visto nemmeno una puntata dell'anime.
Mi sono così imbattuta nelle vicende di Miki Koishikawa, la liceale protagonista della storia che, fin dalle prime pagine, si trova a dover affrontare uno strampalato divorzio dei suoi genitori che decidono di vivere tutti insieme nelo stesso appartamento con i loro nuovi partner. I nuovi partner dei genitori di Miki erano anche loro una coppia e a loro volta anno un figlio liceale, Yū Mastura del quale immancabilmente Miki si innamora.
Le vicende si soffermano un po' sulla storia di Miki e Yū e sulle vicende familiari della famiglia allargata finché a Yū non viene il dubbio che Miki sia sua sorella...

Nonostante abbia trovato la storia molto prevedibile e il finale scontato ho comunque apprezzato questo fumetto. I disegni, seppur piatti e abbastanza statici, sono comunque armonici e, a mio parere, si adattano bene allo scorrere della storia. Mi sono affezionata ai personaggi e ho trovato divertenti alcune vignette con i quattro genitori che cercano di far sembrare completamente normale questa strampalata situazione.
Seppur l'abbia nel complesso apprezzato non capisco come mai questo fumetto abbia avuto tutto questo successo. E' stato forse perché nel '94, quando è uscito il manga in Giappone, una situazione familiare del genere era particolarmente trasgressiva?
Consigliato solo agli amanti del genere shoujo sentimentale.