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L'ambizione di questo manga la si legge subito dal nome di due grandi nomi dell'animazione giapponese: Satoshi Kon, regista di perle come Perfect Blue e Tokyo Godfathers, e Mamoru Oshii, autore di film cult tipo Ghost in the Shell 1 e 2 e The Sky Crawlers. I loro talenti hanno generato un'opera distopica e straordinariamente realistica, possente e malinconica, afflitta da una grossa pecca che involontariamente ne comprometterà non poco la qualità finale.
Ma procediamo per gradi e analizziamo subito la trama: il genere umano è sull'orlo dell'estinzione causa la comparsa di questa malattia incurabile denominata "malattia dell'angelo"; i paesi colpiti vengono isolati dal resto del mondo, con milioni di profughi in marcia per sfuggire a questo cataclisma devastando i paesi ospitanti, e le discriminazioni dilagano. L'OMS decide di inviare i tre saggi, i cui nomi richiamano i noti Re Magi, e una misteriosa bambina verso il focolaio dell'epidemia per una missione oscura il cui esito deciderà le sorti del genere umano.
La trama è molto simile al famoso Eden di Hiroki Endo benché si distingua sul fatto che Eden si focalizzi maggiormente sulle conseguenze che una pandemia avrebbe sul genere umano, mentre Seraphim invece mostri come l'umanità l'affronta sul momento.
Chi conosce lo stile di Oshii non farà fatica nel trovare in questo fumetto tutti i suoi elementi peculiari: una trama solida e complessa piena di cospirazioni di natura politica e non, dove viene minuziosamente descritto il mondo che gli autori hanno creato citando noti eventi storici e vengono fornite ampie spiegazioni sui cambiamenti geopolitici appena sorti e sulla differenza delle varie culture spesso appartenenti allo stesso paese; grazie a tutto ciò il lettore è capace di immedesimarsi in un mondo realistico, complesso, dalle mille sfaccettature. Sarebbe grave non menzionare i forti richiami alla religione cristiana tramite le innumerevoli citazioni bibliche, la figura dei tre Saggi e, non meno importante, questa malattia dell'angelo, che spezza le volontà umane con allucinazioni piacevoli deformando i loro corpi trasformandoli in queste grottesche figure angeliche.
I personaggi sono ottimamente caratterizzati e perfettamente inseriti nel contesto ivi presente, ognuno con una propria personalità, forgiata allo scopo di mostrarci i loro errori, rimpianti, il loro desiderio di riscatto - esseri umani, cioè, con i loro difetti e pregi.
Satoshi Kon è sempre stato un'autore i cui film ponevano una forte attenzione sulla psiche umana, analizzando particolarmente i suoi lati oscuri, e ciò si rispecchia non solo sulla caratterizzazione dei personaggi, ma anche sul disegno: preciso, puntiglioso ed elaborato, che non si risparmia di dettagli, soffermandosi nel mostrare nei visi delle persone i loro sentimenti più forti. Naturalmente anche l'ambientazione viene illustrata con minuzia e maestria, regalandoci ambienti tetri, decadenti, in pieno accordo con lo spirito del manga.
Tuttavia a inizio recensione ho parlato di un grossa mancanza nel manga, che non gli permetterà di elevarsi a capolavoro come ci si potrebbe aspettare: esso, infatti, finisce improvvisamente, risultando quindi incompleto. I motivi pare che siano stati di disaccordo tra i due autori, e la morte di Satoshi Kon ha posto definitivamente la parola fine a questa serie che aveva tutte le carte per diventare un capolavoro, ma che, ahimè, tale non è diventata. Consci di questo fatto, invito comunque a leggerlo per poter in parte ammirare cosa hanno creato due grandi personalità dell'animazione giapponese, benché il sentimento più forte che si avverte dopo aver finito di leggerlo sia uno solo: il rimpianto.