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Avete presente quei kolossal hollywoodiani che tutti aspettano con grandi aspettative, ma che, una volta usciti, fanno esclamare agli spettatori "Mah, potevano fare meglio", "Sinceramente è stato un po' deludente"?
"Aquarion: La leggenda del futuro" è la versione manga di quei kolossal.
Un buon anime alle spalle, una buona idea per uno spin-off, un buon disegnatore, un manga poco più che sufficiente.
La trama è la solita, trita e ritrita. Invasione aliena, umani decimati, robottone, "unica speranza dell'umanità".
Con una storia così banale, è quanto meno necessario inserire numerosi colpi di scena, col fine di smuovere il tutto. Invece, dopo poche pagine vi sentirete come umani in grado di padroneggiare l'Element della preveggenza: potrete già sapere tranquillamente come tutto il volume si svolgerà. A peggiorare ulteriormente il tutto arrivano i personaggi, anch'essi i classici triti e ritriti: Ragazzo Onesto, Gentile, pieno di buoni propositi/ Ragazzo Sbruffone, rivale del ragazzo di prima, Ragazza carina il cui unico scopo nella trama è dispensare fanservice.
Ma perché dare la sufficienza ad una cosa così moscia e poco appassionante?
Come in molti altri casi, i disegni arrivano e prendono per mano il tutto, guidandolo (in minima parte) sulla retta via. Masamune Takahashi disegna molto bene e il suo stile mi è sembrato molto "adatto" al tipo di manga.
In conclusione, le tavole molto belle ed esagerate salvano (salvicchiano, diciamo...) questo manga dal quale era lecito aspettarsi molto di più.