Recensione
Terra Formars
5.0/10
Scrivere una recensione dopo un singolo volumetto di un manga probabilmente non gli renderà giustizia, ma purtroppo quest'opera di Kenichi Tachibana non mi ha proprio lasciato nulla già dopo le prime 180 pagine per permettermi di scavare più a fondo leggendo i numeri seguenti.
Tratto da un'idea già abbastanza calpestata in passato, non per filo e per segno ma per concetto, vede un gruppo di astronauti andare sul Pianeta Marte 500 anni dopo averlo ricoperto di un muschio che permetterà (o perlomeno questa è l'idea) la sua colonizzazione agli esseri umani. Questo processo di "Terraforming", però, prende una piega sbagliata ed inizialmente inspiegabile: ad attendere infatti gli astronauti ci saranno colonie di scarafaggi giganti che si sono evoluti e si sono adattati perfettamente all'ambiente, ma non solo - questi scarafaggi sono praticamente invincibili.
Ci sarebbero almeno un paio di milioni di domande scientifiche alla quale la scrittura non risponde o sorvola o peggio ancora risponde grossolanamente, cosa che già di per sé fa crollare il manga in qualcosa di grottesco e logicamente imbarazzante. Gli avvenimenti si susseguono con una rapidità disarmante, al punto che si ritrovano esseri umani pompati dalle forme più varie, e la spiegazione è scritta in quattro dialoghi in maniera piuttosto spiccia.
Non nego che dal punto di vista grafico e di struttura dell'opera il manga non sia affatto insufficiente, ma quando parliamo di futuro e spazio, quindi in totale fantascienza, bisogna avere uno story board decisamente più incisivo, determinante ed attraente. In queste 180 pagine pare invece di leggere un "one-shot" gettato in pasto ai lettori, con poco succo e poca speranza futura.
In sostanza un manga trascurabile.
Tratto da un'idea già abbastanza calpestata in passato, non per filo e per segno ma per concetto, vede un gruppo di astronauti andare sul Pianeta Marte 500 anni dopo averlo ricoperto di un muschio che permetterà (o perlomeno questa è l'idea) la sua colonizzazione agli esseri umani. Questo processo di "Terraforming", però, prende una piega sbagliata ed inizialmente inspiegabile: ad attendere infatti gli astronauti ci saranno colonie di scarafaggi giganti che si sono evoluti e si sono adattati perfettamente all'ambiente, ma non solo - questi scarafaggi sono praticamente invincibili.
Ci sarebbero almeno un paio di milioni di domande scientifiche alla quale la scrittura non risponde o sorvola o peggio ancora risponde grossolanamente, cosa che già di per sé fa crollare il manga in qualcosa di grottesco e logicamente imbarazzante. Gli avvenimenti si susseguono con una rapidità disarmante, al punto che si ritrovano esseri umani pompati dalle forme più varie, e la spiegazione è scritta in quattro dialoghi in maniera piuttosto spiccia.
Non nego che dal punto di vista grafico e di struttura dell'opera il manga non sia affatto insufficiente, ma quando parliamo di futuro e spazio, quindi in totale fantascienza, bisogna avere uno story board decisamente più incisivo, determinante ed attraente. In queste 180 pagine pare invece di leggere un "one-shot" gettato in pasto ai lettori, con poco succo e poca speranza futura.
In sostanza un manga trascurabile.