Recensione
Dragonar Academy
7.0/10
"Dragonar Academy" è un manga incominciato nel 2010 ed è la trasposizione dell'omonima light novel, uscita anch'essa nel primo decennio del XXI secolo (uhm, mi sa tanto di frase da libro di storia, ma va bene così).
L'ho sempre detto, ma terrei a ricordarlo anche in questa occasione: nonostante la storia può essere simile o identica, il semplice fatto che si tratta di un manga e non di una light novel porta a piccoli cambiamenti, tali da rendere tale opera un esemplare differente da quella "madre".
Ash Blake è il protagonista di questa storia e, sebbene sia trattato come una sorta di ragazzaccio, sembra invece possedere un animo gentile e un cuore più o meno nobile. Ma cominciamo con ordine e descriviamo un attimo il contesto in cui si svolgeranno gran parte delle vicende. Infatti Ash è uno studente di una prestigiosissima scuola per cavalieri di draghi, un'istituzione creata al fine di formare futuri guerrieri.
Nonostante il fattore "draghi", rimane pur sempre un'accademia come tutte le altre e, con questo, significa anche la presenza di lezioni teoriche piuttosto noiose, verifiche, esami e tutto quello che, in fin dei conti, rende una scuole come tale.
A tutto ciò però va aggiunta una serie di allenamenti pratici a cavallo del proprio drago e qualche torneo, al fine di stabilire una sorta di classifica e poter quindi vedere le qualità dei vari studenti.
Ebbene, Ash è uno dei peggiori, non tanto per le sue scarse qualità, ma perché, nonostante sia iscritto alla scuola, non possiede ancora un proprio drago e, soprattutto, sembra avere la capacità di cavalcare qualsiasi altro drago. Cosa che, come possiamo vedere, sembra quasi blasfema.
Tuttavia, durante un torneo, dove tra l'altro si inimicherà la bella principessa Silvia Lautreamont, il ragazzo riesce ottiene finalmente un proprio drago, anche se, con sua grande sorpresa, assumerà le sembianze di una bella ed energica ragazzina dai capelli rossi (che, come atteggiamenti, mi ricorda tanto Aria di "Hidan no Aria").
Per quanto riguarda il manga, devo ammettere di averlo trovato, in quanto a disegni, estremamente positivo. Non solo per il fatto che questi ultimi sono realizzati in maniera eccellente, ma anche per la cura verso i dettagli e l'estrema precisione per i particolari.
Forse come trama non spicca per originalità, ma certamente non si tratta di un'opera completamente negativa. La lettura è piacevole e, nel complesso, scorrevole e, in fin dei conti, è quello che conta quando ci troviamo di fronte a un manga.
Anche i personaggi non presentano tutto quello "spessore" sperato, preferendo mantenersi su toni maggiormente leggeri e divertenti. I cliché sono utilizzati a più riprese, ma non per questo bisogna farci un dramma.
Insomma, "Dragonar Academy" è un manga discreto che, nonostante non presenti veri e propri colpi di qualità, riesce comunque a mantenersi su di un livello decente, dove la simpatia sembra prendere il sopravvento. Con il passare dei volumi la storia incomincia a farsi un po' più interessante e questo è certamente un buon indizio che, forse, indica sviluppi promettenti, capaci di rendere ancor più esaltante questa storia.
Voto finale: 7…meno!
L'ho sempre detto, ma terrei a ricordarlo anche in questa occasione: nonostante la storia può essere simile o identica, il semplice fatto che si tratta di un manga e non di una light novel porta a piccoli cambiamenti, tali da rendere tale opera un esemplare differente da quella "madre".
Ash Blake è il protagonista di questa storia e, sebbene sia trattato come una sorta di ragazzaccio, sembra invece possedere un animo gentile e un cuore più o meno nobile. Ma cominciamo con ordine e descriviamo un attimo il contesto in cui si svolgeranno gran parte delle vicende. Infatti Ash è uno studente di una prestigiosissima scuola per cavalieri di draghi, un'istituzione creata al fine di formare futuri guerrieri.
Nonostante il fattore "draghi", rimane pur sempre un'accademia come tutte le altre e, con questo, significa anche la presenza di lezioni teoriche piuttosto noiose, verifiche, esami e tutto quello che, in fin dei conti, rende una scuole come tale.
A tutto ciò però va aggiunta una serie di allenamenti pratici a cavallo del proprio drago e qualche torneo, al fine di stabilire una sorta di classifica e poter quindi vedere le qualità dei vari studenti.
Ebbene, Ash è uno dei peggiori, non tanto per le sue scarse qualità, ma perché, nonostante sia iscritto alla scuola, non possiede ancora un proprio drago e, soprattutto, sembra avere la capacità di cavalcare qualsiasi altro drago. Cosa che, come possiamo vedere, sembra quasi blasfema.
Tuttavia, durante un torneo, dove tra l'altro si inimicherà la bella principessa Silvia Lautreamont, il ragazzo riesce ottiene finalmente un proprio drago, anche se, con sua grande sorpresa, assumerà le sembianze di una bella ed energica ragazzina dai capelli rossi (che, come atteggiamenti, mi ricorda tanto Aria di "Hidan no Aria").
Per quanto riguarda il manga, devo ammettere di averlo trovato, in quanto a disegni, estremamente positivo. Non solo per il fatto che questi ultimi sono realizzati in maniera eccellente, ma anche per la cura verso i dettagli e l'estrema precisione per i particolari.
Forse come trama non spicca per originalità, ma certamente non si tratta di un'opera completamente negativa. La lettura è piacevole e, nel complesso, scorrevole e, in fin dei conti, è quello che conta quando ci troviamo di fronte a un manga.
Anche i personaggi non presentano tutto quello "spessore" sperato, preferendo mantenersi su toni maggiormente leggeri e divertenti. I cliché sono utilizzati a più riprese, ma non per questo bisogna farci un dramma.
Insomma, "Dragonar Academy" è un manga discreto che, nonostante non presenti veri e propri colpi di qualità, riesce comunque a mantenersi su di un livello decente, dove la simpatia sembra prendere il sopravvento. Con il passare dei volumi la storia incomincia a farsi un po' più interessante e questo è certamente un buon indizio che, forse, indica sviluppi promettenti, capaci di rendere ancor più esaltante questa storia.
Voto finale: 7…meno!
