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Hanzo la via dell'assassino è un manga che narra le vicende di uno dei più grandi suppa (termine per indicare i ninja) della storia del Giappone: Hattori Hanzo Masanari, e del suo padrone Motonobu Motoyasu Matsudaira.
L'opera è ambientata in Giappone durante il XVII secolo, periodo storico di fermento politico durante il quale le varie fazioni si scontravano per raggiungere il controllo dell'intero (allora) regno del Sol Levante.

Personalmente sono sempre stato affascinato dalla cultura della guerra del mondo orientale e in particolar modo dalla figura dei ninja; quindi mi sono avvicinato a questo manga storico per conoscere meglio questo mondo e questi speciali combattenti "tuttofare".
Sebbene l'opera sia romanzata, essa offre uno spaccato interessante degli usi e dei costumi di quel periodo in Giappone.
Il perfetto intreccio tra la vicenda storico/politica e quella personale dei protagonisti coinvolti ha saziato in parte le mie curiosità, immergendomi in un passato che a tratti mi è sembrato di rivivere.
Questo grazie soprattutto all'ampia e approfondita caratterizzazione di Hanzo e Motoyasu.
Il primo evidenzia perfettamente lo spirito di abnegazione e di sacrificio che i suppa dell'epoca mostravano per il loro padrone; e ciò mette in risalto quelle che sono le sue grandi capacità e abilità.
Motoyasu invece ci viene presentato come un uomo che non ha mai potuto scegliere il suo destino, ma che ha dovuto sempre subirlo. Nonostante ciò egli cerca sempre di fare quello che è meglio per il suo popolo e per la sua famiglia, rischiando spesso anche la sua stessa vita.
L'unico inconveniente è che a volte la lettura risulta difficoltosa a causa dei lunghi dialoghi in cui vengono citati nomi di persone e luoghi in lingua madre.

Se da un lato quindi abbiamo un ottimo intreccio e dei protagonisti approfonditi, dall'altra abbiamo anche una magistrale rappresentazione grafica.
Le tavole che ho apprezzato di più sono senz'altro quelle che rappresentano i paesaggi (marini, montuosi o campestri che siano), inoltre la tensione e la solennità delle situazioni che vivono i personaggi trapelano dal tratto marcato e deciso.
Ho invece gradito meno i primi piani e la rappresentazione dei dettagli perché caratterizzati da un tratto troppo ondulato che mi dava l'idea di "scarabocchiato" e confusionario.
Però, se per quanto riguarda la trasposizione grafica si tratta più che altro di gusti, le vere note dolenti arrivano alle scelte editoriali: la serie è incompleta in quanto sono stati pubblicati in Italia solo quattro volumi, i quali tra l'altro a un prezzo troppo alto (quasi 9 euro). Per non parlare anche della discutibile scelta della copertina rosa per un manga storico che parla di guerra e ninja (il fatto che l'opera sia incompleta, comunque di un genere non troppo popolare, può giocare anche a vostro vantaggio nel caso cercaste di procurarvela; non è difficile trovare i volumi a un prezzo stracciato).
Alla fine comunque mi sento di consigliare la lettura a tutti gli appassionati del genere storico, e anche a chi, come me, è sempre curioso di saperne di più sulla cultura giapponese.