Recensione
Extra Heavy Syrup
7.0/10
Recensione di Doll_in_the_Hell
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"Extra Heavy Syrup" di Yayoi Ogawa è un volume unico, edito nel 2005 dalla Star Comics, e uscito in Giappone due anni prima. EHS è uno josei sentimentale che raccoglie tre short stories, di cui le prime due sono episodi che ruotano intorno agli stessi personaggi, mentre la terza è una storia di circa 100 pagine che racconta la vita di diverse persone che non hanno a che fare l'una con l'altra, ma che in qualche modo condivideranno lo stesso destino.
Le prime due storie narrano le avventure e le indagini dei lavoranti alla Syrup Cleaning Service, una misteriosa associazione lavorativa, che si occupa di 'pulire' tutto, ma proprio tutto, partendo dal far scomparire i cadaveri fino all'eliminazione di nomi di alcuni mafiosi da delle liste speciali ed altro ancora. Colui che tiene in piedi questa organizzazione è un misterioso individuo, che sembra anche essere il fidanzato di entrambe le ragazze che lavorano nel giro, Yuki e Emiri. A far compagnia a queste due ragazze particolari ci sono l'ispettore Tanemura e i personaggi che vengono fuori fra una storia e l'altra. Yuki è caratterizzata dal fatto che ha una fissa alquanto strana per i capelli e ne combatte la caduta, mentre Emiri sembra un'ottima maneggiatrice di armi e una brava commediante nelle missioni che svolge. La prima storia che riguarda questo trio è molto piatta, e se non fosse per qualche intermezzo un po' comico risulterebbe davvero inutile, mentre la seconda risulta più interessante per via dell'elemento scientifico che l'autrice ha inserito (la meccanica quantistica e la teoria del gatto di Schrodinger) che unito al mistero risulta un mix abbastanza decente per portare avanti la storia. Di tutta altra pasta è fatta invece la terza storia. "We are Also in Arcadia" racconta la vita di tre 'coppie' o quasi, ognuna con un passato diverso, più o meno duro alle spalle, ed ognuna non esattamente certa del proprio presente o dl proprio futuro. Così conosciamo Kina, una liceale su cui girano delle strane voci in merito a quello che fa nel suo privato, e Aki, un ragazzo poco più che ventenne che non ha molta fiducia in se stesso, e si è fatto adescare da alcun membri dalla Yakuza. Conosciamo poi la modella Nao, che si sente inadeguata e falsa per via di alcune vicende che lei stessa spiega nella storia, e Mika, un altro modello che è innamorato di lei e spesso non capisce alcuni suoi comportamenti. E infine troviamo Ogawa, una ex mangaka divorata dai sensi di colpa, e il suo ex redattore Matsu, che vorrebbe vederla tornare a lavorare e gettarsi il passato alle spalle, anche se non è così semplice. Durante tutta la storia il cosiddetto 'filo rosso' che lega tutti è rappresentato da Ryu, un fotografo professionista che risolverà parecchi problemi, e che sarà il fautore di un finale, grazie al Cielo, positivo! "Anche noi siamo in Arcadia" merita decisamente di essere valutata a parte dal resto del volume, perché se le prime due storie di EHS sono abbastanza piatte, la terza è molto bella, e nella sua semplicità molto toccante. Do un 9 a Anche noi siamo in Arcadia, per la sua bellezza nel rappresentare gli animi delle persone e per la delicatezza e la positività del suo finale; mentre invece darei un 5 alle prime due storie, dato il loro scarso valore narrativo e il fatto che il mistero intorno al mandante della società non viene svelato. A livello di sceneggiatura ogni storia è invece molto buona. Le tavole sono facili da seguire, risultano scorrevoli alla lettura e i dialoghi sono ben scritti e devo dire anche ben tradotti (simpatico il gioco di parole italiano 'Teoria dei quanti-guanti' che in giapponese è sicuramente diverso, ma che non è andato perduto). A livello grafico, invece, EHS è davvero un bel manga. Quello della Ogawa non è uno stile particolarmente elaborato o ricercato, e le tavole in alcuni punti sono anche un po' vuote. Però il fatto che non ci sia uno smodato uso di retini, non ci siano inutili onomatopee ovunque, e l'ordine dei vari pannelli non sia difficile da seguire, sono secondo me dei punti di forza non indifferenti ala buona lettura del manga. Le espressioni della Ogawa sono molto belle e curate, i movimenti sono disegnati bene e grazie al cielo non ci sono corpi totalmente disarmonici e anatomicamente folli, stile Yazawa per capire. Ottima anche l'impaginazione, e i disegni in apertura alle singole storie. A livello di rilegatura, beh qui si parla di una Star Comics che nel 2005 ancora lavorava bene a dei prezzi "giusti": 4,20 € per un volume di più di duecento pagine, con un'ottima rilegatura e una copertina resistente e spessa, per di più l'opera non è estremamente commerciale essendo uno josei, mi sembra un buon rapporto qualità/prezzo.
Per concludere, Extra Heavy Syrup è un bel modo secondo me per avvicinarsi al mondo della Ogawa, ormai famosa in italia per il suo Sei il mio cucciolo! dei primi anni 2000, Baroque (2005) e il più recente Kiss & Never Cry (2006). Certo, EHS non è una di quelle opere che non possono assolutamente mancare all'appello nella collezione di ogni appassionato, però se lo trovate usato a qualche fiera, o anche a metà prezzo, io lo consiglio. Il mio voto finale è un 7 abbondante, con la certezza che mi avvicinerò ad almeno un'altra sua opera per poter dare un giudizio più profondo.
Le prime due storie narrano le avventure e le indagini dei lavoranti alla Syrup Cleaning Service, una misteriosa associazione lavorativa, che si occupa di 'pulire' tutto, ma proprio tutto, partendo dal far scomparire i cadaveri fino all'eliminazione di nomi di alcuni mafiosi da delle liste speciali ed altro ancora. Colui che tiene in piedi questa organizzazione è un misterioso individuo, che sembra anche essere il fidanzato di entrambe le ragazze che lavorano nel giro, Yuki e Emiri. A far compagnia a queste due ragazze particolari ci sono l'ispettore Tanemura e i personaggi che vengono fuori fra una storia e l'altra. Yuki è caratterizzata dal fatto che ha una fissa alquanto strana per i capelli e ne combatte la caduta, mentre Emiri sembra un'ottima maneggiatrice di armi e una brava commediante nelle missioni che svolge. La prima storia che riguarda questo trio è molto piatta, e se non fosse per qualche intermezzo un po' comico risulterebbe davvero inutile, mentre la seconda risulta più interessante per via dell'elemento scientifico che l'autrice ha inserito (la meccanica quantistica e la teoria del gatto di Schrodinger) che unito al mistero risulta un mix abbastanza decente per portare avanti la storia. Di tutta altra pasta è fatta invece la terza storia. "We are Also in Arcadia" racconta la vita di tre 'coppie' o quasi, ognuna con un passato diverso, più o meno duro alle spalle, ed ognuna non esattamente certa del proprio presente o dl proprio futuro. Così conosciamo Kina, una liceale su cui girano delle strane voci in merito a quello che fa nel suo privato, e Aki, un ragazzo poco più che ventenne che non ha molta fiducia in se stesso, e si è fatto adescare da alcun membri dalla Yakuza. Conosciamo poi la modella Nao, che si sente inadeguata e falsa per via di alcune vicende che lei stessa spiega nella storia, e Mika, un altro modello che è innamorato di lei e spesso non capisce alcuni suoi comportamenti. E infine troviamo Ogawa, una ex mangaka divorata dai sensi di colpa, e il suo ex redattore Matsu, che vorrebbe vederla tornare a lavorare e gettarsi il passato alle spalle, anche se non è così semplice. Durante tutta la storia il cosiddetto 'filo rosso' che lega tutti è rappresentato da Ryu, un fotografo professionista che risolverà parecchi problemi, e che sarà il fautore di un finale, grazie al Cielo, positivo! "Anche noi siamo in Arcadia" merita decisamente di essere valutata a parte dal resto del volume, perché se le prime due storie di EHS sono abbastanza piatte, la terza è molto bella, e nella sua semplicità molto toccante. Do un 9 a Anche noi siamo in Arcadia, per la sua bellezza nel rappresentare gli animi delle persone e per la delicatezza e la positività del suo finale; mentre invece darei un 5 alle prime due storie, dato il loro scarso valore narrativo e il fatto che il mistero intorno al mandante della società non viene svelato. A livello di sceneggiatura ogni storia è invece molto buona. Le tavole sono facili da seguire, risultano scorrevoli alla lettura e i dialoghi sono ben scritti e devo dire anche ben tradotti (simpatico il gioco di parole italiano 'Teoria dei quanti-guanti' che in giapponese è sicuramente diverso, ma che non è andato perduto). A livello grafico, invece, EHS è davvero un bel manga. Quello della Ogawa non è uno stile particolarmente elaborato o ricercato, e le tavole in alcuni punti sono anche un po' vuote. Però il fatto che non ci sia uno smodato uso di retini, non ci siano inutili onomatopee ovunque, e l'ordine dei vari pannelli non sia difficile da seguire, sono secondo me dei punti di forza non indifferenti ala buona lettura del manga. Le espressioni della Ogawa sono molto belle e curate, i movimenti sono disegnati bene e grazie al cielo non ci sono corpi totalmente disarmonici e anatomicamente folli, stile Yazawa per capire. Ottima anche l'impaginazione, e i disegni in apertura alle singole storie. A livello di rilegatura, beh qui si parla di una Star Comics che nel 2005 ancora lavorava bene a dei prezzi "giusti": 4,20 € per un volume di più di duecento pagine, con un'ottima rilegatura e una copertina resistente e spessa, per di più l'opera non è estremamente commerciale essendo uno josei, mi sembra un buon rapporto qualità/prezzo.
Per concludere, Extra Heavy Syrup è un bel modo secondo me per avvicinarsi al mondo della Ogawa, ormai famosa in italia per il suo Sei il mio cucciolo! dei primi anni 2000, Baroque (2005) e il più recente Kiss & Never Cry (2006). Certo, EHS non è una di quelle opere che non possono assolutamente mancare all'appello nella collezione di ogni appassionato, però se lo trovate usato a qualche fiera, o anche a metà prezzo, io lo consiglio. Il mio voto finale è un 7 abbondante, con la certezza che mi avvicinerò ad almeno un'altra sua opera per poter dare un giudizio più profondo.