Recensione
L'inverno del pescatore
8.0/10
Opera autoconclusiva del maestro Gengoroh Tagame, rispetto ad altre sue storie da un solo capitolo questa è più lunga e, inoltre, mancano scene di dominazione e abusi sessuali che caratterizzano il modo in cui il mangaka solitamente rappresenta la sessualità. La storia tratta di due uomini molto diversi tra loro: un rude e anziano guardiano di una loggia di pescatori che ha a che fare con la yakuza e un pavido e sottomesso ragazzo che proprio a causa della yakuza ha perso la sua libertà. Ogni anno il guardiano attende una prostituta, ma questa volta possono offrirgli solo il ragazzo; i due si ritrovano a passare l'inverno completamente da soli, con somma indignazione del vecchio, che preferisce le donne e, inoltre, è un po' omofobo. Il vecchio sembra non volere riconoscere al ragazzo la dignità di un essere umano e lo tratta né più né meno come un fazzoletto kleenex. Tuttavia, col trascorrere del tempo, i due si avvicineranno moltissimo.
La storia procede come una sorta di slice of life omoerotica poiché non accadono molte svolte di trama se non a livello del carattere dei protagonisti, di cui non si sa nemmeno il nome e a malapena il passato (solo del ragazzo).
I disegni, rispetto ad altre produzioni passate dell'autore, sono se possibile ancor più realistici, e sono abbastanza curati anche gli sfondi. I protagonisti sono molto ben caratterizzati fisicamente, con delle corporature estremamente diverse. Le scene di sesso come già detto mancano di violenza fisica, ma in ogni caso sono parecchio esplicite e molto dettagliate. All'inizio ero perplessa dalla loro grande differenza di età, pensavo ne sarei rimasta quasi disgustata, e invece le loro unioni avvengono con naturalezza, senza troppe forzature e quasi con dolcezza in certe parti, anche se non riesco del tutto a considerarla una storia d'amore.
Avrei preferito che la storia fosse più lunga e i personaggi più caratterizzati ma, in fin dei conti, non rimpiango di aver letto e comprato questo manga. Lo consiglio a chi vuole avvicinarsi alle storie di Tagame ma se ne distanzia per le tematiche forti che tratta: qui andate sul sicuro. L'edizione Renbooks è molto curata e la copertina a colori disegnata proprio per la versione italiana.
La storia procede come una sorta di slice of life omoerotica poiché non accadono molte svolte di trama se non a livello del carattere dei protagonisti, di cui non si sa nemmeno il nome e a malapena il passato (solo del ragazzo).
I disegni, rispetto ad altre produzioni passate dell'autore, sono se possibile ancor più realistici, e sono abbastanza curati anche gli sfondi. I protagonisti sono molto ben caratterizzati fisicamente, con delle corporature estremamente diverse. Le scene di sesso come già detto mancano di violenza fisica, ma in ogni caso sono parecchio esplicite e molto dettagliate. All'inizio ero perplessa dalla loro grande differenza di età, pensavo ne sarei rimasta quasi disgustata, e invece le loro unioni avvengono con naturalezza, senza troppe forzature e quasi con dolcezza in certe parti, anche se non riesco del tutto a considerarla una storia d'amore.
Avrei preferito che la storia fosse più lunga e i personaggi più caratterizzati ma, in fin dei conti, non rimpiango di aver letto e comprato questo manga. Lo consiglio a chi vuole avvicinarsi alle storie di Tagame ma se ne distanzia per le tematiche forti che tratta: qui andate sul sicuro. L'edizione Renbooks è molto curata e la copertina a colori disegnata proprio per la versione italiana.