Recensione
Volendo appurare di persona la bravura e l'abilità tanto decantate di Kaoru Tada e avendo comunque apprezzato, sebbene non alla follia, il relativo anime, mi sono avvicinata anche io al manga Love me Knight/Kiss me Licia, pur se con alcune esitazioni dovute principalmente alla trama di base e alla tipologia di protagonista scelta, ovvero la ragazza comune, non bella, non eccezionale, apparentemente priva di qualità ma inevitabilmente attorniata, senza alcun motivo, da stuoli di pretendenti. In parole povere, forse soprattutto per la fama incredibile di cui gode l'opera, il mio timore era di ritrovarmi di fronte a una storia troppo ingenua e troppo inquadrata nei soliti stereotipi della commedia romantica a tema musicale, senza personaggi sufficientemente carismatici a supportare il tutto.
Paure totalmente infondate e anzi clamorosamente smentite dalla lettura di quello che si è rivelato essere uno shoujo fresco, spensierato, genuino, intriso di tutta l'atmosfera anni '80 e di una certa spontaneità, calore e un senso quasi di famiglia che avvincono e catturano pagina dopo pagina.
A livello di avvenimenti, Love Me Knight non si discosta affatto da molti altri manga del suo stesso genere: incomprensioni, stereotipi e ingenuità di ogni tipo abbondano fin dal primo capitolo e non sono per nulla dissimili da quelle che oggi si riscontrano in molte delle mediocrità attuali e non.
A fare la differenza, ancora una volta, è l'abilità di chi narra, la capacità, in questo caso della compianta Kaoru Tada, di creare, partendo da un canovaccio già noto, una storia realistica e appassionante, che non annoia mai e che riesce a superare egregiamente la rischiosa prova del tempo. Uno stile brioso, leggero che, oltre a questo, riesce a dar vita a personaggi autentici, irresistibili e sfaccettati, impossibili da dimenticare. La stessa Yakko si rivela quanto di più lontano dallo stereotipo della ragazza anonima e anzi risulta particolarmente amabile per la sua dolcezza e per la sua insicurezza, dovute in parte alla propria personalità e in parte all'incontro-scontro con il mondo della musica rock, così lontano dalla sua realtà quotidiana e dall'atmosfera rigidamente tradizionale imposta a casa sua dal simpaticissimo, quanto all'antica, padre Shige-san/Marrabbio. Un mondo a cui però Yakko si appassiona e a cui si lega, cominciando anche a crescere, a conoscere meglio se stessa e l'amore, con tutte le difficoltà che comporta, generando sovente empatia con il lettore.
Sebbene sia lei quella, per forza di cose, a godere un maggior approfondimento psicologico, grande spazio è riservato a tutti i comprimari, a cominciare dall'affascinante e ribelle protagonista maschile Go/Mirko, dotato di un carisma tutto suo, ben diverso dal piattume di alcuni bishounen contemporanei, fino al suo dolcissimo fratellino Hashizo, fonte inesauribile di gag e tenerezza. Senza dimenticare ovviamente le varie rock band, gli stessi Bee Hive, Shige, Isuzu, Giuliano, i compagni di asilo di Hashizo, ecc...
Questo ben nutrito cast, assieme al già citato stile comico e fresco della Tada, è responsabile della notevole scorrevolezza del manga, che quindi non riesce mai ad annoiare, nonostante il susseguirsi di incomprensioni e cliché, Al contrario, la stessa love story della coppia principale, non affossa o annichilisce effettivamente mai il resto dell'opera, che anzi si mantiene coinvolgente, dolce, ma soprattutto divertente e genuina dalla prima all'ultima pagina.
Passando allo stile grafico, si nota subito quanto questo aspetto non sia da annoverare tra i pregi dell'autrice, decisamente ben più ferrata su trama, gag e personaggi. Eppure l'espressività non manca e, pur non reggendo il confronto con il chara design di Shingo Araki adoperato nell'anime, risulta ugualmente funzionale alla storia.
In definitiva, Love Me Knight è stata una graditissima scoperta per la sottoscritta, un classico piacevolissimo, senz'altro non privo di difetti, ma meritevole di lettura, anche più di molte delle commedie romantiche più blasonate.
Paure totalmente infondate e anzi clamorosamente smentite dalla lettura di quello che si è rivelato essere uno shoujo fresco, spensierato, genuino, intriso di tutta l'atmosfera anni '80 e di una certa spontaneità, calore e un senso quasi di famiglia che avvincono e catturano pagina dopo pagina.
A livello di avvenimenti, Love Me Knight non si discosta affatto da molti altri manga del suo stesso genere: incomprensioni, stereotipi e ingenuità di ogni tipo abbondano fin dal primo capitolo e non sono per nulla dissimili da quelle che oggi si riscontrano in molte delle mediocrità attuali e non.
A fare la differenza, ancora una volta, è l'abilità di chi narra, la capacità, in questo caso della compianta Kaoru Tada, di creare, partendo da un canovaccio già noto, una storia realistica e appassionante, che non annoia mai e che riesce a superare egregiamente la rischiosa prova del tempo. Uno stile brioso, leggero che, oltre a questo, riesce a dar vita a personaggi autentici, irresistibili e sfaccettati, impossibili da dimenticare. La stessa Yakko si rivela quanto di più lontano dallo stereotipo della ragazza anonima e anzi risulta particolarmente amabile per la sua dolcezza e per la sua insicurezza, dovute in parte alla propria personalità e in parte all'incontro-scontro con il mondo della musica rock, così lontano dalla sua realtà quotidiana e dall'atmosfera rigidamente tradizionale imposta a casa sua dal simpaticissimo, quanto all'antica, padre Shige-san/Marrabbio. Un mondo a cui però Yakko si appassiona e a cui si lega, cominciando anche a crescere, a conoscere meglio se stessa e l'amore, con tutte le difficoltà che comporta, generando sovente empatia con il lettore.
Sebbene sia lei quella, per forza di cose, a godere un maggior approfondimento psicologico, grande spazio è riservato a tutti i comprimari, a cominciare dall'affascinante e ribelle protagonista maschile Go/Mirko, dotato di un carisma tutto suo, ben diverso dal piattume di alcuni bishounen contemporanei, fino al suo dolcissimo fratellino Hashizo, fonte inesauribile di gag e tenerezza. Senza dimenticare ovviamente le varie rock band, gli stessi Bee Hive, Shige, Isuzu, Giuliano, i compagni di asilo di Hashizo, ecc...
Questo ben nutrito cast, assieme al già citato stile comico e fresco della Tada, è responsabile della notevole scorrevolezza del manga, che quindi non riesce mai ad annoiare, nonostante il susseguirsi di incomprensioni e cliché, Al contrario, la stessa love story della coppia principale, non affossa o annichilisce effettivamente mai il resto dell'opera, che anzi si mantiene coinvolgente, dolce, ma soprattutto divertente e genuina dalla prima all'ultima pagina.
Passando allo stile grafico, si nota subito quanto questo aspetto non sia da annoverare tra i pregi dell'autrice, decisamente ben più ferrata su trama, gag e personaggi. Eppure l'espressività non manca e, pur non reggendo il confronto con il chara design di Shingo Araki adoperato nell'anime, risulta ugualmente funzionale alla storia.
In definitiva, Love Me Knight è stata una graditissima scoperta per la sottoscritta, un classico piacevolissimo, senz'altro non privo di difetti, ma meritevole di lettura, anche più di molte delle commedie romantiche più blasonate.