Recensione
Eppure sogno un dolce amore
9.0/10
Dall'aspetto giovanile e prestante, Deguchi Harumi lavora nel reparto vendite di un'azienda tipo e, fra una pausa e l'altra, si porta a letto uomini che conosce il giorno stesso, per del sesso e nulla più. Prova una sorta di disprezzo misto ad invidia nei riguardi di quell'impiegato di cui tutti parlano, quello Shima che ha incastrato un eterosessuale facendogli perdere la testa. Deguchi infatti è convinto che bisogna avere una certa disinvoltura per essere gay nella società di oggi, ed è evidente che quello stupido non ce l'ha! Questo stile di vita superficiale gli piace, ma dentro di sé sa di stare aspettando il sentimento che travolge i sensi e non lascia andar via: il vero amore. L'età apparente e l'atteggiamento da galletto che mostra sono in netta contraddizione coi suoi 28 anni, al punto da trarre in inganno il kōhai, Onoda Ryo, che lo scambia per un diciottenne. Tutto inizia con una gentilezza: Onoda scorta l'ubriaco Deguchi in treno e, fra una battutina e una risatina, gli concede la spalla per riposare. L'amore è quel sentimento che nasce all'improvviso, anche da una banale simpatia, e pur se pensi che è sbagliato non puoi controllarlo. Onoda è gentile. Più lo conosce, più Deguchi si infatua di quel grande cuore e più rifiuta l'idea di sconvolgergli la vita con l'affetto che sta nascendo. Perché proprio lui si sta innamorando di un etero?
Due anni dopo l'inizio di "Non mi farò coinvolgere", Yoneda Kou raccoglie in un volume unico spin-off le quattro dōjinshi pubblicate tra il 2008 e il 2009 sul personaggio di Onoda Ryo, senpai e confidente del protagonista del manga principale, Shima. Soredemo, yasashii koi wo suru (それでも、やさしい恋をする), trasposto dalla Flashbook Edizioni con Eppure sogno un dolce amore, narra di una relazione amorosa sbocciata da un'amicizia fra due uomini. La coppia protagonista è meno ispirata della precedente: Onoda e Deguchi sono maggiormente stereotipati di Shima e Togawa, ma riescono a regalare altrettanto coinvolgimento. A differenza di molti altri manga appartenenti al genere yaoi, che si perdono nei meandri del sesso e di ciò che è proibito, la delicatezza e la semplicità con cui l'autrice parla di quello che Margaret Mazzantini definisce lo «splendore» dell'amore gay, conferiscono un realismo unico al volume, permettendogli di raggiungere facilmente il cuore del lettore.
La persona che ti ama è quella che sa tutto prima che parli. Ti osserva, scruta la linea delle tue sopracciglia, ti guarda mentre schiudi le labbra... La persona che ti ama ti apprezza anche se tu non lo fai, conosce i tuoi pregi e difetti meglio di te e sa come valorizzarli... La persona che ti ama stringe dentro di sé gli impulsi che sente se sa che questi possono ferirti o non renderti felice... Per tre lunghi anni Deguchi trattiene i suoi sentimenti, convinto che l'amicizia può bastare. L'importante è vederlo felice, si ripete. Va bene anche se non sono io a renderlo tale. L'amicizia basta. Tuttavia, nell'esatto momento in cui pensa di aver perduto per sempre il suo lui, poiché quest'ultimo si è dichiarato innamorato di un altro uomo, lascia esplodere la passione che gli brucia dentro insieme alla gelosia più brutale, approfittando del fianco scoperto di quell'etero troppo gentile. È di me che ti devi innamorare, stupido! La sua anima sembra urlare questo verso quell'ordinario ragazzo con gli occhiali, forse la tipologia di uomo che meno si addice a un eccentrico qual è Deguchi. Dal canto suo, Onoda non riesce a riconoscere un amore che lo vede spiazzato, ma nel quale riscontra un interesse sincero e genuino. Perché ad uno come lui piaccio io? Non sono né bello, né brutto, sono l'apoteosi della normalità; cos'ho che attrae quelli come lui? Di amore fra uomini non ne capisco niente... Deguchi è gay e non l'ha mai fatto trapelare; si è sempre dato come tabù l'innamorarsi di un eterosessuale. Non perché lo trovasse sbagliato, ma perché a un etero non piacciono quelle cose, quindi prima o poi si sarebbe senz'altro stufato. Soddisfatta la curiosità, sarebbe tornato a rincorrere la sottana di una donna, mentre lui indossa i boxer e non ha nulla di carino. La solitudine a cui l'omosessualità condanna è un sentimento che ti strugge il petto. In una società che non ti apprezza, riesci a sentirti a tuo agio solo fra i tuoi simili e individui come gli etero rappresentano un pericolo da tenere a distanza. Mai innamorarsi di un eterosessuale, non può portare a nulla di buono! Un imperativo che ti rimbomba nella testa, ma che non riesce a fermarti il cuore... La distanza che Deguchi prende in ogni discorso che affronta con Onoda è dovuta all'insicurezza che scaturisce dalla sua diversità. Sente come se la sua mascolinità è un errore, perché condanna l'altro ad una vita non classica. Ciononostante, lo stesso Deguchi afferma con convinzione la sua omofilia e porta avanti con ardore il suo sentimento d'amore. Quell'amore possessivo che non crede di poterne trovare un altro, perché la paura di perdere la persona che ti ha completamente accettato per come sei è immensamente violenta. Violenta come la gelosia che ti trascini dappresso. Eppure sogni un dolce amore... D'altronde è l'unico sentimento che vince qualsiasi rimostranza, che travalica i gusti, che supera qualsiasi confine. E va al di là. Dove ci sei tu che nella tua diversità su di un'isola aspetti, attendi un terremoto che avvicini un'altra isola come te.
Assieme a "Non mi farò coinvolgere", Eppure sogno un dolce amore è un ottimo spaccato di vita quotidiana, nella quale non succede niente di così sorprendente o di così traumatico, ma tutto quello che accade è vero. Il dolore, la gelosia, l'amicizia, l'amore, la paura, siano essi vissuti fra un uomo e una donna, fra una donna e una donna, fra un uomo e un uomo, sono emozioni che nella vita di tutti i giorni si vivono nella loro autenticità. E quando una storia d'amore riesce a rispecchiare la bellezza della vita e l'intensità che questo sentimento può avere nella realtà, ha raggiunto senz'altro le massime aspettative. Yoneda Kou riconferma la sua sensibilità, che già in "Non mi farò coinvolgere" era venuta fuori con delicatezza, sia nella narrazione, sia nei dialoghi, sia nel disegno. Nonostante perciò il prezzo poco accessibile di 6.90€, consiglio di comprare, leggere e gustarsi questo volume unico e il suo fratellino "Non mi farò coinvolgere", in una tranquilla sera d'inverno in cui si ha bisogno di dolcezza e coccole. Magari sotto le coperte...
Due anni dopo l'inizio di "Non mi farò coinvolgere", Yoneda Kou raccoglie in un volume unico spin-off le quattro dōjinshi pubblicate tra il 2008 e il 2009 sul personaggio di Onoda Ryo, senpai e confidente del protagonista del manga principale, Shima. Soredemo, yasashii koi wo suru (それでも、やさしい恋をする), trasposto dalla Flashbook Edizioni con Eppure sogno un dolce amore, narra di una relazione amorosa sbocciata da un'amicizia fra due uomini. La coppia protagonista è meno ispirata della precedente: Onoda e Deguchi sono maggiormente stereotipati di Shima e Togawa, ma riescono a regalare altrettanto coinvolgimento. A differenza di molti altri manga appartenenti al genere yaoi, che si perdono nei meandri del sesso e di ciò che è proibito, la delicatezza e la semplicità con cui l'autrice parla di quello che Margaret Mazzantini definisce lo «splendore» dell'amore gay, conferiscono un realismo unico al volume, permettendogli di raggiungere facilmente il cuore del lettore.
La persona che ti ama è quella che sa tutto prima che parli. Ti osserva, scruta la linea delle tue sopracciglia, ti guarda mentre schiudi le labbra... La persona che ti ama ti apprezza anche se tu non lo fai, conosce i tuoi pregi e difetti meglio di te e sa come valorizzarli... La persona che ti ama stringe dentro di sé gli impulsi che sente se sa che questi possono ferirti o non renderti felice... Per tre lunghi anni Deguchi trattiene i suoi sentimenti, convinto che l'amicizia può bastare. L'importante è vederlo felice, si ripete. Va bene anche se non sono io a renderlo tale. L'amicizia basta. Tuttavia, nell'esatto momento in cui pensa di aver perduto per sempre il suo lui, poiché quest'ultimo si è dichiarato innamorato di un altro uomo, lascia esplodere la passione che gli brucia dentro insieme alla gelosia più brutale, approfittando del fianco scoperto di quell'etero troppo gentile. È di me che ti devi innamorare, stupido! La sua anima sembra urlare questo verso quell'ordinario ragazzo con gli occhiali, forse la tipologia di uomo che meno si addice a un eccentrico qual è Deguchi. Dal canto suo, Onoda non riesce a riconoscere un amore che lo vede spiazzato, ma nel quale riscontra un interesse sincero e genuino. Perché ad uno come lui piaccio io? Non sono né bello, né brutto, sono l'apoteosi della normalità; cos'ho che attrae quelli come lui? Di amore fra uomini non ne capisco niente... Deguchi è gay e non l'ha mai fatto trapelare; si è sempre dato come tabù l'innamorarsi di un eterosessuale. Non perché lo trovasse sbagliato, ma perché a un etero non piacciono quelle cose, quindi prima o poi si sarebbe senz'altro stufato. Soddisfatta la curiosità, sarebbe tornato a rincorrere la sottana di una donna, mentre lui indossa i boxer e non ha nulla di carino. La solitudine a cui l'omosessualità condanna è un sentimento che ti strugge il petto. In una società che non ti apprezza, riesci a sentirti a tuo agio solo fra i tuoi simili e individui come gli etero rappresentano un pericolo da tenere a distanza. Mai innamorarsi di un eterosessuale, non può portare a nulla di buono! Un imperativo che ti rimbomba nella testa, ma che non riesce a fermarti il cuore... La distanza che Deguchi prende in ogni discorso che affronta con Onoda è dovuta all'insicurezza che scaturisce dalla sua diversità. Sente come se la sua mascolinità è un errore, perché condanna l'altro ad una vita non classica. Ciononostante, lo stesso Deguchi afferma con convinzione la sua omofilia e porta avanti con ardore il suo sentimento d'amore. Quell'amore possessivo che non crede di poterne trovare un altro, perché la paura di perdere la persona che ti ha completamente accettato per come sei è immensamente violenta. Violenta come la gelosia che ti trascini dappresso. Eppure sogni un dolce amore... D'altronde è l'unico sentimento che vince qualsiasi rimostranza, che travalica i gusti, che supera qualsiasi confine. E va al di là. Dove ci sei tu che nella tua diversità su di un'isola aspetti, attendi un terremoto che avvicini un'altra isola come te.
Assieme a "Non mi farò coinvolgere", Eppure sogno un dolce amore è un ottimo spaccato di vita quotidiana, nella quale non succede niente di così sorprendente o di così traumatico, ma tutto quello che accade è vero. Il dolore, la gelosia, l'amicizia, l'amore, la paura, siano essi vissuti fra un uomo e una donna, fra una donna e una donna, fra un uomo e un uomo, sono emozioni che nella vita di tutti i giorni si vivono nella loro autenticità. E quando una storia d'amore riesce a rispecchiare la bellezza della vita e l'intensità che questo sentimento può avere nella realtà, ha raggiunto senz'altro le massime aspettative. Yoneda Kou riconferma la sua sensibilità, che già in "Non mi farò coinvolgere" era venuta fuori con delicatezza, sia nella narrazione, sia nei dialoghi, sia nel disegno. Nonostante perciò il prezzo poco accessibile di 6.90€, consiglio di comprare, leggere e gustarsi questo volume unico e il suo fratellino "Non mi farò coinvolgere", in una tranquilla sera d'inverno in cui si ha bisogno di dolcezza e coccole. Magari sotto le coperte...