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In un paesaggio apocalittico post terremoto il giovane nobile Garan trova e adotta Sorath, ragazzo che ha perso la memoria e con una lettera tatuata sul palmo della mano. La vita per i nostri eroi e per Kyora, fidanzata di Garan, non è facile e spensierata come sembra, anche perchè le cose prenderanno pieghe sempre più assurde e cariche di pathos.

Non sono nuova ai lavori di Kaori Yuki, che non delude per la bellezza e la nitidezza dei suoi disegni, per la forza con cui sanno trasmettere i travagli interiori dei personaggi. La storia promette decisamente bene, anche se non ho potuto ancora leggerla appieno. Ciò che colpisce non è solo lo spirito di adattamento dei protagonisti, di Sorath prima di tutto, ma soprattutto il fatto che non esistano personaggi lasciati al caso, persone che non abbiano grovigli di emozioni in cui dibattersi come nella tela di un ragno, con l'inevitabile risultato d'invischiarcisi sempre più, e noi lettori con loro. Ammetto tuttavia che tale aspetto può rendere difficoltoso indovinare chi diventerà un alleato a lungo termine degli eroi, e chi invece sarà solo una comparsa, sebbene io personalmente non lo consideri un difetto.
Tra viaggi dimensionali, demoni, finti angeli, conflitti e incomprensioni la storia di questo manga spazia dallo psicologico al drammatico, con individui che si imbarcano quasi in modo obbligato in missioni sovrannaturali al limite della follia, mentre i loro problemi reali sono proprio nel rapporto con gli altri esseri umani. Davvero riesce a dare l'idea di quanto la mente umana sia chiusa al dialogo e influenzabile dai cattivi consiglieri. Non mancano ovviamente i momenti comici, quasi sempre provocati dalle reazioni dei protagonisti, che sembrano prenderci in giro; nonostante tutto è un manga pesante che indaga i meandri delle perversioni umane e della realtà, mostrandoci lati della nostra natura non sempre piacevoli. Resta tuttavia estremamente interessante e coinvolgente.