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7.0/10
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Sicuramente è un manga fuori dal comune, e come tale è abbastanza facile da apprezzare per chi non ama le storie stereotipate. E' vero, essendo uno shojo c'è la storia d'amore e i soliti cliché che ne derivano (il/lo terzo incomodo, che innamorandosi di uno dei due protagonisti, compie determinate azioni al fine di separarli), ma dei personaggi parlerò dopo...
Partendo dalla trama in sé, che alla fine è abbastanza originale: ci sono questi tre ragazzi,
( <b>[ATTENZIONE! INIZIO SPOILER!]</b> che in realtà non sono tre, bensì, alla fine diverranno sei, compreso il professore[<b>FINE SPOILER!]</b>) che, a causa di un "alieno" entrato nelle loro teste, amplificano uno dei cinque sensi, e fin qui ci sta, perché l'opera non cade nello stereotipo supereroistico. I ragazzi sono ragazzi e rimarranno tali, scegliendo di utilizzare i propri "poteri" anche per sé stessi, in modo quasi egoistico, in alcuni punti.
Per i primi 6-7 volumi non sembra esserci una trama precisa. E' tutto incentrato su Komaki, Tsurumi e Rika, su come affrontano la loro nuova situazione, come si relazionano con sé stessi e con gli altri personaggi e sulla "scoperta" di altre persone con un senso particolarmente sviluppato.
Poi, con il tempo si aggregheranno altri due personaggi più o meno principali, ma è negli ultimi 2-3 volumi che finalmente abbiamo una vera e propria storia, ricca di colpi di scena e a tratti anche tensione palpabile.
Un elemento, la cui presenza stranisce un po' all'interno del manga, è il sesso. Strano perché a volte, l'inserimento di quest'ultimo sembra quasi forzato. Non è uno smut, quindi non ci sono scene esageratamente osé, ma più si va avanti con i volumi, più ci si accorge che l'autrice ci teneva proprio ad inserirlo all'interno della storia. Il motivo è effettivamente intuibile una volta letto l'ultimo volume, però, io almeno, mi sono accorta che quanto spiegato alla fine, unito al fatto che i personaggi siano liceali (quindi una vita sessuale abbastanza attiva, non è eccessivamente sconveniente), non basta a "giustificarlo". Vi sono momenti, all'interno del manga in cui buona parte dei personaggi fa pressione alla protagonista, cercando di farla "accoppiare" con chiunque. L'unico a non farle pressione e proprio il protagonista maschile.
I personaggi: sicuramente, la protagonista non è la solita buona a nulla, capace solo di piangere e arrossire per ogni minima cosa. E' coraggiosa, e spesso anche molto simpatica.
Tsurumi è più o meno uno Tsundere, certo, magari con qualche sfumatura di carattere in più, ma per il resto siamo più o meno lì.
Rika è un personaggio ambiguo, di cui non si capisce propriamente la personalità. Sembra vivere la sua vita in modo impassibile, solo alla fine la vedremo cambiare espressione e agire in un modo per un determinato motivo.
Poi c'è Shijou. Questo personaggio caratterialmente si può riassumere con una parola: bambino. A tal proposito non ho altro da aggiungere.
Hana è un po' l'equivalente di Rika, in versione un po' più misteriosa.
Insomma, il difetto più grave di quest'opera è proprio il fatto che i personaggi acquistano un certo spessore solo alla fine.
Le tavole, spesso e volentieri sono povere di sfondi, come si può anche notare dalle immagini in questa stessa pagina e lo stile di quest'autrice proprio non mi piace, ma comunque sia questo è qualcosa di soggettivo, quindi il mio voto finale sarà il più oggettivo possibile.
In conclusione: l'idea di base era molto carina. Il problema è che è stata "condita" male. Peccato, perché con le giuste accortezze sarebbe risultato molto più bello, magari non concentrando tutto il buono dentro gli ultimi volumi, ma cercando di distribuirlo equamente in tutti e nove.
Voto trama: 7
Voto personaggi: 6
Voto tavole: 6,5
Il mio voto finale è 7 perché riconosco che il manga aveva del potenziale. Che sia stato valorizzato o meno, non cambia l'originalità dell'idea, che di questi tempi non è cosa da nulla.