Recensione
Doubt
2.0/10
Preso da queste maschere in copertina e da una trama che mi affascinava, ma soprattutto dopo aver finito da poco quello spettacolo di "Hotline Miami", mi sono lasciato esaltare, viste le maschere di coniglio in una bella copertina... non l'avessi mai fatto.
Parto subito con il voto: 2,5.
Gli unici punti positivi sono l'edizione J-Pop che come sempre è ottima: densità cartacea buona, prime pagine a colori, sovraccoperta abbastanza ben riconfigurata con il volume e il bel format dimensionale; personalmente ho apprezzato il ritmo "infuso" dall'autore. I disegni anche sono tutto sommato belli, e le inquadrature sono piacevolmente versatili. Stop: personalmente finisce tutto qui.
Per il resto è un prodotto puramente commerciale, nient'altro. Il finale in un piccolo spoiler "è insensato", un cattivo mix/copiatura fra "The Cube", "Saw" e "Scream". La trama è relativamente incalzante all'inizio: in poche parole è presente un gioco interattivo su applicazione in Giappone chiamato Rabbit Doubt: all'interno di un gruppo di conigli vi è un lupo che uccide volta per volta i conigli. Bisogna capire chi è il lupo il prima possibile. I nostri personaggi Yuu, Mitsuki, Rei, Hajime, Eiji e Haruka si ritroveranno apposta per vedersi dal vivo. Risultato? Finiscono in una specie di struttura labirintica e da lì il gioco si trasforma in realtà.
Ripeto, la narrazione è scorrevole, ma il contenuto è "per carità". La storia, che poi è basata tutta sul finale, è forzatissima a dir poco, in un finale per certi aspetti anche abbastanza infantile. Non vi è nulla di originale in "Doubt" e nulla di bello, o così apprezzabile. E' un prodotto scritto e disegnato per essere esclusivamente venduto(non è un errore, ma in questo caso è solo questo il fine): non trasmette, sempre a mio avviso, nulla. è puramente commerciale, ma su livelli molto, molto bassi.
Mi dispiace, ma non riesco proprio a consigliarlo a nessuno: è tra i manga più brutti che abbia mai letto.
Parto subito con il voto: 2,5.
Gli unici punti positivi sono l'edizione J-Pop che come sempre è ottima: densità cartacea buona, prime pagine a colori, sovraccoperta abbastanza ben riconfigurata con il volume e il bel format dimensionale; personalmente ho apprezzato il ritmo "infuso" dall'autore. I disegni anche sono tutto sommato belli, e le inquadrature sono piacevolmente versatili. Stop: personalmente finisce tutto qui.
Per il resto è un prodotto puramente commerciale, nient'altro. Il finale in un piccolo spoiler "è insensato", un cattivo mix/copiatura fra "The Cube", "Saw" e "Scream". La trama è relativamente incalzante all'inizio: in poche parole è presente un gioco interattivo su applicazione in Giappone chiamato Rabbit Doubt: all'interno di un gruppo di conigli vi è un lupo che uccide volta per volta i conigli. Bisogna capire chi è il lupo il prima possibile. I nostri personaggi Yuu, Mitsuki, Rei, Hajime, Eiji e Haruka si ritroveranno apposta per vedersi dal vivo. Risultato? Finiscono in una specie di struttura labirintica e da lì il gioco si trasforma in realtà.
Ripeto, la narrazione è scorrevole, ma il contenuto è "per carità". La storia, che poi è basata tutta sul finale, è forzatissima a dir poco, in un finale per certi aspetti anche abbastanza infantile. Non vi è nulla di originale in "Doubt" e nulla di bello, o così apprezzabile. E' un prodotto scritto e disegnato per essere esclusivamente venduto(non è un errore, ma in questo caso è solo questo il fine): non trasmette, sempre a mio avviso, nulla. è puramente commerciale, ma su livelli molto, molto bassi.
Mi dispiace, ma non riesco proprio a consigliarlo a nessuno: è tra i manga più brutti che abbia mai letto.