Recensione
X-Day
6.0/10
Recensione di Haruhi Suzumiya Gold Edition
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Rika Saginuma, ultimo anno del liceo, è una ragazza profondamente insoddisfatta della propria vita. Dopo una relazione di tre anni il suo fidanzato la lascia in quanto invaghito di una sua amica e lei, dopo un infortunio, non riesce a trovare la giusta motivazione per tornare a far parte del club di salto in alto, nel quale era particolarmente brava.
Anche Nanaka Shimada sta affrontando l'ultimo anno alle superiori. Timida e riservata in classe, riesce ad essere sé stessa solo all'infuori dell'edificio scolastico, indossando eleganti abiti gotici. Le prese in giro delle compagne, la difficoltà a legare e le piccole difficoltà di tutti i giorni si fanno per lei sempre più opprimenti.
Yumihiko Tsukumura ha imparato invece a nascondere il suo dolore dietro ad un sorriso affabile e gentile, ma quando una donna gli si avvicina non riesce più a celare paura e dolore e si ritrae terrorizzato. Perché non importa quanto amichevole possa essere con lui una ragazza: Yumihiko è troppo abituato a subire quasi quotidianamente le percosse di una madre psicolabile, che col suo modo perverso di mostrare amore ha più volte rischiato di ucciderlo.
Reichi Katano è invece un professore deluso della propria vita lavorativa ed incapace di stringere legami con le persone che ha attorno. Le discussioni tra preside e rettore, che pretendono che lui si schieri o con l'uno o con l'altro, e le pressanti attenzioni della figlia di quest'ultimo, morbosamente innamorata di lui, si uniscono al malcontento per le lezioni svolte a studenti dei quali non riesce a catturare l'attenzione e lo spingono ad isolarsi sempre più, fino ad evitare ogni contatto col mondo esterno.
La vita di queste quattro persone subisce un brusco e repentino cambiamento quando, rispettivamente con i nick di 11, Polaris, Mr. Money e Jangalian, si incontrano casualmente nella chat della scuola e caricandosi a vicenda, protetti dai loro nick fittizi, giungono alla conclusione che distruggere l'edificio scolastico con una bomba sarebbe la soluzione di ogni problema. Non passerà molto tempo prima che i quattro trovino l'occasione di conoscersi anche dal vivo e, dopo aver scelto la casa del professore come loro luogo segreto d'incontro, inizieranno ad aprirsi l'uno con l'altro, a confidarsi, a dar vita ad un legame sempre più unico e profondo.
Setona Mizuhiro si muove abilmente tra i personaggi da lei stessa ideati, mostrando ai lettori le loro debolezze e fragilità, timori e sofferenze, rabbie e frustrazioni. Tramite espressioni molto significative ci sentiamo toccati da quel fastidioso mal di vivere che di tanto in tanto riscopriamo, come i protagonisti, nelle piccole e grandi difficoltà che la vita ci propone e dalle quali cerchiamo disperatamente di difenderci, lottando contro il tempo che, incurante di noi, scorre inesorabile, trascinandosi nel suo vortice. Impossibile quindi rimanere impassibili davanti alle vicissitudini dei protagonisti, che ci accompagnano in una quotidianità costellata di situazioni intense e turbolente.
La scuola, edificio dove si svolge buona parte della vita dei ragazzi e testimone delle loro sconfitte e difficoltà, diventa come il capro espiatorio di questa tacita depressione, simbolo immobile e silente di crisi ancora troppo complesse da comprendere ed affrontare. Distruggerla prende la connotazione dell'eliminare la fonte dei problemi.
Nonostante le premesse, non sono però rimasta particolarmente toccata da X-Day. A dispetto delle ottime premesse di Paolo Gattone, per me considerato da anni sinonimo di garanzia e prodotto di qualità, questa storia in due manga presenta una serie di difetti che non posso ignorare, principalmente nel modo superficiale e frettoloso di gestire le problematiche dei personaggi.
Per quanto sia rimasta colpita dall'abilità della Mizuhiro di dar vita a quattro personaggi così diversi, sebben uniti da una comune sofferenza, non ho affatto apprezzato la scelta della mangaka di far muovere i suoi protagonisti attraverso situazioni estremamente delicate come il suicidio o vicende di gravi percosse domestiche, che esauriscono la loro drammaticità nel giro di poche pagine. Certe scelte vengono contemplate passando attraverso un percorso tortuoso, complesso e contornato da una reale e disarmante sofferenza, ed uscirne richiede altrettante energie e grande lavoro interiore. Sarebbe stata un'ottima occasione per approfondire un tema che purtroppo riguarda un elevato numero di giovani, per comunicare un messaggio di concreta positività, dove con i giusti aiuti e supporti è possibile riprendere in mano le redini della propria esistenza, e sono rimasta delusa nel vedere i ragazzi optare per questa scelta in momenti diversi della storia, d'improvviso, e abbandonare l'idea con altrettanta semplicità. Difetto che riscontro in generale in tutta la storia, comunque. Seguendo prima un personaggio poi l'altro, si nota molto come i problemi dei protagonisti, tutti degni di interesse e che avrebbero potuto offrire ottimi spunti di riflessione, vengono accennati e poi abbandonati in modo troppo celere, rendendo privo di realismo il percorso interiore dei ragazzi. Peccato, perché se la Mizuhiro avesse dato il giusto spazio a queste tematiche profondamente significative, mi troverei ora a parlare di una piccola perla nel mondo dei manga, in grado di trasmettere inaspettate emozioni in poche pagine.
Di questa mangaka non amo particolarmente neanche il tratto. La povertà di dettagli e le espressioni - che in storie come queste rivestono un ruolo chiave - malamente rappresentate non si sposano bene coi messaggi che la storia vorrebbe trasmettere.
Infine, in una storia breve, suggestiva e drammatica, ambientata ai tempi della peste nera, facciamo la conoscenza di Lambda 26, un bue antropoformizzato che cerca di fuggire disperatamente dalla fattoria dove vive, dopo aver scoperto che il loro capobranco sarebbe stato servito come piatto principale sulla tavola dei padroni di casa. Incapace di comprendere la serenità e docilità con le quali il suo mentore si è sacrificato e di accettare una realtà così crudele, decide di fuggire, ma il destino farà si che si imbatta proprio nel nipote del fattore e che tra i due nasca un improbabile ma fortissima amicizia. I due hanno molto da imparare l'uno dall'altro. Il bue conoscerà il dramma della peste e la convinzione degli umani che mangiare la carne di un bovino sano garantirà loro salva la vita dal quel male spietato; il ragazzo capirà la folle crudeltà di tutto questo, giurando di non toccare mai più carne di bue in tutta la sua vita. Ma la peste nera si abbatte più feroce che mai, colpendo anche il giovane signore e scatenando le ire e il panico del popolo che, a causa della penuria di carne di bue, pretende che la ricca famiglia consegni loro Lambda.
Amore e sacrificio, vita e morte, amicizia e libertà... molti i temi che vengono affrontati e trattati, in una storia che affascina il lettore fino all'ultima pagina, curioso di scoprire cosa la vita riservi ai due giovani protagonisti.
X-Day è un manga che farei fatica a consigliare.
Come dicevo, ci sono molti spunti di riflessione e sono tutti ottimi, ma la fretta con cui vengono affrontati lasciano l'amaro in bocca e, per quanto delicata sia la storia di Lambda non vale di certo la spesa che si deve affrontare, visto che 5,90 € per un volume di questa qualità cartacea, sebben provvisto di sovraccoperta, mi sembra un tantino esagerato. Ho visto comunque persone che hanno gradito l'opera più di me, pertanto forse chi ama leggere quegli shoujo che svelano anche il lato più drammatico della vita troverà in X-Day una lettura significativa e piacevole.
Anche Nanaka Shimada sta affrontando l'ultimo anno alle superiori. Timida e riservata in classe, riesce ad essere sé stessa solo all'infuori dell'edificio scolastico, indossando eleganti abiti gotici. Le prese in giro delle compagne, la difficoltà a legare e le piccole difficoltà di tutti i giorni si fanno per lei sempre più opprimenti.
Yumihiko Tsukumura ha imparato invece a nascondere il suo dolore dietro ad un sorriso affabile e gentile, ma quando una donna gli si avvicina non riesce più a celare paura e dolore e si ritrae terrorizzato. Perché non importa quanto amichevole possa essere con lui una ragazza: Yumihiko è troppo abituato a subire quasi quotidianamente le percosse di una madre psicolabile, che col suo modo perverso di mostrare amore ha più volte rischiato di ucciderlo.
Reichi Katano è invece un professore deluso della propria vita lavorativa ed incapace di stringere legami con le persone che ha attorno. Le discussioni tra preside e rettore, che pretendono che lui si schieri o con l'uno o con l'altro, e le pressanti attenzioni della figlia di quest'ultimo, morbosamente innamorata di lui, si uniscono al malcontento per le lezioni svolte a studenti dei quali non riesce a catturare l'attenzione e lo spingono ad isolarsi sempre più, fino ad evitare ogni contatto col mondo esterno.
La vita di queste quattro persone subisce un brusco e repentino cambiamento quando, rispettivamente con i nick di 11, Polaris, Mr. Money e Jangalian, si incontrano casualmente nella chat della scuola e caricandosi a vicenda, protetti dai loro nick fittizi, giungono alla conclusione che distruggere l'edificio scolastico con una bomba sarebbe la soluzione di ogni problema. Non passerà molto tempo prima che i quattro trovino l'occasione di conoscersi anche dal vivo e, dopo aver scelto la casa del professore come loro luogo segreto d'incontro, inizieranno ad aprirsi l'uno con l'altro, a confidarsi, a dar vita ad un legame sempre più unico e profondo.
Setona Mizuhiro si muove abilmente tra i personaggi da lei stessa ideati, mostrando ai lettori le loro debolezze e fragilità, timori e sofferenze, rabbie e frustrazioni. Tramite espressioni molto significative ci sentiamo toccati da quel fastidioso mal di vivere che di tanto in tanto riscopriamo, come i protagonisti, nelle piccole e grandi difficoltà che la vita ci propone e dalle quali cerchiamo disperatamente di difenderci, lottando contro il tempo che, incurante di noi, scorre inesorabile, trascinandosi nel suo vortice. Impossibile quindi rimanere impassibili davanti alle vicissitudini dei protagonisti, che ci accompagnano in una quotidianità costellata di situazioni intense e turbolente.
La scuola, edificio dove si svolge buona parte della vita dei ragazzi e testimone delle loro sconfitte e difficoltà, diventa come il capro espiatorio di questa tacita depressione, simbolo immobile e silente di crisi ancora troppo complesse da comprendere ed affrontare. Distruggerla prende la connotazione dell'eliminare la fonte dei problemi.
Nonostante le premesse, non sono però rimasta particolarmente toccata da X-Day. A dispetto delle ottime premesse di Paolo Gattone, per me considerato da anni sinonimo di garanzia e prodotto di qualità, questa storia in due manga presenta una serie di difetti che non posso ignorare, principalmente nel modo superficiale e frettoloso di gestire le problematiche dei personaggi.
Per quanto sia rimasta colpita dall'abilità della Mizuhiro di dar vita a quattro personaggi così diversi, sebben uniti da una comune sofferenza, non ho affatto apprezzato la scelta della mangaka di far muovere i suoi protagonisti attraverso situazioni estremamente delicate come il suicidio o vicende di gravi percosse domestiche, che esauriscono la loro drammaticità nel giro di poche pagine. Certe scelte vengono contemplate passando attraverso un percorso tortuoso, complesso e contornato da una reale e disarmante sofferenza, ed uscirne richiede altrettante energie e grande lavoro interiore. Sarebbe stata un'ottima occasione per approfondire un tema che purtroppo riguarda un elevato numero di giovani, per comunicare un messaggio di concreta positività, dove con i giusti aiuti e supporti è possibile riprendere in mano le redini della propria esistenza, e sono rimasta delusa nel vedere i ragazzi optare per questa scelta in momenti diversi della storia, d'improvviso, e abbandonare l'idea con altrettanta semplicità. Difetto che riscontro in generale in tutta la storia, comunque. Seguendo prima un personaggio poi l'altro, si nota molto come i problemi dei protagonisti, tutti degni di interesse e che avrebbero potuto offrire ottimi spunti di riflessione, vengono accennati e poi abbandonati in modo troppo celere, rendendo privo di realismo il percorso interiore dei ragazzi. Peccato, perché se la Mizuhiro avesse dato il giusto spazio a queste tematiche profondamente significative, mi troverei ora a parlare di una piccola perla nel mondo dei manga, in grado di trasmettere inaspettate emozioni in poche pagine.
Di questa mangaka non amo particolarmente neanche il tratto. La povertà di dettagli e le espressioni - che in storie come queste rivestono un ruolo chiave - malamente rappresentate non si sposano bene coi messaggi che la storia vorrebbe trasmettere.
Infine, in una storia breve, suggestiva e drammatica, ambientata ai tempi della peste nera, facciamo la conoscenza di Lambda 26, un bue antropoformizzato che cerca di fuggire disperatamente dalla fattoria dove vive, dopo aver scoperto che il loro capobranco sarebbe stato servito come piatto principale sulla tavola dei padroni di casa. Incapace di comprendere la serenità e docilità con le quali il suo mentore si è sacrificato e di accettare una realtà così crudele, decide di fuggire, ma il destino farà si che si imbatta proprio nel nipote del fattore e che tra i due nasca un improbabile ma fortissima amicizia. I due hanno molto da imparare l'uno dall'altro. Il bue conoscerà il dramma della peste e la convinzione degli umani che mangiare la carne di un bovino sano garantirà loro salva la vita dal quel male spietato; il ragazzo capirà la folle crudeltà di tutto questo, giurando di non toccare mai più carne di bue in tutta la sua vita. Ma la peste nera si abbatte più feroce che mai, colpendo anche il giovane signore e scatenando le ire e il panico del popolo che, a causa della penuria di carne di bue, pretende che la ricca famiglia consegni loro Lambda.
Amore e sacrificio, vita e morte, amicizia e libertà... molti i temi che vengono affrontati e trattati, in una storia che affascina il lettore fino all'ultima pagina, curioso di scoprire cosa la vita riservi ai due giovani protagonisti.
X-Day è un manga che farei fatica a consigliare.
Come dicevo, ci sono molti spunti di riflessione e sono tutti ottimi, ma la fretta con cui vengono affrontati lasciano l'amaro in bocca e, per quanto delicata sia la storia di Lambda non vale di certo la spesa che si deve affrontare, visto che 5,90 € per un volume di questa qualità cartacea, sebben provvisto di sovraccoperta, mi sembra un tantino esagerato. Ho visto comunque persone che hanno gradito l'opera più di me, pertanto forse chi ama leggere quegli shoujo che svelano anche il lato più drammatico della vita troverà in X-Day una lettura significativa e piacevole.