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"La voce delle stelle" è una di quelle opere così inaspettatamente belle della quale ogni recensore vorrebbe scrivere per lasciare una traccia tangibile nel web, ricordo di tante emozioni e per far conoscere quest'opera a più persone possibili, sperando di contagiare altri lettori con la stessa magia.
Ed è proprio con questo stato d'animo, col cuore ancora pieno di sentimenti, che mi accingo a recensire "La voce delle stelle", dopo averne terminato la lettura per l'ennesima volta.
Makoto Shinkai era un "semplice" impiegato quando, nel poco tempo libero che riusciva a ritagliare per sé stesso, prendeva posto davanti al suo computer e lavorava alla creazione dell'anime de "La voce delle stelle", finché la sua fatica non venne notata, consentendogli di licenziarsi e vivere oggi della sua passione, continuando a realizzare di continuo nuove opere.
Questo volume unico, disegnato e realizzato da Mizu Sahara, è il manga che è stato tratto dall'omonima opera.
Terra. Anno 2046. L'umanità è sconvolta dalla scoperta di una civiltà di extraterrestri, chiamati Tharsiani, dotati di una tecnologia incredibilmente avanzata e che potrà portare innumerevoli cambiamenti anche nella quotidianità dei terrestri. Per studiare questa comunità e tenersi pronti a contrastare i loro attacchi, l'ONU ha creato una speciale unità formata da membri scelti altamente specializzati ed addestrati, che viaggiano nell'Universo sulla nave spaziale Lysitea alla ricerca di rovine da analizzare.
Non si sa ancora secondo quali criteri i piloti da formare vengano selezionati, ma una di questi è Mikako Nagamine, una ragazza gentile e taciturna che sogna di frequentare il liceo Johoku insieme all'inseparabile amico Terao Noboru, ragazzo con la testa sulle spalle, riflessivo, e anch'egli di poche parole.
I due trascorrono insieme giorni felici, fatti di piccoli momenti insieme, vivendo appieno ogni momento della quotidianità.
Il brusco momento della loro separazione li coglie entrambi impreparati, incapaci di comprendere i loro sentimenti ancora acerbi e il senso di smarrimento che ora li abbraccia.
Nagamine, sullo spazio, a pilotare congegni spaziali addestrandosi all'incontro coi Tharsiani, si trova catapultata in una realtà del tutto nuova. Grazie all'amicizia con una coetanea, la solare Hisako, e la bellissima e saggia capo pattuglia Miwa, cerca di impegnarsi duramente in quello che fa e di nascondere a sé stessa quanto le manchi la vita normale di tutti i giorni e il caro amico.
Noboru continua la sua vita sulla Terra tra club di kendo ed esami, cercando ovunque tracce di Nagamine, interrogandosi su come sia vivere una vita nella quale il tuo futuro è già stato scritto e deciso da qualcun altro.
A complicare le cose vi è la distanza nello spazio e nel tempo. L'unico modo che hanno i due ragazzi per comunicare è utilizzare delle mail, nelle quali si confrontano, parlando di come si svolge la vita sulla Terra e sullo spazio, consentendo ai due ragazzi di continuare la loro relazione di amicizia. Purtroppo, man mano che la Lysithea si allontana, maggiore è il tempo che occorrono perché le mail di Nagamine giungano a Noboru. Distanza che, in breve tempo, richiederà mesi, addirittura anni di tempo.
Iniziano dunque i malintesi e le sofferenze.
Noboru è convinto che l'amica si sia ormai dimenticata di lui, non ricevendo da lei notizie da tempo. Si sente stupido a sprecare la sua vita ossessionato dall'attesa di una mail e decide di vivere la sua adolescenza, scegliendo a quale università iscriversi, frequentando una ragazza, cercando sé stesso. Nagamine si rivela una vera promessa e tutti i membri dell'equipaggio iniziano a pretendere molto da lei... ma la giovane inizia a comprendere sempre più quell'apatia che la pervade e i suoi sentimenti si fanno sempre più chiari.
Non sarà un percorso breve né tanto meno facile per nessuno dei due protagonisti, ma la presa di coscienza di provare un sentimento d'amore sarà la svolta decisiva per entrambi, che guiderà le loro vite verso una svolta decisiva.
Come è facile intendere dalla mia promessa, amo questo manga.
Ero parecchio perplessa riguardo le storie d'amore quando, quasi otto anni fa dal momento in cui scrivo, mia sorella minore tornò a casa con questo manga tra le mani, consigliandomi caldamente di leggerlo. Mi immaginavo la storiella sdolcinata e melensa, farcita di soliti cliché, senza nulla di nuovo da offrire. Una storia scontata. Che sorpresa scoprire che questo fumetto presentava invece qualcosa di totalmente differente!
La voce delle stelle non presenta le solite scene d'amore, rossori scontati o il bacio accidentale scambiato per caso quando ormai il lettore se l'aspetta.
L'amore attorno al quale si intrecciano le storie, e l'evoluzione psicologiche dei protagonisti, è del tutto platonico. Si sviluppa molto lentamente, prendendo forma gradualmente, capitolo dopo capitolo, vignetta dopo vignetta, tant'è che anche il lettore stesso fatica a delineare il sottile confine tra amicizia e amore che abbraccia i due adolescenti. Ma questo manga non tratta solo il tema dell'amore, ma anche della vita in generale. Crescere, prendere quelle decisioni che segneranno le varie tappe dell'esistenza, le paure e i dubbi sul futuro, il mettersi in gioco, il giudicare il proprio operato cercando di capire se la vita che si è scelto è quella che veramente ci soddisfa... con straordinaria maestria Mizu Sahara, ripercorrendo la trama dell'opera originale di Makoto Shinkai, si muove tra lontani pianeti e ambienti scolastici, ricorrendo a delicati flashback per riprendere il passato e spostarlo nel presente, facendoci soffermare su dettagli che altrimenti potrebbero sembrare irrilevanti come una forcina per capelli, o le scorribande in una giornata di pioggia. Comprendiamo i tormenti e i dubbi sia di Mikako che di Noboru, seguendone le vicende con complicità e malinconia. In questo manga non vi sono scene estreme, non ci sono pianti irrefrenabili o esplosioni ingiustificate di rabbia, nessuna improbabile promessa di matrimonio gridata all'improvviso. Ne "La voce delle stelle" si è spettatori esterni di quella che è la naturale crescita di due adolescenti tranquilli, che sognano di trascorrere insieme le loro giornate. La presenza di Mecha ed extraterrestri non rende l'opera fantascientifica o irreale, ma ci fa riflettere e pensare e rende ottimamente l'idea di quello che potrebbe succedere se veramente ci si dovesse imbattere in forme di vita aliene. Ed ecco che scopriamo anche che gli alieni, in quanto lontani nella galassia, diventano forse fin troppo presto una cosa scontata e banale, di scarso interesse per la massa che continua la sua vita. Ma Nagamine è lassù, e questo Noboru non lo riesce a dimenticare.
"La voce delle stelle" è un manga dove tutto sembra essere bello.
Dialoghi curati e pertinenti, ricercati, dove ogni parola è ricca di significato.
Disegni particolari ma molto curati nei dettagli e negli scenari, dove Mizu Sahara si dimostra estremamente capace sia nel disegnare personaggi umani che robot, sia i luoghi comuni della vita di tutti giorni che inventare paesaggi di mondi lontani e sconosciuti. Superba anche la capacità di ricorrere ai flashback o di introdurre le frasi delle mail che i ragazzi si scambiano, riuscendo ad alternare scene dinamiche a scene di struggente malinconia, spezzando l'atmosfera ma riuscendo a creare una particolare continuità tra passato e presente.
Una storia che mi sento veramente di consigliare a tutti quanti, così come l'anime nonché opera originale.
Mi riesce difficile immaginare che qualcuno possa leggere questa storia senza fermarsi un momento a riflettere ed essere grati di vivere attorniati da quello che ci piace, di poter trovare la bellezza nel sole estivo e nella pioggia autunnale. Senza essere scontato o banale, "La voce delle stelle" riesce a regalare tutto questo.
Un volume unico, non impegnativo, che ha fatto e fa tutt'ora parlare di sé.
E' un piacere poter essere qua a terminare questa recensione, mentre con un sorriso getto un'occhiata alla mia copia personale di questo volumetto, che ora riporrò nello scaffale mentre tante emozioni sono ancora vive dentro di me, in attesa di sfogliarlo nuovamente tra qualche mese e riscoprirne la magia.