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Non sono un amante delle storie d'amore, ma mi è stato fortemente consigliato questo volume e quindi gli ho dato una chance. Dello stesso autore ho avuto modo di apprezzare il film d'animazione "Il Giardino delle Parole", che ho reputato toccante e visivamente eccelso, mentre ho trovato parecchio noioso e banale "5 cm per second".
Compreso che, effettivamente, l'autore ce l'ha su con le vicende amorose dei ragazzini giapponesi, mi appresto a leggere anche questo volume one-shot senza troppe aspettative, ma incuriosito dalla presenza di elementi fantascientifici, decisamente più vicini ai miei gusti.

Ne "La voce delle stelle", l'autore tocca un argomento che mi ha sempre affascinato ed incuriosito: la solitudine dell'uomo nello spazio.
Separati da migliaia di chilometri, una coppia di giovani "qualcosa più che amici" dovrà affrontare la distanza che si fa via via più marcata man mano che Mikako, in missione nello spazio, si allontana dalla Terra e dal Sistema Solare.
Una relazione che si riduce ad uno scambio di mail, il cui tempo di consegna aumenta a dismisura con l'allontanarsi della navicella.

Il manga si legge tutto d'un fiato e la storia è dolce ma riesce anche a suscitare quell'ansia generata dalla distanza enorme e permanente che separa i due protagonisti. Ammetto di essermi immedesimato più volte nel protagonista, chiedendomi come potrei sentirmi in una situazione del genere, domanda che potrebbe farsi chiunque è innamorato di una persona. Il manga, quindi, fa pensare, e lo fa senza scadere nelle solite banali morali di vita e senza scene esageratamente struggenti o melense.

Una lettura decisamente piacevole.