Recensione
Museum
7.0/10
Recensione di Borntobeleo
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Ammetto di avere acquistato questo cofanetto senza pensarci molto: la copertina era intrigante, le prime pagine che ho guardato mostravano dei bei disegni (anche se non sono un fan assoluto di questo stile, che ritroviamo anche in altre opere come "Prophecy") e quindi decisi subito che lo avrei preso. Una buona scelta.
TRAMA: La trama è semplice: c'è un pazzo assassino che va in giro a uccidere gente e c'è un poliziotto che lo deve fermare; senza fare nessun tipo di spoiler, la storia sostanzialmente gira intorno a questa faccenda. Ci sono dei colpi di scena, sì, ma che non cambiano questa struttura. L'ho trovata semplice ma efficace, adatta per una storia di 3 volumi e per nulla noiosa.
PERSONAGGI: E qui secondo me c'è il punto debole più grosso dell'opera: i personaggi, in particolare Sawamura, sono stati caratterizzati in modo non troppo pregevole; è vero che a livello di character design sono state assegnate delle caratteristiche fisiche particolari per rendere protagonista e antagonista immediatamente riconoscibili, ma la caratterizzazione si ferma lì. Spesso e volentieri i personaggi appaiono quasi anonimi: è vero che in un manga "realistico" non si può fare un classico personaggio shonen, tuttavia si poteva fare un pelino di più.
FINALE: Particolare, ma trattato troppo brevemente; rischia più di lasciare perplessi piuttosto che stupire.
TRAMA: La trama è semplice: c'è un pazzo assassino che va in giro a uccidere gente e c'è un poliziotto che lo deve fermare; senza fare nessun tipo di spoiler, la storia sostanzialmente gira intorno a questa faccenda. Ci sono dei colpi di scena, sì, ma che non cambiano questa struttura. L'ho trovata semplice ma efficace, adatta per una storia di 3 volumi e per nulla noiosa.
PERSONAGGI: E qui secondo me c'è il punto debole più grosso dell'opera: i personaggi, in particolare Sawamura, sono stati caratterizzati in modo non troppo pregevole; è vero che a livello di character design sono state assegnate delle caratteristiche fisiche particolari per rendere protagonista e antagonista immediatamente riconoscibili, ma la caratterizzazione si ferma lì. Spesso e volentieri i personaggi appaiono quasi anonimi: è vero che in un manga "realistico" non si può fare un classico personaggio shonen, tuttavia si poteva fare un pelino di più.
FINALE: Particolare, ma trattato troppo brevemente; rischia più di lasciare perplessi piuttosto che stupire.
