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Premetto subito che questa recensione è scritta da una persona che in vita sua non ha mai avuto un cane, e perciò quello che andrò a dire sarà rivolto più che altro a chi si ritrova nelle mie stesse condizioni e ha intenzione di acquistare questo volume.
Come saprete già, la storia si basa sul rapporto tra questa persona e il suo fedele cane, i quali intraprendono un viaggio insieme, più significativo dal punto di vista spirituale che prettamente fisico in realtà. Il loro rapporto continuerà a rafforzarsi, fino a che l'uno sarà indispensabile all'altro.
E basta.
Davvero, non succede altro; si proseguirà il racconto (senza fare troppi spoiler, anche se in verità non è che ce ne siano di particolarmente succosi) fino al termine della storia, di cui tra l'altro si sa già il finale.
Mi ha colpito maggiormente il secondo racconto. Sì, perché questo volume è diviso in due storie: la prima è quella di cui si è parlato finora, la seconda invece descrive la vicenda di questo assistente sociale che deve dare un'identità a un cadavere (ovvero il nostro co-protagonista); questo fatto sarà occasione per lui di dare uno sguardo al suo passato e riflettere sulla sua stessa esistenza. L'ho trovato particolarmente interessante, il suo pensiero finale mi ha davvero colpito.
Da un punto di vista tecnico, i disegni sono grezzi e possono piacere o meno, quello che invece mi ha davvero intrigato è stata la scelta, secondo me perfetta, di raccontare la storia dal punto di vista del cane e di tutta la sua ingenuità.
In conclusione, chi non ha mai avuto un cane troverà questa storia sì interessante, ma non qualcosa che rimarrà indelebile. Se volete acquistare quest'opera fatelo pure, ma nessuno vi biasimerà in caso contrario.