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6.0/10
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"Crime Zone" è un manga incominciato nel 2012 e conclusosi con il quinto volumetto. Una storia ricca di azione e avventura, con una certa preponderanza degli elementi horror/splatter, ma senza dimenticarci di una bella dose di ecchi. Insomma, tanto sangue, ma anche belle fanciulle con seni prosperosi e mutandine ben in vista. La storia è stata scritta da Kenji Yamamoto, mentre i disegni sono opera di Seigo Tokiya. Un'accoppiata tutto sommato niente male, anche se denota alcune mancanza, sia per quanto riguarda la trama sia per il contenuto grafico.

La storia è ambientata in un Giappone infestato da vampiri, che gironzolano per le strade dopo il tramonto, uccidendo e mangiandosi chiunque capiti a tiro. Il protagonista è Aburaya Shiro, un normale ragazzo delle superiori, invaghito di una sua compagna di classe, che pensa a ben altro che vampiri e creature affini.
Peccato che questa suo comportamento lo porterà, insieme ad altri amici, ad avventurarsi fuori dalla scuola dopo il sorgere del sole. I vampiri si avventeranno subito contro di loro, uccidendo un gran numero di studenti. Shiro pare spacciato, ma, grazie all'improvviso aiuto di Ichijoji Eruka, riuscirà a salvarsi.
Quest'ultima non pare essere proprio del tutto umana, e sarà grazie a lei che il nostro protagonista verrà condotto su una strana pericolosa e irta di ostacoli che lo condurrà chissà dove.

Iniziamo la nostra analisi dalla trama: essa, infatti, pare un pochino banale e scontata, sebbene non vengano risparmiati alcuni colpi di scena piuttosto intriganti. I vari sviluppi avvengono in maniera fin troppo ravvicinata, creando così una generale idea di caos e disordine, forse voluta o forse no.
Anche i disegni non mi hanno convinto appieno. L'idea di accostare l'horror all'ecchi non è nuova; già con High School of the Dead (primo manga che mi è venuto in mente) si era visto questo contatto, e così per molte altre storie simili. Una scelta che può portare un pochino più di fan, come può allontanarne. In questo caso non ha fatto, a mio avviso, né caldo né freddo. Ci sono giusto un paio di mutandine e qualche seno prosperoso, ma niente capace di influenzare più di tanto lo spettatore. A questo punto, forse, era meglio evitare di inserirlo.
I personaggi mostrano uno design particolare, facile alla deformazione in espressioni eccessivamente cariche di pathos, tutto sommato normale in una storia di tal genere. Ciò che non mi ha convinto appieno è la scarsa attenzione per gli sfondi, appena accennati o assenti. Un'approssimazione che limita certamente il valore dell'opera.

Non è che "Crime Zone" sia così deludente, ma, per certi versi, non riesce veramente a esprimersi in maniera convincente. I vari personaggi si abbandonano a comportamenti alquanto schematici e prevedibili, privi di un vero e proprio spessore con cui potrebbero colpire il lettore. Non crescono e non si evolvono, rimanendo piuttosto piatti nel contesto generale.
Insomma, troppo poco per riuscire a stupire.

Voto finale: 6