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8.0/10
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Un vecchio detto africano recita grosso modo: "Se vuoi arrivare prima, corri da solo. Se vuoi arrivare lontano, cammina insieme."
Questa è un po' la morale alla base di Full Swing, opera dalla particolare struttura narrativa che si addentra nella complessità dei rapporti interpersonali di un vasto campionario umano; personaggi che si ritrovano a intrecciare i propri percorsi di vita, influenzandosi a vicenda, per poi ritrovarsi a far fronte a svolte inattese.
Questa coralità è, di primo acchito, una delle caratteristiche più interessanti del manga, che vede in ogni suo capitolo un determinato protagonista, col suo carico di problemi e il suo rapportarsi ad altri comprimari; e proprio tra questi ultimi vi è solitamente colui che, nella storia raccontata nel capitolo seguente, vestirà i panni del nuovo protagonista.

Percorrendo questo semplice ma delicato filo conduttore, quindi, vivremo i piccoli grandi drammi esistenziali di una variopinta rosa di personaggi, e soprattutto quei mutamenti determinati da un incontro fortuito: che si tratti di un vecchio amico, un mentore, l'amore della propria vita... insomma la persona giusta al momento giusto.
L'attenzione si focalizza quindi su quei frangenti in cui giunge finalmente lo stimolo tanto atteso, la risposta ad una domanda che ci tormentava o che magari non ci si era neanche posti. E così, proprio quando meno ce l'aspettavamo, quando avevamo ormai mollato la spugna o non ce ne importava più nulla, la vita ci dona una seconda possibilità; oppure ci mette ancor più in difficoltà. Ma, citando Isabel Allende, "Le crisi e le avversità, spesso diventano occasione di crescita interiore".
E qui, anche quando subentra l'ineluttabile, di fronte a un "dio cattivo" che sembra divertirsi a metterci i bastoni tra le ruote mentre stiamo cercando semplicemente di sopravvivere, tocca sempre a noi decidere che strada intraprendere.

Leggendo quest'opera si intravede a volte una certa visione karmica della vita: soprattutto come, a fare del bene, prima o poi questo ti torni indietro. Magari proprio quando è più necessario.
Avete mai fatto del bene senza aspettarvi nulla in cambio, senza alcun tornaconto se non quel benessere che si prova quando si aiuta qualcuno che ne ha davvero bisogno? E quando invece eravate incapaci di aiutare voi stessi, vi è mai capitato di ricevere quel supporto provvidenziale, fosse anche solo un abbraccio o le parole giuste, proprio in un momento in cui stavate toccando il fondo? Anche questo ci narra Full Swing.

Le storie raccontate nei cinque volumi di quest'opera sceneggiata da Buronson, e disegnata da un giovane Daichi Matsue, sono molto varie e offrono prospettive differenti anche riguardo tematiche simili.
Ad esempio leggeremo di quanto ci si faccia del male a trascinare un rapporto morto, o basato su presupposti sbagliati. O, al contrario, di come per far funzionare una relazione sia necessario essere in due a volerlo davvero.
Oppure di quanto a volte facciamo dipendere la nostra felicità da un'altra persona, solitamente legandoci a questa in maniera egoistica.
Vedremo poi personalità affini che si ritrovano dopo anni di distacco, per scoprire come la lontananza, il silenzio, il tempo trascorso, le esperienze o le vicissitudini vissute nel frattempo, non abbiano intaccato nulla dei sentimenti che si provavano.
Leggeremo anche di quando si ha paura di amare o voler costruire qualcosa con qualcuno: perché siamo rimasti segnati dalle disavventure passate, perché non riusciamo a sacrificare altro, o semplicemente perché ci risulta impossibile superare le paure e gli impedimenti che erigiamo inconsciamente per ostacolarci.
Altre storie ancora narrano di quei lunghi periodi vuoti in cui ci si perde, incapaci di decidere della propria vita, e quanto si possa diventare autodistruttivi in quei momenti: quando ci barrichiamo dentro quella corazza di ostilità alla vita e ai rapporti con gli altri, per difenderci dalle delusioni, ma finendo per isolarci o, peggio ancora, per riversare la nostra avversione su chi magari neanche se lo merita.

Full Swing tratta così tante sfaccettature e aspetti delle dinamiche umane, che potremmo star qui a discuterne per ore.
Sembra quasi che l'autore abbia per lungo tempo preso nota di stralci di vita vissuta, accumulandoli in un cassetto, per poi tirar tutto fuori il giorno in cui ha deciso di riunirli in questa opera.

Se si vuol trovare un difetto a questo manga, il principale sta forse nel fatto che alcune storie avrebbero meritato un più ampio respiro, ulteriore approfondimento. Molte di esse infatti sono sacrificate nello spazio di un solo capitolo, lasso abbastanza risicato che difficilmente consente di empatizzare al meglio coi personaggi. O almeno questa è l'impressione che si ha leggendo il manga soprattutto per i primi 2 o 3 volumi. Ciò, ad esempio, porta anche a vedere le brevi e occasionali parentesi sessuali, come degli "arruffianamenti".
Fortunatamente però, continuando la lettura, ci si accorge di come il quadro sia più articolato e complesso. E in un paio di casi saremo felici di veder ricomparire alcune vecchie conoscenze.
Proprio per questo, alla fine il lettore tende ad affezionarsi più a quei personaggi cui vengono concesse più pagine o che compaiono più volte; come il caro vecchio Oka, fautore della serenità di chi lo circonda, ma incapace di fare lo stesso bene anche a sé stesso.
Ovviamente, come accade spesso in queste raccolte, ci son storie che ci prenderanno tanto, ma anche qualcuna che ci lascerà più indifferenti. Ma qui ovviamente anche la soggettività gioca un ruolo importante.

Full Swing è una serie in 5 corposi e robusti volumi, pubblicati da Star Comics con un'edizione essenziale (niente extra particolari come tavole a colori o sovraccoperta, quindi) ad un prezzo concorrenziale. L'adattamento scorre bene e permette di godere appieno delle storie sceneggiate da Buronson; così come il disegno di Daichi Matsuse dallo stile molto semplice ma espressivo, anche se a volte il chara design tende ad essere un filino monotono, e si fatica a distinguere somaticamente alcuni dei tanti personaggi che compaiono in quest'opera.

"Se nelle cose non ci metti la giusta energia, come in un full swing, non cambierà mai niente."

È su questa metafora sportiva che si basa in buona sostanza il manga. Persino nei frangenti più drammatici, la ricerca della felicità dipenda da noi. Tocca a noi voler innescare il circolo virtuoso. E le persone di cui ci circondiamo o che calamitiamo, inutile nasconderlo, spesso giocano un ruolo determinante in tutto ciò.
Full Swing è il tipico slice of life in cui ognuno può trovare un pezzo di sé, e che si presta a interpretazioni personali a seconda del nostro vissuto; e in un certo senso è, a modo suo, un piccolo trattato sulla vita, vera protagonista di quest'opera.