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"Padora Hearts" è un manga del 2006 dell'artista giapponese Jun Mochizuki.
La vicenda ruota attorno a Oz Vessalius, giovane rampollo di una delle quattro grandi famiglie ducali, il quale durante la cerimonia per il passaggio alla maggiore età vedrà comparire delle misteriose figure incappucciate, che lo getteranno in "Abyss", una dimensione oscura e inquietante. Qui conoscerà Alice, che lo aiuterà a tornare al mondo reale, dove però nel frattempo sono passati dieci anni. Da questo momento inizia la ricerca di Oz per scoprire la verità su Abyss e sul suo passato.

Già dalla lettura del primo volume, si colgono i pilastri su cui quest'opera si regge: fittissima presenza di misteri; enorme mole di personaggi; abbondanza di colpi di scena; umorismo che alleggerisce la tensione; momenti di riflessione più profonda.

Ebbene, quello che bisogna capire di "Pandora Hearts" è che per leggerlo ci vuole pazienza. Pazienza, non perché la storia sia noiosa - al contrario - ma perché le verità vengono fuori in maniera "irregolare": per molti volumi vengono distillate pazientemente, fino a raggiungere dei climax che hanno il sapore di un fiume in piena. Questo può a volte disorientare il lettore, che deve essere concentrato e "sul pezzo" o rischia di perdersi degli snodi fondamentali nella trama.
Tuttavia, se la pazienza non vi manca, il gioco varrà la candela: la storia non è mai banale e gli sviluppi danno vita ad un intrigo che è impossibile comprendere fin dall'inizio. Pensate ad un puzzle, o meglio ancora ad un mosaico: se avrete la tenacia di mettere al suo posto ogni singolo tassello, il risultato finale sarà spettacolare.

Questo anche perché una trama di per sé ottima e supportata da personaggi altrettanto solidi. Non vi fate ingannare: anche il character apparentemente più scialbo non è affatto sciocco come sembra e persino quella che può apparirvi come un'inutile comparsa ha un ruolo fondamentale nella storia. Possiamo dire che uno dei meriti principali che l'autrice ha è quello di costruire dei personaggi "veri", non delle macchiette, nessuno dei quali è inutile o superfluo. E difatti, molti saranno i momenti intervallati da simpatici siparietti tra i protagonisti o dalle loro riflessioni. Con riferimento a queste ultime, a volte si cade nello smielato, ma complessivamente sono ben fatte: la potenza emotiva è notevole.

Quanto al disegno, lo stile di un mangaka è molto soggettivo, ma mi pare di poter dire senza tema di smentita che il livello è molto alto. Sono doverosi però due appunti:
1) Quando ad esprimersi è un solo personaggio (quindi è l'unico a comparire sulla tavola), può risultare a volte difficile capire di chi si tratti. Credo che l'autrice, in questi casi, dovrebbe sottolinearne meglio i particolari, onde evitare confusione;
2) L'assenza di balloon o di punte nel balloon può far risultare a volte ostico l'individuazione del parlante.

Bella, infine, l'edizione Star Comics, che come al solito si caratterizza per un buon rapporto qualità-prezzo ed un eccellente lavoro di traduzione. Peccato che molte pagine a colori siano in bianco e nero.

Concludendo, se siete alla ricerca di un manga ricco di colpi di scena, ma anche impegnativo e profondo (in questo secondo aspetto, molto femminile), "Pandora Hearts" rappresenta certamente uno dei migliori prodotti sul mercato. Leggetelo e non ve ne pentirete.