Recensione
Animanial
4.0/10
Questa storia autoconclusiva di Aiji Yamakawa, disegnatrice in Il segreto dell'amicizia (2013, volume unico, Flashbook Edizioni), è un grosso e deludente “Bah!”. Il manga è così scarno nei contenuti da risultare vuoto in più aspetti, a partire dalla sceneggiatura.
La trama inizia che pare uno shoujo ordinario con la classica liceale che s'infatua del suo giovine professore, poi c'è il compagno di classe taciturno che alla protagonista sta antipatico perché dà occhiatacce al suo amato insegnante. Fin qui sarebbe anche okay, non è il massimo dell'originalità però non si cerca fondamentalmente questo in uno shoujo, per cui c'è da chiedersi perché tutto ciò che accade subito dopo è un altro gigantesco punto interrogativo…
Il problema, difatti, sta in quello che avviene successivamente al breve prologo. La storia diventa confusa, o meglio, fuori tema! poiché da quando emerge il segreto dell'insegnante, l'opera si trasforma in una cosa senza senso e ci si domanda che fine ha fatto la vicenda sentimentale che in teoria è l'elemento principale. Anzi, ci si chiede proprio dove sparisce Kendo che, sempre teoricamente, doveva essere il coprotagonista maschile. E vabbé. Subentrano personaggi teppisti che non servono a niente se non a creare caos, nonché la guerra tra gang studentesche di cui importa zero.
Sono presenti delle gag che però non fanno granché ridere. Purtroppo, se il cast di personaggi non ha personalità è difficile che succeda, quindi addio divertimento. Inoltre, Saeko, la protagonista, è di un'inutilità pazzesca perché urla soltanto, ma in generale tutti quanti finiscono per risultare assolutamente futili. Allora uno pensa che almeno il tratto si salvi, ma ahimè, neanche qua non eccelle ed è un peccato perché se ho preso questo volume unico era per il fatto che i disegni in Il segreto dell'amicizia mi avevano incuriosita da voler provare altro di quest'artista. Non che siano brutti i disegni, ma mi aspettavo di meglio onestamente, qui sono alquanto acerbi, però già dovevo capirlo dalla copertina e dall'illustrazione del primo capitolo che le proporzioni sballavano, soprattutto per la lunghezza delle braccia e delle mani. Di visi, invece, sono decenti. Sfondi non pervenuti.
E niente, pure l'edizione nostrana è sottotono in confronto ai suoi standard, più che altro non vale il prezzo dei 6.90 euro per una carta sottile e gialla, la mancanza di pagine a colori e, ovviamente, per una lettura come questa. Nel complesso è tutto poco convincente.
La trama inizia che pare uno shoujo ordinario con la classica liceale che s'infatua del suo giovine professore, poi c'è il compagno di classe taciturno che alla protagonista sta antipatico perché dà occhiatacce al suo amato insegnante. Fin qui sarebbe anche okay, non è il massimo dell'originalità però non si cerca fondamentalmente questo in uno shoujo, per cui c'è da chiedersi perché tutto ciò che accade subito dopo è un altro gigantesco punto interrogativo…
Il problema, difatti, sta in quello che avviene successivamente al breve prologo. La storia diventa confusa, o meglio, fuori tema! poiché da quando emerge il segreto dell'insegnante, l'opera si trasforma in una cosa senza senso e ci si domanda che fine ha fatto la vicenda sentimentale che in teoria è l'elemento principale. Anzi, ci si chiede proprio dove sparisce Kendo che, sempre teoricamente, doveva essere il coprotagonista maschile. E vabbé. Subentrano personaggi teppisti che non servono a niente se non a creare caos, nonché la guerra tra gang studentesche di cui importa zero.
Sono presenti delle gag che però non fanno granché ridere. Purtroppo, se il cast di personaggi non ha personalità è difficile che succeda, quindi addio divertimento. Inoltre, Saeko, la protagonista, è di un'inutilità pazzesca perché urla soltanto, ma in generale tutti quanti finiscono per risultare assolutamente futili. Allora uno pensa che almeno il tratto si salvi, ma ahimè, neanche qua non eccelle ed è un peccato perché se ho preso questo volume unico era per il fatto che i disegni in Il segreto dell'amicizia mi avevano incuriosita da voler provare altro di quest'artista. Non che siano brutti i disegni, ma mi aspettavo di meglio onestamente, qui sono alquanto acerbi, però già dovevo capirlo dalla copertina e dall'illustrazione del primo capitolo che le proporzioni sballavano, soprattutto per la lunghezza delle braccia e delle mani. Di visi, invece, sono decenti. Sfondi non pervenuti.
E niente, pure l'edizione nostrana è sottotono in confronto ai suoi standard, più che altro non vale il prezzo dei 6.90 euro per una carta sottile e gialla, la mancanza di pagine a colori e, ovviamente, per una lettura come questa. Nel complesso è tutto poco convincente.