Recensione
Bitter Virgin
7.0/10
Questo manga l'ho letto e riletto un paio di volte, perché ritengo che sia un piccolo gioiellino. Cercando di non fare gli spoiler del caso, bisogna comunque dire che la trama affronta, con un tono di colore pastello, il dramma dell'abuso su di una ragazza.
Tutta la storia ruota intorno a Suwa e allo sconcertante segreto che è venuto a sapere, ottima la trama, scelta con cura la location, ovvero il piccolo paese di provincia dove avvengono i fatti narrati, e buona la sceneggiatura degli eventi. I personaggi principali ruotano intorno al loro personale carosello di emozioni che non sanno gestire, alla voglia di rivalsa, di una vera e propria fuga dal proprio piccolo mondo, e vengono prepotentemente schiacciati dalla realtà della propria situazione, non in senso negativo ma in un crescendo di consapevolezza della propria maturità, affrontando con discernimento i drammi che la vita pone davanti, passo dopo passo.
A parte i protagonisti, il carrozzone dei comprimari va dall'amica d'infanzia dai sentimenti vacui, alla ragazza yandere con l'ossessione per il protagonista. Ruolo da non sottovalutare è anche quello della madre di Suwa, che pur rimanendo nell'ombra offre molti spunti di riflessione sulla famiglia. In questa vicenda, a parte i mostri nascosti nell'animo umano, non ci sono dei veri e propri personaggi cattivi o comunque non sono palesati nelle vicende narrate.
Il tratto del manga risulta morbido, ma volte quasi spigoloso, comunque le espressioni sono facilmente riconoscibili anche senza bisogno dei dialoghi. Chiaroscuri e sfondi potevano essere meglio dettagliati ma in fondo si sarebbero persi tra la profondità della trama. Concludendo, per chi come me spazia anche nelle opere più impegnate, questo manga seinen è di valore e si fa apprezzare.
Tutta la storia ruota intorno a Suwa e allo sconcertante segreto che è venuto a sapere, ottima la trama, scelta con cura la location, ovvero il piccolo paese di provincia dove avvengono i fatti narrati, e buona la sceneggiatura degli eventi. I personaggi principali ruotano intorno al loro personale carosello di emozioni che non sanno gestire, alla voglia di rivalsa, di una vera e propria fuga dal proprio piccolo mondo, e vengono prepotentemente schiacciati dalla realtà della propria situazione, non in senso negativo ma in un crescendo di consapevolezza della propria maturità, affrontando con discernimento i drammi che la vita pone davanti, passo dopo passo.
A parte i protagonisti, il carrozzone dei comprimari va dall'amica d'infanzia dai sentimenti vacui, alla ragazza yandere con l'ossessione per il protagonista. Ruolo da non sottovalutare è anche quello della madre di Suwa, che pur rimanendo nell'ombra offre molti spunti di riflessione sulla famiglia. In questa vicenda, a parte i mostri nascosti nell'animo umano, non ci sono dei veri e propri personaggi cattivi o comunque non sono palesati nelle vicende narrate.
Il tratto del manga risulta morbido, ma volte quasi spigoloso, comunque le espressioni sono facilmente riconoscibili anche senza bisogno dei dialoghi. Chiaroscuri e sfondi potevano essere meglio dettagliati ma in fondo si sarebbero persi tra la profondità della trama. Concludendo, per chi come me spazia anche nelle opere più impegnate, questo manga seinen è di valore e si fa apprezzare.