Recensione
La Musica di Marie
10.0/10
"Marie no kanaderu ongaku", letteralmente tradotto "La Musica di Marie", è un manga composto da due volumi ideato e disegnato da Usamaru Furuya, e purtroppo inedito in Italia.
La storia è ambientata nella terra di Pirit, un luogo dove gli esseri umani convivono pacificamente onorando la dea Marie, una gigantesca figura femminile meccanica che vola alta nel cielo, e vede come protagonisti principali Kai e Pipi, un giovane ragazzo dotato di un udito prodigioso in grado di identificare anche i più piccoli suoni a diversi chilometri di distanza, e una ragazza bella, estroversa ed avventurosa. All'interno di una società apparentemente perfetta, un misterioso segreto si nasconde dietro la figura della dea protettrice del luogo, e il destino di Kai è strettamente legato ad esso.
Bisogna obbligatoriamente iniziare sottolineando che "La Musica di Marie" è un'opera estremamente particolare, un piccolo capolavoro unico nel suo genere, un prodotto del quale è difficile, se non impossibile, trovare qualcosa di simile. Una storia delicata, intrigante, misteriosa, e molto coinvolgente sin dal primo capitolo. Numerosi sono i punti a favore di questa breve ma intensa favola.
Il primo pregio dell'opera, visibile anche ad una prima e rapida occhiata, risiede a mio avviso nell'ambientazione che il maestro Furuya è riuscito abilmente a ricreare; in poche tavole viene presentato, in maniera dettagliata, un intero mondo, originale e ben strutturato. Vengono introdotte le particolari leggi che lo regolano, viene data un'idea della sua conformazione geografica e del modello di società che lo abita, ed il tutto attraverso degli scenari magistralmente rappresentati e ricchi di fascino.
Secondo, ma non meno importante, la trama; essa si sviluppa decisamente bene, soprattutto nel secondo dei due volumi che compongono l'opera. La storia presentata è originale e riesce a ricreare delle atmosfere impareggiabili ed emozionanti, che continuano in un costante crescendo sino al gran finale.
Terzo, i personaggi principali godono di una caratterizzazione eccelsa, vengono analizzati nel dettaglio, e le loro personalità risultano realistiche e credibili. Potrebbe sembrare Kai il vero protagonista dell'opera, ed anche se questa affermazione è in parte vera, non è del tutto corretta. Protagonista assoluto dell'opera è, a mio avviso, l'intero mondo in cui è ambientata la vicenda, che manifesta il proprio destino attraverso la figura del ragazzo.
Quarto, la meravigliosa realizzazione tecnica operata dal maestro Furuya. Se rimane nella norma il design dei personaggi, sono invece bellissimi i paesaggi, ricchi di dettagli e di particolari. Oltre che magnificamente disegnati, essi sono anche originali e suggestivi. Una gioia per gli occhi.
In conclusione, "La Musica di Marie" è un'opera che è riuscita a sorprendermi per intensità, poetica e realizzazione tecnica. Una lettura veramente intrigante ed emozionante come poche altre. Veramente incredbile che non sia ancora stata portata in Italia da qualche editore, considerando anche che molte altre opere dello stesso Furuya sono state invece già editate da Star comics, Planet Manga e Goen.
La storia è ambientata nella terra di Pirit, un luogo dove gli esseri umani convivono pacificamente onorando la dea Marie, una gigantesca figura femminile meccanica che vola alta nel cielo, e vede come protagonisti principali Kai e Pipi, un giovane ragazzo dotato di un udito prodigioso in grado di identificare anche i più piccoli suoni a diversi chilometri di distanza, e una ragazza bella, estroversa ed avventurosa. All'interno di una società apparentemente perfetta, un misterioso segreto si nasconde dietro la figura della dea protettrice del luogo, e il destino di Kai è strettamente legato ad esso.
Bisogna obbligatoriamente iniziare sottolineando che "La Musica di Marie" è un'opera estremamente particolare, un piccolo capolavoro unico nel suo genere, un prodotto del quale è difficile, se non impossibile, trovare qualcosa di simile. Una storia delicata, intrigante, misteriosa, e molto coinvolgente sin dal primo capitolo. Numerosi sono i punti a favore di questa breve ma intensa favola.
Il primo pregio dell'opera, visibile anche ad una prima e rapida occhiata, risiede a mio avviso nell'ambientazione che il maestro Furuya è riuscito abilmente a ricreare; in poche tavole viene presentato, in maniera dettagliata, un intero mondo, originale e ben strutturato. Vengono introdotte le particolari leggi che lo regolano, viene data un'idea della sua conformazione geografica e del modello di società che lo abita, ed il tutto attraverso degli scenari magistralmente rappresentati e ricchi di fascino.
Secondo, ma non meno importante, la trama; essa si sviluppa decisamente bene, soprattutto nel secondo dei due volumi che compongono l'opera. La storia presentata è originale e riesce a ricreare delle atmosfere impareggiabili ed emozionanti, che continuano in un costante crescendo sino al gran finale.
Terzo, i personaggi principali godono di una caratterizzazione eccelsa, vengono analizzati nel dettaglio, e le loro personalità risultano realistiche e credibili. Potrebbe sembrare Kai il vero protagonista dell'opera, ed anche se questa affermazione è in parte vera, non è del tutto corretta. Protagonista assoluto dell'opera è, a mio avviso, l'intero mondo in cui è ambientata la vicenda, che manifesta il proprio destino attraverso la figura del ragazzo.
Quarto, la meravigliosa realizzazione tecnica operata dal maestro Furuya. Se rimane nella norma il design dei personaggi, sono invece bellissimi i paesaggi, ricchi di dettagli e di particolari. Oltre che magnificamente disegnati, essi sono anche originali e suggestivi. Una gioia per gli occhi.
In conclusione, "La Musica di Marie" è un'opera che è riuscita a sorprendermi per intensità, poetica e realizzazione tecnica. Una lettura veramente intrigante ed emozionante come poche altre. Veramente incredbile che non sia ancora stata portata in Italia da qualche editore, considerando anche che molte altre opere dello stesso Furuya sono state invece già editate da Star comics, Planet Manga e Goen.