Recensione
<b>Attenzione: la recensione contiene spoiler</b>
"Kiseiju - L'ospite indesiderato" è l'adattamento anime dell'omonimo manga pubblicato tra il 1988 e il 1995 da Hitoshi Iwaaki e realizzato dalla Madhouse.
La trama è la seguente: una notte dei parassiti invadono la Terra con lo scopo di impossessarsi del cervello umano; uno di questi parassiti però non riesce nel suo intento, prendendo solo la mano destra di Shinichi. Lui stesso lo ribattezzerà Destry (Migi in giapponese). Il cervello di Shinichi è quindi intatto e le due forme di vita dovranno convivere nello stesso corpo; i guai arrivano quando Migi, da parassita qual è, riesce a sentire la presenza dei suoi simili, e i due dovranno, contro le avversità, garantirsi la sopravvivenza.
La trama di base non è male, ma per ventiquattro episodi va avanti in maniera molto lenta, e in più ci sono situazioni inserite a caso che sembrano piccolezze, ma alla fine disturbano: l'innamoramento veloce della ragazza dell'hotel nei confronti di Shinichi, la situazione quasi "harem" iniziale, il potere di Kana che alla fine si è rivelato inutile e l'ha condotta alla morte, le reazioni umane così strane a volte nei confronti dei parassiti.
Gli spunti di riflessione sono invece ben fatti, lasciano un senso di frustrazione all'inizio (i parassiti sono il nemico? Come gli umani uccidono per sopravvivere? Cos'è che li rende diversi da loro?), ma poi si completano alla fine con la comparsa dell'assassino Uragami, che uccide solo per il piacere di farlo. Il messaggio sembra quasi essere: la vita è preziosa e si può togliere a un altro essere vivente solo se c'è in gioco la sopravvivenza, di certo non per il gusto di farlo.
Altri discorsi dell'anime fanno riflettere, fanno pensare: "E se arrivasse qualcuno al di sopra dell'uomo nella piramide alimentare?"; spunti ce ne sono tanti, soprattutto sul rispetto della Terra e delle creature viventi.
Non manca la componente horror/splatter, anche se mi aspettavo di più dalle battaglie, magari un po' più di focus o di reazioni di estrema paura negli esseri umani.
I disegni sono buoni, lo stile dell'autore è particolare. Non avendo letto il manga, non posso fare eventuali comparazioni.
Anche il comparto musicale è buono: la opening è particolarmente adatta, l'ending buona ma non degna di particolare nota, mentre le OST alcune sono molto azzeccate, altre un po' fuori luogo.
Il mio voto finale è un 5,5, perché si poteva fare di meglio, ci sono varie falle in tutto: regia, musiche, trama, che non lo rendono al 100% sufficiente. Consigliato a chi ama il genere e in più vuole godersi delle belle riflessioni.
"Kiseiju - L'ospite indesiderato" è l'adattamento anime dell'omonimo manga pubblicato tra il 1988 e il 1995 da Hitoshi Iwaaki e realizzato dalla Madhouse.
La trama è la seguente: una notte dei parassiti invadono la Terra con lo scopo di impossessarsi del cervello umano; uno di questi parassiti però non riesce nel suo intento, prendendo solo la mano destra di Shinichi. Lui stesso lo ribattezzerà Destry (Migi in giapponese). Il cervello di Shinichi è quindi intatto e le due forme di vita dovranno convivere nello stesso corpo; i guai arrivano quando Migi, da parassita qual è, riesce a sentire la presenza dei suoi simili, e i due dovranno, contro le avversità, garantirsi la sopravvivenza.
La trama di base non è male, ma per ventiquattro episodi va avanti in maniera molto lenta, e in più ci sono situazioni inserite a caso che sembrano piccolezze, ma alla fine disturbano: l'innamoramento veloce della ragazza dell'hotel nei confronti di Shinichi, la situazione quasi "harem" iniziale, il potere di Kana che alla fine si è rivelato inutile e l'ha condotta alla morte, le reazioni umane così strane a volte nei confronti dei parassiti.
Gli spunti di riflessione sono invece ben fatti, lasciano un senso di frustrazione all'inizio (i parassiti sono il nemico? Come gli umani uccidono per sopravvivere? Cos'è che li rende diversi da loro?), ma poi si completano alla fine con la comparsa dell'assassino Uragami, che uccide solo per il piacere di farlo. Il messaggio sembra quasi essere: la vita è preziosa e si può togliere a un altro essere vivente solo se c'è in gioco la sopravvivenza, di certo non per il gusto di farlo.
Altri discorsi dell'anime fanno riflettere, fanno pensare: "E se arrivasse qualcuno al di sopra dell'uomo nella piramide alimentare?"; spunti ce ne sono tanti, soprattutto sul rispetto della Terra e delle creature viventi.
Non manca la componente horror/splatter, anche se mi aspettavo di più dalle battaglie, magari un po' più di focus o di reazioni di estrema paura negli esseri umani.
I disegni sono buoni, lo stile dell'autore è particolare. Non avendo letto il manga, non posso fare eventuali comparazioni.
Anche il comparto musicale è buono: la opening è particolarmente adatta, l'ending buona ma non degna di particolare nota, mentre le OST alcune sono molto azzeccate, altre un po' fuori luogo.
Il mio voto finale è un 5,5, perché si poteva fare di meglio, ci sono varie falle in tutto: regia, musiche, trama, che non lo rendono al 100% sufficiente. Consigliato a chi ama il genere e in più vuole godersi delle belle riflessioni.