Recensione
Death Billiards
7.0/10
Recensione di DakenfromVault101
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Interessante corto che darà vita alla popolare serie "Death Parade".
Il livello qualitativo è,come da tradizione per madhouse,molto alto,con ambienti estremamente dettagliati,una scelta di colori piuttosto insolita,che mira soprattutto a tonalità scure come il nero e il viola,che non solo dona un'identità autonoma all'opera,distinta dalla tipica palette di colori estremamente vivace e brillante spesso usata in opere di questo livello tecnico,e aiuta a legale gli ambienti alle tematiche mature e dark che la trama racconta.
La trama,pur essendo per esigenze di tempo piuttosto ridotta con numerose domande lasciate senza una risposta,si dimostra piuttosto interessante,sopratutto per il mix di simbolismi e tematiche che rimandano a molteplici filosofie e religioni senza risultare troppo pesante e senza distrarre lo spettatore dall'evolversi della storia principale e il character design è estremamente curato con numerosi dettagli e interessanti momenti che si soffermano su determinati punti specifici del corpo di alcuni personaggi per evidenziare caratteristiche specifiche,come un'insolita immagine negli occhi di un personaggio per sottolinearne la natura più che umana o il dettagli di una mano tremante per mostrare l'apparente debolezza di un'altro personaggio,il tutto ulteriormente impreziosito dal collegamento che queste inquadrature hanno con il modo in cui si svolge la partita a biliardo che segna il momento più importante dell'opera.
Nel complesso il corto è piuttosto interessante,ma diversi momenti sembrano troppo poco curati,con concetti appena accennati che andrebbero approfonditi ulteriormente e numerose domande senza risposta,ma valutando il tutto non come un opera singola ma come una parte della serie successivamente sviluppata,buona parte dei problemi del corto spariscono,visto che le suddette tematiche vengono approfondite nel corso delle 12 puntate e ci vengono dati molti più dettagli sul luogo in cui si svolge il corto e il suo funzionamento,ma è comunque un prodotto molto interessante anche visto a sé stante.
Il livello qualitativo è,come da tradizione per madhouse,molto alto,con ambienti estremamente dettagliati,una scelta di colori piuttosto insolita,che mira soprattutto a tonalità scure come il nero e il viola,che non solo dona un'identità autonoma all'opera,distinta dalla tipica palette di colori estremamente vivace e brillante spesso usata in opere di questo livello tecnico,e aiuta a legale gli ambienti alle tematiche mature e dark che la trama racconta.
La trama,pur essendo per esigenze di tempo piuttosto ridotta con numerose domande lasciate senza una risposta,si dimostra piuttosto interessante,sopratutto per il mix di simbolismi e tematiche che rimandano a molteplici filosofie e religioni senza risultare troppo pesante e senza distrarre lo spettatore dall'evolversi della storia principale e il character design è estremamente curato con numerosi dettagli e interessanti momenti che si soffermano su determinati punti specifici del corpo di alcuni personaggi per evidenziare caratteristiche specifiche,come un'insolita immagine negli occhi di un personaggio per sottolinearne la natura più che umana o il dettagli di una mano tremante per mostrare l'apparente debolezza di un'altro personaggio,il tutto ulteriormente impreziosito dal collegamento che queste inquadrature hanno con il modo in cui si svolge la partita a biliardo che segna il momento più importante dell'opera.
Nel complesso il corto è piuttosto interessante,ma diversi momenti sembrano troppo poco curati,con concetti appena accennati che andrebbero approfonditi ulteriormente e numerose domande senza risposta,ma valutando il tutto non come un opera singola ma come una parte della serie successivamente sviluppata,buona parte dei problemi del corto spariscono,visto che le suddette tematiche vengono approfondite nel corso delle 12 puntate e ci vengono dati molti più dettagli sul luogo in cui si svolge il corto e il suo funzionamento,ma è comunque un prodotto molto interessante anche visto a sé stante.