Recensione
The Princess and the Pilot
6.5/10
Recensione di Lady Mei-Chan
-
Attenzione, possibili spoiler
Sono finita in ''The Princess and the pilot'' per caso, ma trovandolo interessante ne ho iniziato la lettura, guardando in seguito anche il film.
Il protagonista di quest'opera è Charles, un mercenario a cui viene affidato il compito di scortare la principessa e futura imperatrice fino all'isola di Sayon. Qui quest'ultima si incontrerà con il suo promesso sposo, il principe Carlo. Quest'operazione sarà chiamata ''Il gatto dei mari'', resterà segreta e Charles non potrà prenderne alcun merito una volta conclusa.
L'operazione si avvia in modo tranquillo e senza troppi problemi, ma non mancheranno i combattimenti aerei. Su questi, però, avrei qualcosa da dire. Sono disegnati bene, ma troppo commentati. Ci sono troppe spiegazioni, che in un certo senso sono utili per far capire al lettore cosa sta succedendo, ma che d'altra parte rendono la lettura (che proprio in queste scene dovrebbe essere veloce e coinvolgente), lenta e pesante, rovinandone il ritmo.
Charles è un personaggio tormentato, fin dalla nascita non ha avuto altro che problemi. Scelse di fare il pilota perché solo in cielo si sentiva veramente libero, come se solo lì non importasse chi lui fosse, o quale fosse la sua classe sociale. Ho apprezzato questo suo modo di pensare e il suo personaggio in generale. Essendo un figlio illegittimo ed un profugo, la sua infanzia fu segnata da bullismo da parte degli altri ragazzi, e disprezzo dagli adulti. Quand'era più piccolo incontrò Lady Fana, e anche se il loro incontro fu breve, questo lo cambiò.
Non ho apprezzato particolarmente il personaggio di Fana, anche se sembra che durante quest'esperienza sia cambiata profondamente. Lei ha sempre soppresso le sue vere emozioni, è finita per dimenticare il suo vero io. In poche parole, si è arresa al suo destino senza neanche combattere. È anche vero che quando si accorge di voler vivere, cambia radicalmente il suo modo di pensare, mutando in un personaggio più forte e sicuro. Comunque, anche dopo il suo cambiamento, non l'ho apprezzata più di tanto.
I disegni sono buoni, lo stile mi piace, ma ci sono molte cose che non mi hanno convinta. Prima cosa, sono i protagonisti. Ebbene, questi vengono disegnati sempre eccessivamente più giovani di quel che sono realmente, sia nei flashback che nella narrazione al presente. Altra pecca sono le ambientazioni, soprattutto quelle sulla terraferma. Non mi sono mai piaciute. Al contrario, invece, il modo in cui viene rappresentato il cielo, pur in bianco e nero, rende molto bene. Un'altra cosa che ho apprezzato dei disegni sono i velivoli.
Nota di merito per le copertine, splendide.
Nel quarto ed ultimo volume sono presenti due storie autoconclusive, non sono nulla di speciale, ma sono piacevoli. La prima, rispetto alla seconda, è quella che ho preferito. Queste mi hanno aiutato a capire un po' di più l'autore, notando il fatto che sia nella storia principale, che in queste due, tenda sempre a lasciare un finale aperto.
Tirando le somme, ''The princess and the pilot'' è un titolo abbastanza interessante. Le premesse iniziali sono buone: parte con l'idea della missione impossibile e ti mette addosso la curiosità di scoprire come questa verrà affrontata. Inoltre, la storia è spesso alternata a flashback che aiutano a comprendere meglio i protagonisti e le loro storie. È una lettura piacevole, ma spesso resa pesante dalle troppe spiegazioni.
Il finale mi ha lasciato con l'amaro in bocca.
Sono finita in ''The Princess and the pilot'' per caso, ma trovandolo interessante ne ho iniziato la lettura, guardando in seguito anche il film.
Il protagonista di quest'opera è Charles, un mercenario a cui viene affidato il compito di scortare la principessa e futura imperatrice fino all'isola di Sayon. Qui quest'ultima si incontrerà con il suo promesso sposo, il principe Carlo. Quest'operazione sarà chiamata ''Il gatto dei mari'', resterà segreta e Charles non potrà prenderne alcun merito una volta conclusa.
L'operazione si avvia in modo tranquillo e senza troppi problemi, ma non mancheranno i combattimenti aerei. Su questi, però, avrei qualcosa da dire. Sono disegnati bene, ma troppo commentati. Ci sono troppe spiegazioni, che in un certo senso sono utili per far capire al lettore cosa sta succedendo, ma che d'altra parte rendono la lettura (che proprio in queste scene dovrebbe essere veloce e coinvolgente), lenta e pesante, rovinandone il ritmo.
Charles è un personaggio tormentato, fin dalla nascita non ha avuto altro che problemi. Scelse di fare il pilota perché solo in cielo si sentiva veramente libero, come se solo lì non importasse chi lui fosse, o quale fosse la sua classe sociale. Ho apprezzato questo suo modo di pensare e il suo personaggio in generale. Essendo un figlio illegittimo ed un profugo, la sua infanzia fu segnata da bullismo da parte degli altri ragazzi, e disprezzo dagli adulti. Quand'era più piccolo incontrò Lady Fana, e anche se il loro incontro fu breve, questo lo cambiò.
Non ho apprezzato particolarmente il personaggio di Fana, anche se sembra che durante quest'esperienza sia cambiata profondamente. Lei ha sempre soppresso le sue vere emozioni, è finita per dimenticare il suo vero io. In poche parole, si è arresa al suo destino senza neanche combattere. È anche vero che quando si accorge di voler vivere, cambia radicalmente il suo modo di pensare, mutando in un personaggio più forte e sicuro. Comunque, anche dopo il suo cambiamento, non l'ho apprezzata più di tanto.
I disegni sono buoni, lo stile mi piace, ma ci sono molte cose che non mi hanno convinta. Prima cosa, sono i protagonisti. Ebbene, questi vengono disegnati sempre eccessivamente più giovani di quel che sono realmente, sia nei flashback che nella narrazione al presente. Altra pecca sono le ambientazioni, soprattutto quelle sulla terraferma. Non mi sono mai piaciute. Al contrario, invece, il modo in cui viene rappresentato il cielo, pur in bianco e nero, rende molto bene. Un'altra cosa che ho apprezzato dei disegni sono i velivoli.
Nota di merito per le copertine, splendide.
Nel quarto ed ultimo volume sono presenti due storie autoconclusive, non sono nulla di speciale, ma sono piacevoli. La prima, rispetto alla seconda, è quella che ho preferito. Queste mi hanno aiutato a capire un po' di più l'autore, notando il fatto che sia nella storia principale, che in queste due, tenda sempre a lasciare un finale aperto.
Tirando le somme, ''The princess and the pilot'' è un titolo abbastanza interessante. Le premesse iniziali sono buone: parte con l'idea della missione impossibile e ti mette addosso la curiosità di scoprire come questa verrà affrontata. Inoltre, la storia è spesso alternata a flashback che aiutano a comprendere meglio i protagonisti e le loro storie. È una lettura piacevole, ma spesso resa pesante dalle troppe spiegazioni.
Il finale mi ha lasciato con l'amaro in bocca.