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"Isekai no Seikishi Monogatari" (letteralmente "Storia di un Seikishi di un altro mondo") narra la storia di Kenshi Masaki, un terrestre inviato in un mondo alternativo per ragioni ignote. Fin da subito, si noterà la rassomiglianza con Tenchi Masaki di "Tenchi Muyo!". La serie, infatti, è uno spin-off di "Tenchi Muyo - Ryo-Ohki", di cui potrebbe anche essere considerato il seguito. Ma procediamo per gradi.

Trama
Masaki Kenshi è un pilota di Seikijin (un mecha in parte meccanico e in parte organico) incaricato di supportare altri Seikijin nell'assassinio della neo-regina di Shitoreiyu, Lashara Aaso. Quando l'attentato fallisce, rinuncia all'idea di ucciderla e prova a rapirla, ma fallisce a causa delle sue condizioni e viene quindi preso prigioniero. Invece di ucciderlo, viste le notevoli capacità come Seikishi (il titolo che viene dato ai piloti di Seikijin), la giovane regina ne fa il suo servo e lo porta con se nella Terra Sacra, dove ha sede la sua scuola e dove, presto o tardi, si ritroverà ad affrontare una crisi senza precedenti.

Seikishi
Come detto, sono i piloti di Seikijin e hanno uno status sociale molto elevato. Dato che il sangue di Seikishi è abbastanza raro, hanno molti vantaggi, ma anche poche libertà (specialmente se maschi visto che la stragrande maggioranza è femminile). Questa è la ragione principale che porta Lashara a nascondere la vera identità di Kenshi, facendolo passare per un comune servitore.

Kenshi e Ryo-Ohki
Nel corso della storia, Kenshi parla spesso della sua famiglia, ma senza fornire dettagli particolari anche se, nel corso della storia, fa alcuni nomi (nomina una certa scienziata nel secondo episodio e nel decimo fa il nome di sua madre). Se volete capire la parentela che lo lega a Tenchi, dovete almeno vedere la serie da cui è tratto questo spin-off ma, anche così, solo con il decimo episodio capirete il rapporto che li lega.

Disegni e personaggi
Rispetto a "Tenchi Muyo! - Ryo-Ohki", i disegni sono molto più precisi e gradevoli. Degni di nota sono i Seikijin, che in alcune occasioni sembrano più mostri che robot, specialmente quello del protagonista, che talvolta si comporta come una bestia inferocita. Tra i personaggi, oltre a Kenshi, gradisco molto Lashara, che è anche il primo personaggio che appare nelle due sigle. E' un personaggio che fa sorridere fin dal principio, con la sua mentalità aperta e la sua costante ricerca di un profitto.

Doppiaggio e sonoro
A occuparsi del doppiaggio di Tenchi è Hiro Shimono, uno dei miei preferiti, che ha dato la voce anche al protagonista di "Baka to Test to Shoukanjuu" e a quello di "Machine-Doll wa Kizutsukanai". Oltre a lui abbiamo Madoka Yonezawa (Tsugumi Shirasaki in "Daitoshokan no Hitsujikai") nel ruolo di Lashara; Natsuko Kuwatani (Kanako Urashima in "Love Hina Again") nel ruolo di Chiaia e molti altri.
L'opening è molto bella e orecchiabile anche se, purtroppo, ce la ritroviamo già dal principio (avrei preferito che fosse posticipata). L'ending è piacevole ma nulla di speciale.

Giudizio
La trama di Isekai no Seikishi no Monogatari è abbastanza semplice ma ben studiata. Il confine tra buoni e cattivi è piuttosto effimero. Abbiamo personaggi buoni e simpatici in entrambi gli schieramenti, che in alcuni casi spingeranno lo spettatore a chiedersi il perché del loro schieramento. Ciò che probabilmente non verrà apprezzato sono gli episodi calmi che contraddistinguono la prima parte, ma che io ho trovato molto divertenti e istruttivi. Impariamo infatti a conoscere i protagonisti e anche a comprendere meglio le due diverse fazioni.
Unica pecca sono le domande che la serie spinge a porsi, soprattutto sulle origini di Kenshi. La trama infatti lascia che sia sempre lo spettatore a trarre conclusioni e non fornisce ulteriori spiegazioni. Il rapporto tra Ulyte e il fratello, ad esempio, è una cosa che mi aveva lasciato piuttosto confuso.
In conclusione, questo anime mi è piaciuto sotto tutti i punti di vista, tanto da preferirlo anche alla serie da cui è tratto e che ho visto solo in seguito. E' possibile guardare questa serie anche senza aver visto la prima, ma consiglio comunque la visione di entrambe, nell'ordine che preferite.