Recensione
Recensione di Andrea8877
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"Fushigi no Umi no Nadia", o come è conosciuto in Italia "Il mistero della pietra azzurra", è senza alcun dubbio uno tra i miei anime preferiti, uno dei capolavori di Hideaki Anno e molto probabilmente una delle migliori serie mai passate in Italia.
La storia comincia nel 1889 nel periodo chiamato "Belle Époque", ovvero un periodo storico caratterizzato da grandi innovazioni scientifiche; facciamo la conoscenza di Jean Luc Lartigue, quattordicenne grande appassionato di invenzioni, recatosi a Parigi con lo zio per vedere l'esposizione universale e per partecipare a una gara di volo. Proprio qui incontrerà una ragazza di nome Nadia, della quale si innamorerà subito, e che cercherà poi di salvare da un trio di furfanti interessati a rubarle la pietra azzurra che porta con sé. Jean e Nadia vivranno un viaggio che cambierà per sempre la loro vita, incontreranno il capitano Nemo a bordo del futuristico sommergibile Nautilus, il quale si trova lotta con lo spietato Gargoyle, intenzionato a conquistare il mondo recuperando antiche tecnologie.
Liberamente ispirato al romanzo di Verne "Ventimila leghe sotto i mari", questo anime a mio parere gode di ambientazioni incredibili, la maggior parte ambientate sott'acqua, semplicemente eccezionali e caratterizzate divinamente. "Fushigi no Umi no Nadia" è veramente un qualcosa di incredibile che merita di essere visto dall'inizio alla fine. Le premesse iniziali sembrano molto semplici e, guardando i primi episodi, sembra di trovarsi semplicemente davanti a una storia d'avventura, ma non è così: questa rappresenta anche un viaggio interiore dei protagonisti, i quali si renderanno via via conto di cosa può essere definito giusto o sbagliato, di quale sia il senso e il ruolo della propria vita e di quanto anche il minimo errore possa mettere in pericolo sé e gli altri. Anche i personaggi hanno una psicologia ben tratteggiata e ognuno ha il proprio modo di essere, di rapportarsi con gli altri e di esprimere le proprie emozioni. Nadia è certamente tra quelli meglio riusciti: certo è scontrosa, capricciosa, lunatica e testarda fino all'inverosimile, ma nei momenti più complicati riesce ad avere una tale dolcezza, che nel mio caso riuscirei a perdonarle tutto o quasi.
Sempre restando in tema di personaggi, menzione d'onore per Gargoyle, uno degli antagonisti meglio riusciti di sempre e uno dei miei preferiti in assoluto: spietato (nessuna vita umana ha per lui alcun valore), autodefinitosi divinità, non ha nessuna esitazione a compiere genocidi. Un cattivo che si odierà, ma al contempo risulterà affascinante seguirlo nella sua follia e nella sua brama di portare a termine i suoi piani. Davvero, se amo questa serie, parte del merito è senza ombra di dubbio tutta sua.
L'unico vero difetto che si può imputare a questa serie è il cambio di regia e il lieve calo della qualità delle animazioni che hanno colpito gli episodi che vanno dal 23 al 29: alcuni questi li hanno reputati da pessimi a inutili, io sinceramente non li ritengo così catastrofici; sicuramente la dose di humor aumenta e in sostanza il tutto non è al livello degli episodi precedenti e successivi, ma aiutano a sviluppare ancora certi tratti dei personaggi principali e ben preparano per la fase finale della serie.
Menzione anche per la colonna sonora: semplicemente straordinaria, musiche semplicemente splendide riescono ad enfatizzare al meglio i momenti più comici e drammatici. Infine stupende sia l'opening "Blue Water" sia la ending "Yes, I Will..." di Miho Morikawa: nel mio caso mi sono rimaste impresse e risultano tra le mie sigle preferite di sempre.
Davvero non ho altro dire, se non di guardare quest'opera; per me questa ha rappresentato vivere una vera e propria esperienza insieme a questi personaggi, seguendo il loro viaggio, gioendo e soffrendo con loro, arrivando poi a un finale poi semplicemente epico, un insieme di emozioni che mi rimarranno per sempre nel cuore. Vivete anche voi questa avventura, ne vale davvero la pena!
La storia comincia nel 1889 nel periodo chiamato "Belle Époque", ovvero un periodo storico caratterizzato da grandi innovazioni scientifiche; facciamo la conoscenza di Jean Luc Lartigue, quattordicenne grande appassionato di invenzioni, recatosi a Parigi con lo zio per vedere l'esposizione universale e per partecipare a una gara di volo. Proprio qui incontrerà una ragazza di nome Nadia, della quale si innamorerà subito, e che cercherà poi di salvare da un trio di furfanti interessati a rubarle la pietra azzurra che porta con sé. Jean e Nadia vivranno un viaggio che cambierà per sempre la loro vita, incontreranno il capitano Nemo a bordo del futuristico sommergibile Nautilus, il quale si trova lotta con lo spietato Gargoyle, intenzionato a conquistare il mondo recuperando antiche tecnologie.
Liberamente ispirato al romanzo di Verne "Ventimila leghe sotto i mari", questo anime a mio parere gode di ambientazioni incredibili, la maggior parte ambientate sott'acqua, semplicemente eccezionali e caratterizzate divinamente. "Fushigi no Umi no Nadia" è veramente un qualcosa di incredibile che merita di essere visto dall'inizio alla fine. Le premesse iniziali sembrano molto semplici e, guardando i primi episodi, sembra di trovarsi semplicemente davanti a una storia d'avventura, ma non è così: questa rappresenta anche un viaggio interiore dei protagonisti, i quali si renderanno via via conto di cosa può essere definito giusto o sbagliato, di quale sia il senso e il ruolo della propria vita e di quanto anche il minimo errore possa mettere in pericolo sé e gli altri. Anche i personaggi hanno una psicologia ben tratteggiata e ognuno ha il proprio modo di essere, di rapportarsi con gli altri e di esprimere le proprie emozioni. Nadia è certamente tra quelli meglio riusciti: certo è scontrosa, capricciosa, lunatica e testarda fino all'inverosimile, ma nei momenti più complicati riesce ad avere una tale dolcezza, che nel mio caso riuscirei a perdonarle tutto o quasi.
Sempre restando in tema di personaggi, menzione d'onore per Gargoyle, uno degli antagonisti meglio riusciti di sempre e uno dei miei preferiti in assoluto: spietato (nessuna vita umana ha per lui alcun valore), autodefinitosi divinità, non ha nessuna esitazione a compiere genocidi. Un cattivo che si odierà, ma al contempo risulterà affascinante seguirlo nella sua follia e nella sua brama di portare a termine i suoi piani. Davvero, se amo questa serie, parte del merito è senza ombra di dubbio tutta sua.
L'unico vero difetto che si può imputare a questa serie è il cambio di regia e il lieve calo della qualità delle animazioni che hanno colpito gli episodi che vanno dal 23 al 29: alcuni questi li hanno reputati da pessimi a inutili, io sinceramente non li ritengo così catastrofici; sicuramente la dose di humor aumenta e in sostanza il tutto non è al livello degli episodi precedenti e successivi, ma aiutano a sviluppare ancora certi tratti dei personaggi principali e ben preparano per la fase finale della serie.
Menzione anche per la colonna sonora: semplicemente straordinaria, musiche semplicemente splendide riescono ad enfatizzare al meglio i momenti più comici e drammatici. Infine stupende sia l'opening "Blue Water" sia la ending "Yes, I Will..." di Miho Morikawa: nel mio caso mi sono rimaste impresse e risultano tra le mie sigle preferite di sempre.
Davvero non ho altro dire, se non di guardare quest'opera; per me questa ha rappresentato vivere una vera e propria esperienza insieme a questi personaggi, seguendo il loro viaggio, gioendo e soffrendo con loro, arrivando poi a un finale poi semplicemente epico, un insieme di emozioni che mi rimarranno per sempre nel cuore. Vivete anche voi questa avventura, ne vale davvero la pena!