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"The Ancient Magus Bride" è sicuramente da annoverare tra i manga piú interessanti degli ultimi anni.

Un fantasy, uno slice of life, a tratti un manga d'azione e una bella storia romantica sembrano tutti generi inconciliabili, eppure si potrebbe tranquillamente definire questo manga come appartenente a ognuno di essi.
Il manga segue le vicende di Chise, una sfortunata ragazza non voluta dalla sua famiglia, che viene letteralmente venduta a un misterioso mago dal corpo umano ma dalla testa a forma di teschio di cane, Elias.
Egli porta con sè Chise in qualità di sua apprendista e al tempo stesso "sposa". Sebbene sembri impossibile, tra i due piano piano inizia a costruirsi una specie di rapporto: da un lato Chise ha un'emotività scossa da tutte le sofferenze del suo passato e dall'altro Elias è un essere a metà tra un uomo e un demone, ma non è completamente nessuna delle due cose.
Una serie di personaggi "magici" tra cui famigli, fate, e mostri di ogni genere, si avvicina in qualche modo attirato dalla strana coppia e entra a farne parte della quotidianità.

"The Ancient Magus Bride" è al tempo stesso una bella "favola" di stampo classico, in cui sebbene si avverta la profonda solitudine della protagonista, essa è accompagnata (e a volte osteggiata) da un ricco e ben approfondito cast di personaggi secondari, e un manga drammatico e potente, che in certi tratti ricorda le scene piú cariche di "Fullmetal Alchemist".
Si passa da scene molto concitate e drammatiche ad altre piú rilassate, che cercano di descrivere la convivenza tra Chise e Elias, che cercano di avvicinarsi lentamente, in un processo che ricorda invece un pó "I giorni della sposa".

Una miscela probabilmente vincente, che da un carattere nuovo e compatto al manga, che sebbene attinga a varie fonti riesce a rendere tutto organico e interessante da leggere, ponendosi appunto su piú livelli.
Definirlo uno "shonen" infatti sarebbe estremamente riduttivo, perchè siamo davanti a uno di quei rari casi in cui un manga possa intrattenere qualunque fascia di pubblico, anche quello piú maturo e esigente.

I disegni hanno personalità e carattere, la Yamazaki sa quello che sta facendo fin dal primo volume e propone personaggi solidi, con un sapore "classico" ma non di già visto, soprattutto Elias, risulta mostruoso e affascinante al tempo stesso.

Per quanto riguarda l'edizione italiana della StarComics essa è buona, con sovraccoperta, qualche pagina a colori all'inizio del volume e le note mantenute sotto alla sovraccoperta (stampate direttamente sulla copertina del volume).
Da non perdere per nessun motivo, soprattutto per i lettori piú navigati e in cerca di qualcosa di "raffinato" e ben raccontato.