Recensione
Io ti salverò
7.5/10
Quando si decide di leggere un manga (o vedere un film o leggere un libro) di solito lo si fa perché si sta cercando qualcosa: per alcuni potrà essere imparare qualcosa di nuovo, per altri emozionarsi e commuoversi (si, conosco persone che se non si piange un po', non sono contente), per altri ancora, passare solo qualche piacevole ora fuori dalla propria quotidianità, lasciando da parte problemi e stress per tornare adolescenti.
Per chi si sta avvicinando per la prima volta al mondo dei manga può essere difficile districarsi in mezzo a molte proposte e molti generi; per capire meglio quali possono essere i propri gusti può essere un'ottima soluzione partire con storie brevi o volumi unici.
Se avete un animo romantico, siete rimasti un po' adolescenti dentro e volete scoprire se il genere shojo è adatto a voi. anche se magari avete superato gli anta,"Io ti salverò" di Yoko Maki potrebbe essere il giusto compromesso.
Infatti in un volume di poco meno di 200 pagine sono racchiuse quattro storie brevi che parlano di primi amori fra i banchi di scuola.
In Giappone il manga è stato pubblicato dalla casa editrice Shueisha sulla sua rivista Ribon, mentre l'edizione italiana è stata curata dalla casa editrice Planet Manga, che lo ha lanciato in contemporanea con altre due serie della stessa autrice, cioè "Romantica Clock" e "Zen Zen", infatti poteva essere acquistato sia da solo che in un pack assieme ai numeri 1 delle altre due serie.
Della stessa autrice ho già avuto modo di leggere il manga da noi inedito "Atashi wa bambi" (edito nel 2001 sempre da Shueisha): la mangaka, all'epoca giovanissima (Yoko Maki infatti è nata nel 1981), raccontava del modo in cui degli studenti del liceo affrontavano le loro prime volte, prendendo coraggio magari da un cambio di pettinatura e da un nuovo atteggiamento verso la vita. Pur essendo passati 15 anni da quella storia, alcune tematiche evidentemente care all'autrice si ritrovano anche in "Io ti salverò" (il cui titolo originale suona leggermente diverso, essendo "Il mondo ti salverà").
Infatti anche in questo caso, in tutte e quattro le storie, le protagoniste cambiano il loro atteggiamento verso l'altro: che siano severe o timide, capricciose o scontrose, riescono a smussare i loro "difetti" grazie a quella cosa chiamata amore.
Nella prima storia, che dà il titolo al manga e che è leggermente più lunga delle altre tre, abbiamo Hiro Harusawa conosciuta però da tutta la scuola come "La Giustiziera" perché molto severa e sempre pronta a riprendere i suoi compagni fannulloni. Non avendo paura di nessuno, riesce a parlare anche con i ragazzi della sezione C, temuti da tutti perché considerati veri teppisti; in particolar modo legherà con Ryo Hamasaki, che arriva quasi a stalkerarla per diventare suo amico, ma ben presto l'amicizia lascerà posto ad un sentimento ben più importante.
Nella seconda, "My Candy", conosciamo invece Mimi Hoshino, dall'aspetto angelico ma dal carattere strano: infatti il suo ragazzo la descrive come egoista, lunatica, arrogante e capricciosa, ma quando vuole sa anche essere dolce e lo dimostrerà difendendo il suo fidanzato dal nonnismo del suo senpai del club di calcio.
Nella terza, "Clear Note", si parla invece di Rumi Hasegawa, persona estremamente timida e chiusa nel suo guscio, che grazie però all'amore troverà la forza di aprirsi al mondo.
Infine l'ultima storia si intitola "Green Boy X Blu Girl" e ha per protagonista Yu Miyabata, solita schiavizzare il suo compagno di banco, senza rendersi conto che dietro a questo suo atteggiamento scontroso si nasconde ben altro.
Tutte queste ragazze sono in quella fase della vita in cui si cresce, si cambia, si scoprono cose nuove come l'amore o il dolore, ma si capisce anche che tutto questo serve a farci diventare quello che siamo e ci insegna che il cambiamento non deve farci paura perché può portarsi dietro cose molto piacevoli. Viene inoltre affrontato, seppur in maniera lieve e sempre privo di gravi conseguenze, il bullismo e il nonnismo che sembra essere una delle peggiori piaghe sociali all'interno di molte scuole giapponesi. Non è altro che un accenno, ma credo sia comunque una buona cosa che anche in un'opera così leggera si menzioni e si condanni qualcosa di così deplorevole; ogni piccolo seme piantato si spera possa dare i suoi frutti in futuro.
L'autrice riesce ad inquadrare bene i protagonisti descrivendoli con pochi ma efficaci tratti; d'altronde la brevità dei racconti non permette materialmente di fare chissà quali approfondimenti psicologici, e non è nemmeno questo lo scopo dell'opera. Dal punto di vista grafico, invece, ho notato un grande miglioramento rispetto alla prima opera che lessi di questa autrice: in 15 anni il salto è stato notevole. Il tratto è diventato molto pulito e preciso, il disegno piuttosto dettagliato, il chara design più maturo e questo fa sì che difficilmente ci si possa confondere fra i vari personaggi.
La mangaka si concentra principalmente sui primi piani, analizzando bene le espressioni nelle varie sfumature; gli sfondi sono pochi, ma ben fatti. Le vignette si sovrappongono spesso le une alle altre, alternando grandezze diverse, il che rende tutto molto vivace e conferisce un bel senso di movimento.
L'edizione italiana Planet Manga è semplice (niente sovracopertina o altri particolari extra), ma curata; la stampa è pulita e la brossura è solida ed ha resistito infatti alla lettura, nonostante io abbia l'abitudine (per alcuni sacrilega) di aprire per bene i manga.
In sintesi, non ci troviamo di certo di fronte ad un capolavoro, ma "Io ti salverò" è sicuramente un buon prodotto, piacevole e fresco, adatto a passare un'oretta spensierata e a sognare amori a lieto fine, facili e leggeri. Inoltre può essere perfetto per chi non ha mai letto niente che appartenga al genere shojo e voglia farsi un'idea di quello che potrebbe trovare all'interno di questa categoria. Secondo me tutte e quattro le storie potrebbero essere approfondite, avere un seguito, ed essere quindi serializzate perché ne hanno le potenzialità, ma starà all'autrice decidere se vorrà regalarci altre avventure per queste quattro ragazze determinate, a volte timide, a volte matte, a volte scontrose, ma sempre molto umane.
Per chi si sta avvicinando per la prima volta al mondo dei manga può essere difficile districarsi in mezzo a molte proposte e molti generi; per capire meglio quali possono essere i propri gusti può essere un'ottima soluzione partire con storie brevi o volumi unici.
Se avete un animo romantico, siete rimasti un po' adolescenti dentro e volete scoprire se il genere shojo è adatto a voi. anche se magari avete superato gli anta,"Io ti salverò" di Yoko Maki potrebbe essere il giusto compromesso.
Infatti in un volume di poco meno di 200 pagine sono racchiuse quattro storie brevi che parlano di primi amori fra i banchi di scuola.
In Giappone il manga è stato pubblicato dalla casa editrice Shueisha sulla sua rivista Ribon, mentre l'edizione italiana è stata curata dalla casa editrice Planet Manga, che lo ha lanciato in contemporanea con altre due serie della stessa autrice, cioè "Romantica Clock" e "Zen Zen", infatti poteva essere acquistato sia da solo che in un pack assieme ai numeri 1 delle altre due serie.
Della stessa autrice ho già avuto modo di leggere il manga da noi inedito "Atashi wa bambi" (edito nel 2001 sempre da Shueisha): la mangaka, all'epoca giovanissima (Yoko Maki infatti è nata nel 1981), raccontava del modo in cui degli studenti del liceo affrontavano le loro prime volte, prendendo coraggio magari da un cambio di pettinatura e da un nuovo atteggiamento verso la vita. Pur essendo passati 15 anni da quella storia, alcune tematiche evidentemente care all'autrice si ritrovano anche in "Io ti salverò" (il cui titolo originale suona leggermente diverso, essendo "Il mondo ti salverà").
Infatti anche in questo caso, in tutte e quattro le storie, le protagoniste cambiano il loro atteggiamento verso l'altro: che siano severe o timide, capricciose o scontrose, riescono a smussare i loro "difetti" grazie a quella cosa chiamata amore.
Nella prima storia, che dà il titolo al manga e che è leggermente più lunga delle altre tre, abbiamo Hiro Harusawa conosciuta però da tutta la scuola come "La Giustiziera" perché molto severa e sempre pronta a riprendere i suoi compagni fannulloni. Non avendo paura di nessuno, riesce a parlare anche con i ragazzi della sezione C, temuti da tutti perché considerati veri teppisti; in particolar modo legherà con Ryo Hamasaki, che arriva quasi a stalkerarla per diventare suo amico, ma ben presto l'amicizia lascerà posto ad un sentimento ben più importante.
Nella seconda, "My Candy", conosciamo invece Mimi Hoshino, dall'aspetto angelico ma dal carattere strano: infatti il suo ragazzo la descrive come egoista, lunatica, arrogante e capricciosa, ma quando vuole sa anche essere dolce e lo dimostrerà difendendo il suo fidanzato dal nonnismo del suo senpai del club di calcio.
Nella terza, "Clear Note", si parla invece di Rumi Hasegawa, persona estremamente timida e chiusa nel suo guscio, che grazie però all'amore troverà la forza di aprirsi al mondo.
Infine l'ultima storia si intitola "Green Boy X Blu Girl" e ha per protagonista Yu Miyabata, solita schiavizzare il suo compagno di banco, senza rendersi conto che dietro a questo suo atteggiamento scontroso si nasconde ben altro.
Tutte queste ragazze sono in quella fase della vita in cui si cresce, si cambia, si scoprono cose nuove come l'amore o il dolore, ma si capisce anche che tutto questo serve a farci diventare quello che siamo e ci insegna che il cambiamento non deve farci paura perché può portarsi dietro cose molto piacevoli. Viene inoltre affrontato, seppur in maniera lieve e sempre privo di gravi conseguenze, il bullismo e il nonnismo che sembra essere una delle peggiori piaghe sociali all'interno di molte scuole giapponesi. Non è altro che un accenno, ma credo sia comunque una buona cosa che anche in un'opera così leggera si menzioni e si condanni qualcosa di così deplorevole; ogni piccolo seme piantato si spera possa dare i suoi frutti in futuro.
L'autrice riesce ad inquadrare bene i protagonisti descrivendoli con pochi ma efficaci tratti; d'altronde la brevità dei racconti non permette materialmente di fare chissà quali approfondimenti psicologici, e non è nemmeno questo lo scopo dell'opera. Dal punto di vista grafico, invece, ho notato un grande miglioramento rispetto alla prima opera che lessi di questa autrice: in 15 anni il salto è stato notevole. Il tratto è diventato molto pulito e preciso, il disegno piuttosto dettagliato, il chara design più maturo e questo fa sì che difficilmente ci si possa confondere fra i vari personaggi.
La mangaka si concentra principalmente sui primi piani, analizzando bene le espressioni nelle varie sfumature; gli sfondi sono pochi, ma ben fatti. Le vignette si sovrappongono spesso le une alle altre, alternando grandezze diverse, il che rende tutto molto vivace e conferisce un bel senso di movimento.
L'edizione italiana Planet Manga è semplice (niente sovracopertina o altri particolari extra), ma curata; la stampa è pulita e la brossura è solida ed ha resistito infatti alla lettura, nonostante io abbia l'abitudine (per alcuni sacrilega) di aprire per bene i manga.
In sintesi, non ci troviamo di certo di fronte ad un capolavoro, ma "Io ti salverò" è sicuramente un buon prodotto, piacevole e fresco, adatto a passare un'oretta spensierata e a sognare amori a lieto fine, facili e leggeri. Inoltre può essere perfetto per chi non ha mai letto niente che appartenga al genere shojo e voglia farsi un'idea di quello che potrebbe trovare all'interno di questa categoria. Secondo me tutte e quattro le storie potrebbero essere approfondite, avere un seguito, ed essere quindi serializzate perché ne hanno le potenzialità, ma starà all'autrice decidere se vorrà regalarci altre avventure per queste quattro ragazze determinate, a volte timide, a volte matte, a volte scontrose, ma sempre molto umane.