Recensione
La storia si apre su Yuuta Togashi, un liceale che vuole lasciarsi alle spalle la sindrome della seconda media. Così viene chiamata quella sorta di condizione mentale dei giovani giapponesi che immaginano di vivere in un mondo fantasy dove loro sono dei guerrieri/maghi sopiti che combattono il male. Questo li farà comportare in maniera ridicola agli occhi dei loro coetanei, vestendosi in maniera bizzarra per andare a scuola, parlando come se si trovassero in un gioco di ruolo. Il nostro protagonista Yuuta ha sorpassato questa fase e decide di iscriversi in una scuola superiore dove non si è iscritto nessuno dei suoi vecchi compagni di classe delle medie per poter ricominciare da zero. Le cose per lui si complicheranno quando farà la conoscenza di una ragazza della sua classe, Rikka Takanashi, che ha ancora la sindrome della seconda media e che rischia di far ricadere anche lui nella sua immaginazione.
Non è la prima volta che incontro questa cosiddetta sindrome della seconda media in una commedia scolastica. Però questo è il primo anime che la usa come perno portante di tutta la vicenda. La storia quindi come si sviluppa? Con il protagonista che cerca di condurre una normale vita da liceale e la nostra protagonista femminile Rikka Takanashi affetta dalla sindrome della seconda media che cerca di trascinarlo nelle sue avventure nel mondo della fantasia. E la prima cosa che azzecca l'anime è proprio Rikka Takanashi, perché è una ragazza molto divertente e dolcissima. Non a caso ha vinto il premio come miglior personaggio femminile ed è arrivata seconda come miglior personaggio moe nelle classifiche di questo sito. Ma oltre a lei, anche gli altri personaggi femminili che fanno da contorno alla storia sono ben realizzati. Dalla migliore amica di Rikka, Sanae Dekomori, anche lei affetta dalla sindrome della seconda media che farà da spalla alle fantasie di Rikka. Poi abbiamo Shinka Nibutani, anche lei come Yuuta ha superato tale sindrome della seconda media e cerca di condurre una vita normale, ma costruirà pian piano un rapporto particolare e divertente con Sanae Dekomori. E, infine, Kumin Tsuyuri; nonostante il suo ruolo piuttosto marginale, è difficile dimenticare la sua passione per i sonnellini. Solo il protagonista maschile, come è di rito ormai in queste storie, è un personaggio abbastanza generico che serve per permettere allo spettatore di immedesimarsi in lui.
Per quanto riguarda la storia, nonostante mantenga dei toni leggeri, non mancheranno momenti di riflessione, in cui l'anime cerca di farci capire come rinchiudersi a volte nelle nostre fantasie possa aiutarci a superare momenti difficili della nostra vita.
In definitiva, un anime decisamente carino, che consiglio a tutti gli appassionati di commedie scolastiche per la sua freschezza e i suoi personaggi femminili davvero ben fatti.
Non è la prima volta che incontro questa cosiddetta sindrome della seconda media in una commedia scolastica. Però questo è il primo anime che la usa come perno portante di tutta la vicenda. La storia quindi come si sviluppa? Con il protagonista che cerca di condurre una normale vita da liceale e la nostra protagonista femminile Rikka Takanashi affetta dalla sindrome della seconda media che cerca di trascinarlo nelle sue avventure nel mondo della fantasia. E la prima cosa che azzecca l'anime è proprio Rikka Takanashi, perché è una ragazza molto divertente e dolcissima. Non a caso ha vinto il premio come miglior personaggio femminile ed è arrivata seconda come miglior personaggio moe nelle classifiche di questo sito. Ma oltre a lei, anche gli altri personaggi femminili che fanno da contorno alla storia sono ben realizzati. Dalla migliore amica di Rikka, Sanae Dekomori, anche lei affetta dalla sindrome della seconda media che farà da spalla alle fantasie di Rikka. Poi abbiamo Shinka Nibutani, anche lei come Yuuta ha superato tale sindrome della seconda media e cerca di condurre una vita normale, ma costruirà pian piano un rapporto particolare e divertente con Sanae Dekomori. E, infine, Kumin Tsuyuri; nonostante il suo ruolo piuttosto marginale, è difficile dimenticare la sua passione per i sonnellini. Solo il protagonista maschile, come è di rito ormai in queste storie, è un personaggio abbastanza generico che serve per permettere allo spettatore di immedesimarsi in lui.
Per quanto riguarda la storia, nonostante mantenga dei toni leggeri, non mancheranno momenti di riflessione, in cui l'anime cerca di farci capire come rinchiudersi a volte nelle nostre fantasie possa aiutarci a superare momenti difficili della nostra vita.
In definitiva, un anime decisamente carino, che consiglio a tutti gli appassionati di commedie scolastiche per la sua freschezza e i suoi personaggi femminili davvero ben fatti.