Recensione

Recensione di Sonoko - 27 dicembre 2016

"Spirit: Cavallo selvaggio" è un film prodotto dalla Dreamworks nel 2002. E' la storia di un bellissimo mustang che malauguratamente una brutta sera viene incuriosito dal fumo dell'accampamento di alcuni soldati, che lo catturano. Dopo alcuni vani tentativi di domarlo, il colonnello del reggimento sta per ucciderlo, quando interviene in suo aiuto Piccolo Fiume, un giovane pellerossa anche lui prigioniero, che lo porta con sé nella fuga. E' l'inizio di un'amicizia, ma soprattutto il primo passo verso la libertà...

Un film meraviglioso, intenso e commovente, che conferma che non solo la Disney sa fare cinema. Ci sono pochi dialoghi, perché una volta tanto non è protagonista l'uomo, ridotto a comprimario, ma l'animale. Ruolo di primo piano è giocato invece dalle musiche di Hans Zimmer, coadiuvato da Bryan Adams che ha interpretato le canzoni, in italiano cantate da Zucchero.
Molte le scene in cui interagiscono fra loro i cavalli, che però non si scambiano mai battute come nei classici Disney ma solo realistici nitriti (sentiamo comunque la voce di Spirit come narratore esterno di tanto in tanto); ciononostante, la grande espressività dei movimenti e degli sguardi rendono le parole quasi superflue.
L'animazione è il risultato di un'ottima fusione fra fondali realizzati e animati al computer e personaggi ridisegnati a mano: una vera gioia per gli occhi!

Non riesco a trovare nemmeno un difetto a questo film, che mi emoziona ogni volta che lo guardo, in particolare per alcune scene. Consigliatissimo!
Ovviamente il mio voto complessivo è 10.