Recensione
Boys Be...
7.0/10
Recensione di Bradipo Lento
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"Boys Be" mi è sembrato, tra gli innumerevoli anime scolastici/sentimentali, avere un qualcosa in più rispetto a quanto offerto dai prodotti analoghi. Gli episodi narrano le storie sentimentali di un gruppo di compagni di classe, situazione comune nel genere; qui però gli autori hanno scelto, nel corso dei pochi episodi realizzati (tredici), di creare una serie di storie all'apparenza autoconclusive ognuna delle quali è incentrata su uno dei personaggi della serie. Lo spettatore si trova davanti a un nuovo personaggio ad ogni episodio, che viene presentato e di cui ci viene narrata la sua storia - e i suoi tormenti sentimentali - senza cadere in situazioni drammatiche o eccessivamente sdolcinate. Sullo sfondo di queste storie si snoda la nascita e l'evoluzione delle relazioni che ci sono tra i personaggi principali, che vengono mostrate come il naturale passaggio da un'amicizia tra un ragazzo e una ragazza che si piacciono in qualcosa di più profondo.
I personaggi sono molto variegati, purtroppo la struttura della serie non permette di dare una caratterizzazione decisa a ognuno di loro ma solo di mostrare quelli che sono i tratti principali del loro animo. Tra tutti spiccano i protagonisti Kyoichi e Chiharu, che si conoscono dall'infanzia e che interpretano alla perfezione il ruolo degli innamorati timidi e timorosi di dichiararsi per non rovinare un legame che li unisce da sempre; molto interessanti anche Makoto - che segue i consigli di amore pubblicati su uno dei tanti libri che vorrebbero insegnare a conquistare una ragazza e ha un archivio con le caratteristiche di tutte le sue compagne di scuola, ma che non riesce ad avere un appuntamento con le ragazze che gli piacciono - e Yoshihiko, abilissimo nello sport che con la sua naturalezza sembra riuscire a trovare sempre le parole giuste per consolare le ragazze che si confidano con lui.
Realizzazione grafica piuttosto altalenante: niente da dire per i fondali, ricchi di dettagli e che in alcune inquadrature assomigliano a dei quadri d'autore; il character design dei personaggi invece è spesso deludente, con tratti troppo spigolosi che male si adattano a un gruppo di adolescenti. La colonna sonora rialza il livello della serie, azzeccati sia i brani delle sigle che quelli presenti all'interno di alcuni episodi; i brani in sottofondo esaltano i momenti più intensi delle varie storie narrate.
Molto interessante la scelta di aprire e chiudere gli episodi con una frase che sintetizza il contenuto della storia narrata; una scelta del genere è presente anche nell'anime "Nana" - successivo a questo, ma che io ho visionato molto prima di "Boys Be" - che, da appassionato di citazioni e frasi a effetto, ho trovato molto interessante.
In conclusione direi che "Boys Be" è una di quelle serie che non passano alla storia per la loro originalità ma che riescono a intrattenere senza troppo impegno. Ideale da vedere dopo una dura giornata per rilassarsi, può far provare quel lieve senso di struggimento per le storie d'amore appena abbozzate a chi apprezza le situazioni romantiche.
I personaggi sono molto variegati, purtroppo la struttura della serie non permette di dare una caratterizzazione decisa a ognuno di loro ma solo di mostrare quelli che sono i tratti principali del loro animo. Tra tutti spiccano i protagonisti Kyoichi e Chiharu, che si conoscono dall'infanzia e che interpretano alla perfezione il ruolo degli innamorati timidi e timorosi di dichiararsi per non rovinare un legame che li unisce da sempre; molto interessanti anche Makoto - che segue i consigli di amore pubblicati su uno dei tanti libri che vorrebbero insegnare a conquistare una ragazza e ha un archivio con le caratteristiche di tutte le sue compagne di scuola, ma che non riesce ad avere un appuntamento con le ragazze che gli piacciono - e Yoshihiko, abilissimo nello sport che con la sua naturalezza sembra riuscire a trovare sempre le parole giuste per consolare le ragazze che si confidano con lui.
Realizzazione grafica piuttosto altalenante: niente da dire per i fondali, ricchi di dettagli e che in alcune inquadrature assomigliano a dei quadri d'autore; il character design dei personaggi invece è spesso deludente, con tratti troppo spigolosi che male si adattano a un gruppo di adolescenti. La colonna sonora rialza il livello della serie, azzeccati sia i brani delle sigle che quelli presenti all'interno di alcuni episodi; i brani in sottofondo esaltano i momenti più intensi delle varie storie narrate.
Molto interessante la scelta di aprire e chiudere gli episodi con una frase che sintetizza il contenuto della storia narrata; una scelta del genere è presente anche nell'anime "Nana" - successivo a questo, ma che io ho visionato molto prima di "Boys Be" - che, da appassionato di citazioni e frasi a effetto, ho trovato molto interessante.
In conclusione direi che "Boys Be" è una di quelle serie che non passano alla storia per la loro originalità ma che riescono a intrattenere senza troppo impegno. Ideale da vedere dopo una dura giornata per rilassarsi, può far provare quel lieve senso di struggimento per le storie d'amore appena abbozzate a chi apprezza le situazioni romantiche.