Recensione
Ai Kora
8.5/10
Manga molto avvincente, molto divertente e soprattutto maledettamente demenziale dall'inizio alla fine!
Come detto, il punto di forza di questo manga è la demenzialità, che rimane il tema centrale per tutti i suoi 12 volumi, senza risultare mai esagerata e inopportuna da portare alla noia: è tutto l'opposto! La demenzialità viene sfruttata per creare situazioni molto divertenti ed esilaranti che ti portano a pensare come possano essere venute in mente all'autore. Il fulcro di questa demenzialità è l'amore del nostro protagonista, feticista all'ennesima potenza, per le "parti corporee". Egli si trasferisce dal suo paesino a Tokyo per riuscire a trovare la ragazza con tutte le sue "parti ideali". A causa di questo amore, il nostro Hacibei si troverà in situazioni al limite dell'idiozia perché per proteggere le sue amate "parti" sarà disposto a rischiare la vita (in maniera piuttosto creativa), facendosi strada tra i cuori delle nostre protagoniste.
Comunque la demenzialità non è l'unico tema. Lo tengo a precisare perché dopo una prima parte caratterizzata da situazioni esilaranti in cui il nostro protagonista stringe amicizia con altri feticisti come lui (non è di suo interesse l'amore vero e proprio nei confronti di una persona), assistiamo ad un cambiamento del suo punto di vista, quando riesce a capire cosa è il vero amore e si ritrova davanti ad una scelta: continuare con il suo amore per le "parti" oppure scegliere il vero amore. Questo è il tema preponderante della seconda parte del manga, anche se gli viene affiancata ancora la demenzialità; il risultato di questa crescita si vedrà solo nell'ultimo capitolo (letteralmente parlando, solo alla fine si capisce cosa ha deciso il protagonista).
Ad Hacibei vengono affiancate cinque ragazze, ognuna con una parte del corpo da lui preferita, e noi vedremo come queste ragazze matureranno psicologicamente, aiutate dal nostro protagonista a superare problemi come l'insicurezza in se stesse, morti del passato e situazioni simili, che porteranno a stringere un legame di amicizia e/o amore nei confronti di lui. In alcuni casi assisteremo a scene di tensione, soprattutto relative al campo amoroso.
Ritengo che i disegni, per i temi trattati, siano più che appropriati, anche le parti in cui i protagonisti vengono rappresentati in modo stilizzato non ti fanno storcere il naso (perché sei troppo preso dalle risate). Ho trovato molto ben fatti i disegni nelle scene tristi e di tensione, infatti una vignetta che mi è rimasta impressa è quella dove Tenmaku dice di odiare Hacibei con tutto il cuore e si può vedere un tratto di disegno molto rude con i volti dei personaggi molto spigolosi (ricalcando bene la situazione). Anche la stilizzazione del paesaggio aiuta a percepire i sentimenti messi in causa. Se volete leggere un manga demenziale che vi faccia ridere senza che il tutto annoi, ma in cui è presente una storia d'amore abbastanza complicata, allora vi consiglio vivamente di leggere Ai Kora, a cui do un voto complessivo pari a 8,5.
Buona lettura!
Come detto, il punto di forza di questo manga è la demenzialità, che rimane il tema centrale per tutti i suoi 12 volumi, senza risultare mai esagerata e inopportuna da portare alla noia: è tutto l'opposto! La demenzialità viene sfruttata per creare situazioni molto divertenti ed esilaranti che ti portano a pensare come possano essere venute in mente all'autore. Il fulcro di questa demenzialità è l'amore del nostro protagonista, feticista all'ennesima potenza, per le "parti corporee". Egli si trasferisce dal suo paesino a Tokyo per riuscire a trovare la ragazza con tutte le sue "parti ideali". A causa di questo amore, il nostro Hacibei si troverà in situazioni al limite dell'idiozia perché per proteggere le sue amate "parti" sarà disposto a rischiare la vita (in maniera piuttosto creativa), facendosi strada tra i cuori delle nostre protagoniste.
Comunque la demenzialità non è l'unico tema. Lo tengo a precisare perché dopo una prima parte caratterizzata da situazioni esilaranti in cui il nostro protagonista stringe amicizia con altri feticisti come lui (non è di suo interesse l'amore vero e proprio nei confronti di una persona), assistiamo ad un cambiamento del suo punto di vista, quando riesce a capire cosa è il vero amore e si ritrova davanti ad una scelta: continuare con il suo amore per le "parti" oppure scegliere il vero amore. Questo è il tema preponderante della seconda parte del manga, anche se gli viene affiancata ancora la demenzialità; il risultato di questa crescita si vedrà solo nell'ultimo capitolo (letteralmente parlando, solo alla fine si capisce cosa ha deciso il protagonista).
Ad Hacibei vengono affiancate cinque ragazze, ognuna con una parte del corpo da lui preferita, e noi vedremo come queste ragazze matureranno psicologicamente, aiutate dal nostro protagonista a superare problemi come l'insicurezza in se stesse, morti del passato e situazioni simili, che porteranno a stringere un legame di amicizia e/o amore nei confronti di lui. In alcuni casi assisteremo a scene di tensione, soprattutto relative al campo amoroso.
Ritengo che i disegni, per i temi trattati, siano più che appropriati, anche le parti in cui i protagonisti vengono rappresentati in modo stilizzato non ti fanno storcere il naso (perché sei troppo preso dalle risate). Ho trovato molto ben fatti i disegni nelle scene tristi e di tensione, infatti una vignetta che mi è rimasta impressa è quella dove Tenmaku dice di odiare Hacibei con tutto il cuore e si può vedere un tratto di disegno molto rude con i volti dei personaggi molto spigolosi (ricalcando bene la situazione). Anche la stilizzazione del paesaggio aiuta a percepire i sentimenti messi in causa. Se volete leggere un manga demenziale che vi faccia ridere senza che il tutto annoi, ma in cui è presente una storia d'amore abbastanza complicata, allora vi consiglio vivamente di leggere Ai Kora, a cui do un voto complessivo pari a 8,5.
Buona lettura!