Recensione
Kirepapa
2.0/10
Recensione di Marta Rossi
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Non che a leggerne la trama prima di approcciarmi alla visione mi aspettassi chissà quale capolavoro, anzi! Semplicemente, ero in cerca di qualcosa di leggero e senza drammi con cui intrattenermi. Qualcosa di leggero, per l'appunto, non aria fritta!
Un disastro su tutta la linea, non c'è che dire.
Oltre all'inconsistenza della trama (che di per sé è comunque un punto comune, bene o male, a una grossa fetta di shonen-ai/yaoi), colpisce l'ancor più marcata inconsistenza dei personaggi, del tutto privi di qualsivoglia barlume di caratterizzazione e introspezione. Inoltre, gli stereotipi qui vengono portati all'eccesso: o "checche isteriche" o "duri e puri". Punto.
Non parliamo poi dell'assortimento delle coppie: denominatore comune è un'abissale differenza d'età tra i componenti delle stesse. La cosa non sarebbe così scandalosa se i personaggi fossero più adulti, ma qui si sta parlando di ragazzini di quindici-sedici anni che intrattengono relazioni con uomini sui trentacinque anni, il che mi sembra veramente inappropriato.
A questo poi aggiungiamo anche la mancanza di credibilità. Chisato non si fa problemi a stare con un ragazzino della stessa età di suo figlio, ma fa il diavolo a quattro quando il summenzionato figlio gli presenta il suo (decisamente più adulto) fidanzato. Sono cose che veramente non stanno né in cielo né in terra, suvvia.
Poi, boh, forse tutta la "vicenda" si svolge in un universo parallelo dove il sesso femminile si è estinto e io non ho colto questo particolare, ma - porca miseria! - sembra davvero impossibile che non si veda una donna che sia una.
Insomma... se non do 0 è solo perché ho ritenuto i disegni passabili (anche se affatto eccezionali) e perché ci sono state alcune gag che mi hanno effettivamente fatto sorridere. Da fanatica amante di shonen-ai e yaoi comunque non consiglio la visione, a meno che non si sia davvero in cerca di qualcosa da guardare per mettere in stand-by i neuroni, che si sia disposti a sorvolare praticamente su qualsiasi cosa e che si sia altrettanto disposti a non porsi nessun tipo di domanda (anche perché non trovereste la risposta).
Un disastro su tutta la linea, non c'è che dire.
Oltre all'inconsistenza della trama (che di per sé è comunque un punto comune, bene o male, a una grossa fetta di shonen-ai/yaoi), colpisce l'ancor più marcata inconsistenza dei personaggi, del tutto privi di qualsivoglia barlume di caratterizzazione e introspezione. Inoltre, gli stereotipi qui vengono portati all'eccesso: o "checche isteriche" o "duri e puri". Punto.
Non parliamo poi dell'assortimento delle coppie: denominatore comune è un'abissale differenza d'età tra i componenti delle stesse. La cosa non sarebbe così scandalosa se i personaggi fossero più adulti, ma qui si sta parlando di ragazzini di quindici-sedici anni che intrattengono relazioni con uomini sui trentacinque anni, il che mi sembra veramente inappropriato.
A questo poi aggiungiamo anche la mancanza di credibilità. Chisato non si fa problemi a stare con un ragazzino della stessa età di suo figlio, ma fa il diavolo a quattro quando il summenzionato figlio gli presenta il suo (decisamente più adulto) fidanzato. Sono cose che veramente non stanno né in cielo né in terra, suvvia.
Poi, boh, forse tutta la "vicenda" si svolge in un universo parallelo dove il sesso femminile si è estinto e io non ho colto questo particolare, ma - porca miseria! - sembra davvero impossibile che non si veda una donna che sia una.
Insomma... se non do 0 è solo perché ho ritenuto i disegni passabili (anche se affatto eccezionali) e perché ci sono state alcune gag che mi hanno effettivamente fatto sorridere. Da fanatica amante di shonen-ai e yaoi comunque non consiglio la visione, a meno che non si sia davvero in cerca di qualcosa da guardare per mettere in stand-by i neuroni, che si sia disposti a sorvolare praticamente su qualsiasi cosa e che si sia altrettanto disposti a non porsi nessun tipo di domanda (anche perché non trovereste la risposta).